Autonauts, la nostra recensione PS5
I robot sbarcano su console. Sarà facile programmarli? Andiamo a scoprirlo
Autonauts è un titolo che ci porterà a creare insediamenti su pianeti disabitati, da rendere poi produttivo attraverso il potere dell’automazione. Dopo aver debuttato su Pc nel 2019, la creazione dello studio indipendente Denki è recentemente sbarcata anche su console Sony e Microsoft.
La recensione del nostro Davide Viarengo aveva inquadrato molto bene il gioco, analizzandone a fondo i vari aspetti. Oggi invece siamo qui a trattare la suddetta versione console. A parlarcene sarà il nostro Daniele Citerio in questa recensione della versione PS5 di Autonauts.
Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Curve Digital, è dunque disponibile anche su Steam, PS4, Xbox One, Xbox Series X/S e Switch. Buona lettura.
IL MONDO APPARTIENE AI ROBOT
Il contesto nel quale Autonauts si svolge si presenta di comprensione semplice e immediata. Col nostro personaggio sbarcheremo su un pianeta incontaminato, dove saremo chiamati a creare un insediamento mastodontico. Le modalità di gioco sono tre, le medesime incontrate nella versione Pc: Colonizzazione, Libera e Creativa. Quella più importante rimane Colonizzazione, che funge sia da tutorial che da “campagna” principale. In questa modalità impareremo le meccaniche fondamentali del gioco, progredendo tecnologicamente fino a poter creare una città di notevoli dimensioni.
La curva di apprendimento si rivelerà costante e soddisfacente, e ci accompagnerà con gentilezza alla “masterizzazione” delle tecnologie più complesse e delle costruzioni più importanti. Alla base di tutto vi è però la capacità di riuscire a utilizzare e gestire i robot che saranno adoperati come manovalanza per il nostro insediamento. A loro potranno essere assegnati i compiti più noiosi e faticosi, come quelli relativi alla raccolta delle risorse e alla loro conversione in oggetti utili. Pensate che sarà possibile arrivare a controllare centinaia di robot, così da creare catene di produzione articolate e complesse. Questo almeno se decideremo a metterci d’impegno.
E SU PS5?
Anche sulla versione next-gen da noi testata, Autonaus dimostra un comparto grafico tanto ben curato quanto estremamente grazioso. Decisamente più sottotono il comparto audio, con pochi brani di sottofondo e alcuni effetti sonori ad accompagnare le azioni del nostro personaggio principale. Ciò che ci interessa particolarmente approfondire è la mappatura dei comandi su console.
In che modo è avvenuta la trasposizione da Pc a console in tal senso da parte dello studio Denki? Parliamo di un titolo con una profondità “manageriale” piuttosto importante, poichè sarà possibile agire su diversi parametri al fine di programmare i robot. Purtroppo però questa vasta possibilità di interazione si scontra con il muro rappresentato dai limiti che il pad delle console impone.
I comandi di Autonauts infatti sono veramente un delirio. Nulla a che vedere con l’intuitività e la comodità garantite dal mouse in queste circostanze. Per farvi un esempio pratico, pensate che per programmare un robot dovremo innanzitutto aprire la schermata della programmazione con il tasto triangolo. A quel punto bisognerà selezionare il robot da programmare sulla mappa con il cursore, così da aprire la schermata del suo “cervello” robotico.
Questa schermata però non verrà selezionata automaticamente, bensì dovrà essere evidenziata con la freccia del pad, con la quale dovremo poi muoverci in una sorta di macro-schermata usando la levetta analogica sinistra. Con quest’ultima dovremo selezionare il pulsante di registrazione, per poi deselezionare la schermata del cervello del robot con la freccia destra del pad.
Solo a questo punto potremo muovere il nostro personaggio, che dovrà eseguire le azioni che fungeranno da modello per il robot in fase di apprendimento. Terminate le azioni che intenderemo far replicare al robot, dovremo selezionare nuovamente la schermata del cervello con la freccia sinistra del pad. Per poi usare la levetta analogica sinistra sul pulsante di avvio dei comandi, facendo poi (finalmente) muovere il robot.
Beh, trovate tutto questo complicato? Anche noi! Ricordarsi tutti questi passaggi tra levette, frecce e pulsanti non sarà per niente facile, e finiremo spesso a svolgere qualche errore che ci costringerà poi a ripetere da capo tutta la procedura. Un’autentica spirale demoniaca di errori e confusione dalla quale potrebbe essere davvero difficile uscire indenni.
SCONSIGLIATO
Autonauts è un ottimo titolo manageriale dalle grandi possibilità, che per essere espresse necessiteranno però di un impegno importante nell’atto di apprendere adeguatamente le meccaniche di gioco. Legate perlopiù alla programmazione dei robot, manodopera principale del nostro insediamento. La grafica estremamente piacevole e pulita fa da cornice a un’esperienza interessante e stimolante, adatta anche a tutti coloro che intendono approcciarsi in modo divertente al mondo della programmazione vero e proprio. Purtroppo però questa versione console del titolo di Denki presenta comandi veramente complessi e male ottimizzati per la piattaforma. Di conseguenza vi consigliamo caldamente, se possibile, di giocare alla versione Pc del gioco, così da poterlo apprezzare appieno.
Pregi
Sistema manageriale profondo e complesso che, se appreso e sfruttato appieno, garantisce tantissime possibilità. Grafica piacevole e pulita...
Difetti
... A fronte di un comparto sonoro un po' anonimo. I comandi su questa versione console sono decisamente infernali. Esperienza sconsigliata agli amanti dei titoli "mordi e fuggi".
Voto
5