B.I.O.T.A., la nostra recensione
Andiamo a ripulire una colonia mineraria infestata dagli alieni in un action platform bidimensionale dallo stile peculiare
Quando si parla di 8 e 16 bit non troviamo solo bei prodotti come quelli della software house nostrana SEEP, tra quelli disponibili. Il mercato degli indie infatti è ricchissimo di proposte, di cui alcune davvero interessanti. B.I.O.T.A. è una di queste. Sviluppato da Small Bros, targa dietro cui si cela il nostro connazionale Ivan Porrini, il prodotto è portato a termine praticamente in solitaria e pubblicato dall’estroso editore noto come Retrovibe.
A livello tecnico ci troviamo dinanzi a un action platform bidimensionale con degli elementi mutuati dal sotto-genere dei metroidvania. Andiamo quindi a scoprire B.I.O.T.A. in questa recensione dell’unica versione disponibile, quella Pc. Buona lettura.
POCHI COLORI, TANTA AZIONE
B.I.O.T.A. è un action platform che va subito al sodo. Una delle tante minacce aliene si abbatte nel nostro sistema solare, e questa volta molto vicino alla nostra cara e amata Terra. Un incipit colmo di cliché al servizio di un gameplay a tratti adrenalinico. In questa occasione però non dovremo interpretare il classico eroe rimasto solo contro tutti. Avremo infatti a disposizione un roster di vari personaggi, ciascuno dotato di armi, abilità e attacchi speciali unici.
Successivamente alla prima release del gioco un nuovo mercenario è stato reso disponibile attraverso un dlc dedicato, in maniera totalmente gratuita. Una bella notizia di questi tempi. La componente metroidvania è decisamente spiccata, con ampie aree tutte da esplorare e qualche segreto al seguito. La velocità con cui si procede, specialmente nelle fasi iniziali, non deve trarre in inganno. Il livello di sfida proposto dal titolo è piuttosto elevato, anche se il sistema di salvataggio accorre in nostro aiuto.
Oltre ai classici checkpoint infatti avremo la possibilità di salvare la partita in ogni momento, a patto di aver eliminato tutti i mostri presenti nell’area che stiamo esplorando. Per quanto concerne la progressione, oltre ad una quantità importante di scenari abbiamo la possibilità di acquistare e sbloccare potenziamenti per il mercenario attualmente in uso. Le variazioni di ritmo passano da scontri con buon numero di nemici a sezioni puramente platform.
Il tutto culmina nelle battaglie con i boss, che risulteranno decisamente ostiche. In quest’ottica non basterà affidarci alla nostra arma preferita, ma dovremo riuscire a capire come danneggiare questo o quel mostro alieno. In sezioni “simil puzzle” spenderemo diverso tempo per riuscire a portare a termine uno scontro. E come per Roar of Revenge, da poco recensito sul nostro portale, anche qui l’uso del joypad è davvero consigliato. Specialmente poiché non è prevista la possibilità di rimappare i tasti su tastiera.
BEI PIXEL E BUON AUDIO
A livello puramente estetico B.I.O.T.A. stupisce e affascina. Pur essendo indirizzato ad una nicchia specifica di amanti del retrogaming, la grafica proposta è davvero ben congegnata. Risulta infatti evidente la cura dello sviluppatore nel voler proporre un’esperienza visiva d’impatto, con 8 bit che “roccheggiano” e impreziosiscono l’azione adrenalinica.
A cavallo tra un NES e un Sega Master System, il design di mostri e personaggi è semplice ma si amalgama alla perfezione nel contesto degli scenari. Ricchi di particolari anche negli effetti di esplosioni e proiettili delle armi. Peccato che i nemici siano tendenzialmente monotoni, con toni scuri che ne contraddistinguono le forme.
A chi non dovesse bastare quanto appena esposto, segnaliamo la possibilità di attivare oltre 50 filtri che renderanno l’esperienza di gioco praticamente unica. Molto interessante la meccanica che permette di sbloccarne di nuovi man mano che procediamo con l’esplorazione del mondo. La gamma di sfumature va dal più classico dei Game Boy fino alla difficilmente digeribile visuale non lontana dal famigerato Virtua Boy. Per quanto concerne l’aspetto prettamente sonoro, B.I.O.T.A. si fa valere egregiamente.
I brani proposti nella colonna sonora si incorniciano perfettamente nella struttura di gioco, con tracce di musica digitale in pieno stile anni ’80. A tratti incalzanti e a tratti ritmiche, ma senza mai stancare l’orecchio. Segnaliamo inoltre la completa traduzione italiana per quanto concerne i sottotitoli. Certo non è nulla di trascendentale considerando la leggerezza della trama. È però un aspetto che a nostro avviso non va considerato come secondario, anzi.
DA AVERE SENZA RISERVE
B.I.O.T.A. è un gioco divertente, adrenalinico e a tratti davvero difficile. Prende alcuni dei migliori aspetti dei metroidvania, riuscendo ad amalgamarli in modo coerente. Saranno soprattutto gli amanti del genere a trarne il miglior vantaggio, senza dimenticare tutti quei giocatori appassionati di retrogaming. Pur rientrando in un’area di mercato ricca di proposte interessanti, il titolo riesce a distinguersi grazie ad alcuni elementi originali, uno fra tutti la palette grafica intercambiabile. Molte delle incertezze presenti nel gameplay sono state risolte con gli aggiornamenti che si sono susseguiti con regolarità. Un peccato però non poter rimappare i comandi a piacimento. Nel complesso rimane comunque un’opera di valore, capace di garantire un’esperienza non scontata. Plauso quindi a Small Bros e quindi al nostro Ivan Porrini. Pensare che un titolo del genere sia stato sviluppato da una sola persona rimane impressionante.
Pregi
Stile grafico semplice ma ricercato. Buon comparto sonoro. Diverse opzioni di personalizzazione, persino a livello estetico generale.
Difetti
Comandi non rimappabili. Alcune palette grafiche risultano fin troppo abbaglianti.
Voto
8