Steelrising rappresenta la nuova impresa in cui gli sviluppatori membri di Spiders hanno deciso di cimentarsi. Se con il buon Greedfall (qui la nostra recensione) l’audace studio francese ha mostrato la chiara ispirazione ai lavori di Bioware, questa volta invece è il turno di From Software. Infatti ci troviamo di fronte a un action rpg di chiaro stampo soulslike, un sottogenere videoludico certamente protagonista di questo 2022.
Al di là delle nuove informazioni diffuse alla Gamescom sull’attesissimo Lies of P, ci siamo recentemente occupati di un altro ottimo soulslike come Thymesia. E non dimentichiamoci di uno dei principali contendenti al titolo di gioco dell’anno, Elden Ring. A questo punto sovviene quindi una domanda. Riuscirà il nuovo lavoro di Spiders a spiccare in qualche modo in mezzo a tutti questi più e meno illustri colleghi?
Scopriamolo in questa recensione della versione Pc di Steelrising, curata dal nostro Claudio Szatko. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Nacon, è disponibile anche su PS5 e Xbox Series X/S. Buona lettura.
UNA RIVOLUZIONE FRANCESE “MECCANICA”
Steelrising ci porta nella Francia del 1789. In pratica l’anno dello “scoppio” della Rivoluzione francese. Ma invece di raccontare gli eventi descritti nei libri di storia, il titolo di Spiders racconta tutt’altra versione. Con il re Luigi XVI intento a scatenare il proprio esercito di automi per le strade di Parigi, senza che nessuno riesca a fermarlo.
Noi vestiremo i panni di Aegis, un automa originariamente progettato come ballerina e poi modificato per il combattimento. Questo allo scopo di assumere il ruolo di guardia del corpo della regina Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena. E proprio su suo ordine intraprenderemo (dopo aver personalizzato Aegis) un viaggio che ci porterà nelle strade devastate di Parigi, dove si accumulano cadaveri di cittadini, soldati, animali e automi.
Visiteremo luoghi iconici come Montmartre e le Tuileries (il centro della città ndr), partecipando nel contempo alla Rivoluzione e stringendo rapporti con personaggi storici come la Fayette e Robespierre. Come si può già intuire, l’ambientazione rappresenta uno dei cavalli di battaglia della produzione. Particolarmente interessante è anche l’interazione con i suddetti personaggi storici.
La quale ha stimolato il nostro interesse per gli eventi realmente accaduti in quel periodo. Nonostante la natura action data dall’impostazione soulslike, la trama viene narrata in maniera tradizionale, con cutscenes e in generale sequenze simili a quelle dei giochi di ruolo story-driven. In alcuni momenti potremo altresì prendere decisioni che modificheranno il corso degli eventi.
SOULSLIKE PARIGINO
Per quanto concerne il gameplay, Steelrising si configura alla maniera di un soulslike ormai tipico. C’è un sistema di combattimento metodico e impegnativo da padroneggiare, un arsenale con varie armi che scalano in base agli attributi, livelli con scorciatoie, imboscate dietro agli angoli… E non c’è bisogno di dirvi cosa succede in caso di morte vero? Per quanto si tratti dunque di una formula che ormai tutti conosciamo molto bene (indipendentemente dal fatto che tale sottogenere videoludico possa piacere o meno), ci sono alcuni aspetti positivi e negativi che vorremmo sottolineare.
Abbiamo apprezzato il modo in cui gli sviluppatori hanno realizzato il “controllo” di un automa all’interno del gameplay. Il movimento di Aegis infatti è contraddistinto da una certa inerzia (ci vorrà un pochino per abituarsi), oltre che dal soddisfacente rumore di ingranaggi. Ciò nonostante i suoi attacchi sono contraddistinti da una grazia fuori dal comune, poichè sembrano dei veri e propri passi di danza. Questo per via del suo “passato” da ballerina. La gestione della stamina, aspetto pressochè fondamentale all’interno dell’economia di un soulslike, è inoltre associata a una meccanica di surriscaldamento.
Sarà possibile recuperare l’intera barra in caso di esaurimento premendo un pulsante al momento giusto… Così facendo però resteremo bloccati per alcuni istanti. Per quanto concerne il level design, aspetto non di rado trascurato in molti titoli pseudo-soulslike (ma che in realtà è fondamentale), abbiamo riscontrato una notevole cura da parte di Spiders. Steelrising è diviso in varie sezioni, che si sbloccheranno man mano procedendo nella storia.
Oltre che di dimensioni considerevoli, tali sezioni presentano un design complesso che avremo modo di contemplare giocando. Tra l’altro Aegis potrà sbloccare tre abilità speciali che daranno accesso a nuove aree all’interno dei livelli, stimolandoci di conseguenza a effettuare del backtracking. Una di esse permetterà di aggiungere anche una non trascurabile dose di verticalità, prima inaspettata.
PEZZE IN CORSO D’OPERA
Anche l’aspetto ruolistico assumerà un’importanza centrale. Le statistiche saranno assolutamente determinanti e influenzeranno il modo in cui ci si approccerà al combattimento. Il quale, grazie alle sette tipologie di armi, si tradurrà in una buona versatilità in termini di creazione di build diverse tra loro. Investire punti in agilità favorirà uno stile di gioco con attacchi veloci e costanti, mentre l’alchimia consentirà di infliggere danni elementali ed effetti di stato.
Inoltre sarà possibile equipaggiare Aegis con capi di abbigliamento e vari moduli che conferiranno numerosi bonus passivi. Tutto ciò stimola comunque un buon livello di rigiocabilità, anche grazie alla possibilità (ormai immancabile) di usufruire del new game+. Una funzione sorprendentemente non inclusa al lancio del gioco, ma che è stata recentemente aggiunta con un aggiornamento. Per quanto riguarda le boss fight, c’è da dire che le abbiamo trovate abbastanza dimenticabili.
Non tanto per una progettazione sbagliata alla base, quanto invece per la semplicità complessiva nell’atto di comprendere i pattern. Senza contare che siamo riusciti a batterli tutti con la stessa identica tattica (pistola congelante e attacchi caricati). Ciò però non deve indurre in errore: il livello di sfida complessivo infatti è di tutto rispetto, e ogni errore potrà condurre alla morte.
Interessanti sono invece le missioni secondarie, che ci porteranno a visitare nuovi luoghi all’interno degli scenari, con la possibilità di ottenere oggetti succosi in possesso di una loro storia a parte. Per i fanatici della longevità, possiamo dire che per arrivare ai titoli di coda serviranno tra le 30 e le 40 ore. Missioni secondarie incluse, ovviamente.
UNA TECNICA INCERTA..
I problemi principali di Steelrising vanno invece ricercati sul comparto tecnico. Nel corso della nostra prova abbiamo sofferto un buon numero di bug. Nemici che si compenetrano con il terreno, dialoghi che non vengono riprodotti, personaggi fluttuanti nelle cutscene, crash al desktop e così via. Nulla che vada a incidere pesantemente sull’esperienza, ma si tratta comunque di imperfezioni alquanto fastidiose. Anche sul fronte grafico siamo abbastanza distanti dagli standard odierni.
Infatti il titolo di Spiders non arriva neppure a sfiorare il livello offerto da numerosi altri titoli next-gen recenti. D’altra parte, ricordiamo, il gioco non è stato neppure rilasciato per PS4 e Xbox One. In generale texture e animazioni sono decisamente indietro, senza contare l’ottimizzazione non proprio al top. Certo il level e l’art design sono e rimangono assolutamente di pregio, con un’estetica clockpunk di indubbio impatto. A essere piuttosto dimenticabile è invece la colonna sonora, sulla quale si sarebbe certamente potuto investire di più.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Steelrising è un titolo che possiede sia pregi che difetti. Appartenendo a un genere ormai inflazionato come quello degli action rpg soulslike, possiamo dire che uscire nell’anno di Elden Ring e in generale di svariati prodotti di qualità non abbia granchè giovato all’opera di Spiders. Uno studio dalle indubbie capacità (come dimostrato con Greedfall), ma che in termini di gameplay “alla From Software” deve imparare ancora parecchio. Le idee sicuramente ci sono ma si scontrano con una realizzazione, soprattutto tecnica, alquanto incerta. I cari automi hanno quindi bisogno di qualche oliata extra.