The Entropy Centre, recensione Pc

Non rimandare a dopo quello che hai già fatto prima. Pensiero laterale? No... Pensiero inverso

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Quella dei puzzle game può essere considerata nel complesso una categoria di nicchia. Composta perlopiù da “piccole” esperienze sulle quali, però, torreggiano dei veri e propri mostri. Ne sa qualcosa il solitario sviluppatore a capo di Stubby Games, software house indipendente britannica la quale ha dato vita a The Entropy Centre. Un puzzle game sci-fi di tutto rispetto che strizza l’occhio ai colossi del genere, competendo valorosamente con un proprio stile, a dir poco originale.

Sono infatti pochi i titoli “temporali” di questo genere. Per citarne uno diremmo Braid, di cui le complesse meccaniche di gioco hanno fatto fondere non pochi cervelli. Lo sviluppatore con sede a Brighton invece segue una linea di apprendimento differente. Volete sapere a cosa andrete incontro? Scopriamolo con la nostra recensione della versione Pc di The Entropy Centre. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Playstack, è disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S. Buona lettura.

“CERCO UN CENTRO DI GRAVITA’…”

Cos’è l’entropia? Senza fare lunghi e complessi giri di parole possiamo riassumerla come una “misura di disordine” insita in un ambiente fisico. In grado di mutare e trasformarsi, sia in ordinato equilibrio che in disordinato caos, talvolta in modo irreparabile. Ed è su questo concetto (preso con le pinze da noi) che a grandi linee si baserà la trama di The Entropy Centre. Noi saremo l’ultimo e probabilmente unico superstite del centro entropico fondato sulla luna.

Ad accompagnarci nel nostro viaggio sarà Astra, un’IA di supporto morale installata su un “fucile” a energia entropica. Quest’accessorio sarà in grado (per riprendere l’argomento trattato pocanzi) di riportare un oggetto a un suo precedente stato fisico. Un “riavvolgimento” temporale che farà percorrere all’inverso il bersaglio colpito. Che si tratti di oggetti spostati o strutture crollate, tutto verrà mandato indietro, come un’isolata linea di tempo nello spazio.

L’IA Astra è un supporto emotivo senza il quale l’esperienza non sarebbe stata la stessa

La Terra verte in condizioni catastrofiche. Noi saremo gli unici in grado di fornire energia al centro entropico, così da permettere il riavvolgimento della terra fino a un sicuro stato precedente. Nulla in realtà è così semplice come sembra, ma per lasciarvi godere appieno della geniale ed esistenzialistica trama di The Entropy Centre non vi diremo altro. L’intrigante lore infatti sarà distribuita principalmente negli scenari, all’interno dei computer e su alcuni teli da proiezione nella struttura.

Il nostro compito invece sarà quello di risolvere delle “stanze ad enigmi” sempre più complesse. Le ispirazioni arrivano chiaramente dalla serie Portal, ma anche da titoli altrettanto validi come The Talos Principle, che vi consigliamo caldamente. La difficoltà cresce gradualmente e in modo ben calibrato, con puzzle semplicemente geniali che ci hanno spesso fatto sorridere di gusto. Appagante e stimolante, un vero allenamento mentale, un allena-mente.

EMIT DNIWER/REWIND TIME

Opere di ricostruzione

Sul fronte gameplay di The Entropy Centre potremmo fare un paragone diretto con Portal. Lo stile generale, con quel leggero senso di movimento “legato” e sobrio, sarà non dissimile dal famoso titolo di Valve. La nostra “arma” entropica farà la grande differenza però, considerando che non sarà solo utile a risolvere i puzzle, ma anche e spesso a (ri)costruire una via di fuga. Allo stesso modo potremo “congelare” un oggetto sul suo percorso o smettere di controllarlo.

In alcune sezioni invece dovremo abbandonare l’approccio calmo e ragionato delle classiche stanze, per un rapido attraversamento ad ostacoli, in cui i riflessi saranno decisivi. La monotonia inoltre verrà interrotta spesso dalle interazioni tra la nostra protagonista Aria e l’IA Astra, innescando scambi di battute ironiche e di piacevole ascolto. Anche le novità non tarderanno ad arrivare, aggiungendo nuove meccaniche e fondendole a quelle già apprese con cadenza regolare e costante.

Utilissimo il percorso visibile durante i rewind

Un misterioso saggio una volta disse: “Un vero puzzle è quello in cui si hanno già tutti i pezzi, ma spetterà a noi trovare i giusti incastri”. Con queste parole possiamo riassumere l’opera di Stubby Games, nella quale ci verranno forniti i “pezzi” per ricomporre ogni stanza nel proprio senso logico. Cubi e pulsanti andranno a braccio, presenziando in quasi ogni stanza. Troppi pulsanti ma solo un cubo? Basterà” cooperare con noi stessi”, aiutati ovviamente dall’entropia.

Ad aggiungersi man mano saranno anche delle pedane di salto, cubi in grado di estendere ponti, emettere raggi laser e molto altro. Tutto girerà intorno al programmare i propri spostamenti, per poi invertirli e lasciare che l’energia entropica faccia il resto. Servirà immaginazione, pensiero inverso e una buona dose di senso di prospettiva per farcela. Inoltre ogni singola stanza sarà un esperienza unica e diversa dalle altre, le quali spesso riusciranno (una volta risolte) a farvi esclamare “geniale”.

FABBRICA DI MATERIA GRIGIA

Servirebbe proprio una vacanza

The Entropy Centre può vantare un comparto tecnico solido e ben realizzato. Abbiamo notato giusto alcune texture meno curate e dei rari dettagli in reverse non sempre “al passo” con la massa in transizione. Tutto risulta però fluido e stabile e nel complesso riesce a far dimenticare quei rari difetti riscontrati. Le linee sottili e precise della grafica e degli ambienti, inoltre, ci hanno ricordato ancora una volta Portal. Ma ci ha anche fatto venire in mente alcune delle strutture geometriche viste in Control.

Se per certi versi potrà sembrare vagamente “piatto” a livello di texture, sarà tutto il resto a compensare con classe l’intera proposta dello sviluppatore britannico. La colonna sonora da film di fantascienza inoltre sarà un’aggiunta non da poco. In grado di lasciarci concentrare nelle fasi di riflessione, ma anche agitarci nelle sezioni più movimentate. Per quanto riguarda l’entusiasmo, dal picco iniziale, ci sarà un lieve calo superata la metà, ma pazientate… Perché ne varrà davvero la pena.

Tutto ok qui…

DA AVERE ASSOLUTAMENTE

Insomma, alla fine della fiera non possiamo fare altro che congratularci con The Entropy Centre. Una sola persona con il suo studio Stubby Games è riuscita a sfidare i colossi del settore con un prodotto assolutamente geniale, originale e tecnicamente valido. Gli enigmi rendono in modo veramente intrigante e restituiscono un vero senso di appagamento ogni volta che si riuscirà a “unire tutti i puntini”. Inoltre la trama in piccole dosi sci-fi, con i suoi temi esistenziali, non può che elevare il titolo ancor di più. Sollevandolo sopra la soglia di “semplice” produzione indipendente, e facendolo puntare alle stelle con coraggio. Non saranno certo alcune piccole distrazioni a penalizzare il titolo, che speriamo possa avere il riscontro che merita. Se una sola persona è riuscita a creare una tale macchina di riflessione, c’è ancora speranza per chiunque abbia abbastanza intraprendenza da mettersi letteralmente in gioco.

Pregi

Comparto narrativo ricolmo di dettagli sorprendenti. Puzzle originali, stimolanti, appaganti e mai frustranti né tantomeno uguali fra loro. Ottimo comparto sonoro e tecnico. L'ironia e in generale la scrittura alla base delI'IA Astra fa veramente la differenza.

Difetti

Qualche rara texture meno dettagliata, spesso in secondo piano e raramente in bella vista. Un leggero calo di mordente nella parte centrale.

Voto

9