Batora: Lost Haven, recensione PS5

Un'altra storia in cui salvare il mondo? Sì, ma non giudicate il libro dalla copertina...

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Batora: Lost Haven non è solo la più recente fatica della software house nostrana nota come Stormind Games, ma anche il loro debutto nel genere degli action rpg. Il team indipendente siciliano infatti è conosciuto principalmente per aver dato vita a due esperienze paurose quali Remothered: Tormented Fathers e Remothered: Broken Porcelain. Evidentemente era arrivato il momento di cambiare genere ludico.

Come abbiamo anticipato, questa volta si tratta di un titolo action dallo stampo classico, ma con alcune novità da non sottovalutare. La qualità delle produzioni italiane sta obiettivamente crescendo sempre di più, e di questo non possiamo che essere contenti. Il gioco, che abbiamo trattato in precedenza sul nostro portale con varie anteprime (qui la più recente), si presenta come un rpg dalla visuale isometrica.

A cui si aggiungono elementi da twin-stick-shooter che vanno ad arricchire e modificare lo stile di gioco. Andiamo quindi a scoprire Batora: Lost Haven in questa recensione della versione PS5. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Team17 Digital, è disponibile anche su Pc, PS4, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.

IL MONDO HA BISOGNO DI VOI

La storia di fondo di Batora: Lost Haven non è esattamente tra le più originali. Una catastrofe non ben identificata si è abbattuta sulla terra e due giovani ragazze vengono coinvolte nella sua rinascita. In particolare una delle due sarà la nostra protagonista, cioè Avril, che scoprirà di essere la prescelta da ben due divinità, Sole e Luna. Esse conferiranno ad Avril dei poteri sovrannaturali grazie ai quali dovrà cercare di guarire non solo la Terra, ma anche l’intero cosmo.

Infatti le nostre gesta si svolgeranno su quattro distinti pianeti alieni, dove potremo incontrare strane creature e temibili nemici. Lo scopo ultimo delle nostre esplorazioni sarà quello di guarire il nucleo dei vari pianeti. Questi ci doneranno la forza necessaria che ci consentirà di sfidare il precedente prescelto. Il quale ha viceversa intrapreso la strada del male e dell’odio, causando distruzione e problemi in tutto l’universo. Ma non preoccupatevi, Avril non subirà lo stesso fato.

Anche se Batora: Lost Haven si definisce un gioco di ruolo, non avremo propriamente la possibilità di stravolgere il destino della nostra protagonista. Non a caso la sua storia viaggerà su saldi binari, salvo però poter scegliere se farla diventare un’abile negoziatrice o una feroce conquistatrice. Queste scelte saranno quindi significative, e con esse influenzeremo diversi eventi futuri, come nuove alleanze o temibili scontri. Ma anche i possibili potenziamenti di Avril.

Dovremo prendere delle decisioni che di conseguenza non verranno mai considerate davvero sbagliate. Tuttavia esse andranno a testare quanto in là saremo disposti a spingerci per salvare la Terra. Alcune infatti andranno a discapito delle creature aliene, mentre altre favoriranno il nostro viaggio da salvatori. I finali presenti non saranno comunque influenzati da queste scelte, e potremo intraprenderne uno a nostro piacimento, qualsiasi percorso avremo scelto di seguire fino a quel momento.

NE FERISCE PIÙ LA PENNA CHE LA SPADA, O NO?

La giovane protagonista sarà dotata di due differenti poteri che cambieranno radicalmente il modo di approcciarsi alle battaglie. Uno donatole dalla divinità Sole, che consisterà in un grosso spadone per gli attacchi corpo a corpo. E l’altro sarà quello conferitole dalla Luna, cioè il potere di emettere dell’energia psichica per ferire gli avversari. Cambiando la nostra forma cambieremo quindi non solo l’attacco ma anche i poteri a essa collegati.

I nemici presenteranno una resistenza o una debolezza a uno dei due tipi di attacco e perciò bisognerà modificare la nostra forma di conseguenza. Diverse volte però ci capiterà d’incontrare numerosi nemici di piccola stazza, ciascuno con la propria resistenza specifica. Il che renderà poco chiaro come ci dovremo comportare, e ci ritroveremo ad attaccare a testa bassa senza badare troppo a quale delle due usare.

Con l’alternanza dei due poteri a nostra disposizione dovremo anche risolvere dei puzzle ambientali che ci impediranno l’accesso a varie aree. Nulla di troppo complicato o che ci farà fumare le meningi, ma rappresentano una gradevole variazione nella sequenza parecchio lineare che di solito dovremo affrontare fatta di esplorazione, nemici e dialoghi. Simpatici e piacevoli sono però gli scambi di battute tra la protagonista Avril e la sua amica Mila.

Questi dialoghi ci aiuteranno a capire cosa è avvenuto sulla Terra e ci faranno conoscere meglio la nostra eroina. La caratterizzazione dei due personaggi è sicuramente ben riuscita e interessante da scoprire. Anche le boss-fight sono interessanti, anche se presentano un livello di sfida non particolarmente impegnativo. Questi avversari saranno immuni a uno dei nostri attacchi a fasi alterne, quindi dovremo essere sempre attenti a usare quello giusto nel momento giusto.

IN ITALIA NON SI SCHERZA (PIÙ) SULLA QUALITÀ

La storia di Batora: Lost Haven riserverà complessivamente pochi colpi di scena ma ci sarà comunque un interessante intreccio narrativo. Cosa che permetterà di seguire la trama piacevolmente. Ma dove il team siciliano di Stormind Games si è, a nostro avviso, espresso al meglio è in ciò che concerne l’aspetto tecnico del gioco. Infatti non abbiamo riscontrato nessun problema o bug, e anche a livello grafico il titolo si è confermato estremamente accattivante.

I particolari presenti negli scenari, anche se non sono in numero elevatissimo, sono davvero ben curati. Interessante notare che durante le cutscene e i dialoghi la grafica muterà in stile cartoon. E anche in questi frangenti la qualità dei disegni e delle animazioni si attesta su alti livelli. Molto bene pure il comparto audio, che si difende con tracce variegate e sempre di ottima fattura, come pure gli effetti sonori in-game. Insomma, un piacere tanto per gli occhi quanto per le orecchie.

Dove forse si sarebbe potuto fare qualcosa in più è probabilmente il combat system. Indubbiamente la possibilità di variare il tipo di danni che infliggiamo è divertente. Tuttavia mancano le opzioni per effettuare degli attacchi speciali. O meglio, ce ne sono ma il loro numero è veramente limitato. Senza contare che nell’equilibrio degli scontri alcuni risulteranno inutili. Piuttosto singolare è inoltre la scelta di utilizzare lo stick analogico di destra per gli attacchi. Un input a nostro avviso scomodo e impreciso. Un semplice tasto dedicato sarebbe stato meglio.

Interessante invece è la possibilità di personalizzare Avril con l’utilizzo di varie Rune, in grado di modificare le sue caratteristiche. Ma attenzione perché non potremo equipaggiare qualsiasi potenziamento che riusciremo a trovare. Infatti per utilizzare una di queste rune dovremo spendere dei punti che otterremo durante l’avventura, anche grazie alle nostre scelte di vita. Ad esempio il percorso da conquistatrice darà accesso a rune capaci di migliorare l’attacco. Mentre quello di negoziatrice ci concederà delle rune che aumenteranno la salute o la difesa.

DA AVERE SENZA RISERVE

Batora: Lost Haven costituisce un indubbio salto di qualità per il capace team di Stormind Games, la cui scelta di puntare per la prima volta sul genere degli action rpg si è rivelata decisamente azzeccata. Alla base di questo delizioso progetto ci sono infatti una trama piacevole e un buon combat system. Al netto della presenza di alcuni elementi migliorabili, tentare di salvare la Terra nei panni di Avril sarà senza ombra di dubbio un’esperienza memorabile.

Pregi

Storia intrigante che si fa seguire facilmente. Interessante alternanza di poteri che dà una marcia in più al combat system. Boss-fight non particolarmente impegnative ma comunque divertenti. Tecnicamente impeccabile.

Difetti

Tendenzialmente poco "ruolistico" e abbastanza lineare. Alcuni comandi d'attacco, pad alla mano, risultano decisamente scomodi.

Voto

8