Summer with Mia Season 1 è il primo episodio di una nuova serie di visual novel per adulti, dietro al cui sviluppo troviamo Inceton Games. Studio indipendente americano che abbiamo già conosciuto lo scorso anno con Lust Theory, e che questa volta ci propone una lunga e focosa estate da vivere in compagnia di una giovane fanciulla di nome Mia. Il sole scotta, perciò occhio alle bruciature…
Come molti titoli di questo genere, il progetto trova principalmente supporto grazie a Patreon. Tuttavia è recentemente sbarcato su Steam, presentando una “trama” che farà da contorno al cuore del gioco, ovvero le scene di natura sessuale. Sarà questa l’estate giusta? O il tutto si trasformerà in un clamoroso due di picche? Scopriamolo in questa recensione di Summer with Mia Season 1.
Vi ricordiamo che il gioco, pubblicato sempre da Inceton Games, è disponibile esclusivamente su Pc. Buona lettura.
NON CONTA IL VIAGGIO…
Summer with Mia Season 1 si presenta al pubblico come una classica visual novel. Composto per la maggior parte da quelle che possiamo definire immagini in sequenza, intramezzate da momenti animati più “spinti”. Il titolo di Inceton Games ci darà la possibilità di scegliere i nomi dei protagonisti di questa storia. Dai singoli elementi, a cosa vogliamo siano più soggetti insieme per noi. Libero sfogo alla fantasia quindi. Uno dei nostri? “Puppo”. Niente domande…
Ci verrà chiesto, infine, se vorremo o meno attivare il bottone NTR, ovvero la possibilità di condividere la nostra partner femminile con un altro uomo. Non mancherà nemmeno il classico tasto “Panic Button”, ovvero una schermata innocua da attivare in caso di… Emergenza, diciamo. Il gioco ci introdurrà dunque in una generica vita da adolescenti in piena “calura”, circondati da tentazioni familiari. Incuranti di qualsiasi problema morale quindi, inizieremo a “perseguire” il nostro primo obiettivo, Mia.
La trama di Summer with Mia Season 1 si solleva lentamente, con intriganti risvolti e piccole sezioni stuzzicanti. In alcune parti iniziali sarà possibile spostarsi per casa con le classiche frecce da cliccare, per risolvere quello che sembra essere l’unico “puzzle” del gioco. Questo senso di libertà viene tuttavia completamente accantonato dagli sviluppatori dopo alcune ore, in quanto non avremo più modo di effettuare delle scelte, se non durante gli atti sessuali.
La narrazione risulta divisa in tre atti, che per essere completati richiederanno circa un paio d’ore ciascuno. Trovandoci in un visual novel, seppur per adulti, ci saremmo comunque aspettati un minimo di continuità nelle vicende. Quella che alcuni non potrebbero definire “trama” in un gioco con altri intenti, è comunque la base di qualunque visual novel rispettabile. Al termine del primo atto (che presenta tutto sommato svariati momenti interessanti), inizierà un periodo di piattezza infinita. Tutto si ridurrà così tanto alla monotonia da iniziare a diventare un “click speed test”. Per quanto si è rivelato ripetitivo il tutto siamo arrivati persino a saltare qualche scena bollente.
MA DOVE ARRIVI…
Dopo un inizio complessivamente incoraggiante, Summer with Mia Season 1 perderà colpi. Passando dall’essere una discreta visual novel a una scadente (e costante) sagra del già visto nei più comuni e peggiori “porno di Caracas”. Questo farà scemare l’interesse anche per le sezioni che dovrebbero eccitare, in tutti i sensi. Perciò a conti fatti saranno veramente poche le scene che riusciranno a risaltare, in mezzo a ore di contenuti più e meno espliciti.
Sono presenti anche delle situazioni che instillano un falso senso di scelta. Anche provando a dare risposte diverse di giungerà alla medesima conclusione. Altri eventi invece ci condurranno su strade più interessanti, con scene bonus dalla dubbia cristianità. Scene piccanti con dei passanti e personaggi secondari saranno solo alcuni dei risvolti occasionali in cui potremo incorrere. Il secondo e il terzo atto risulteranno quindi privi di mordente, come se dopo gli ottimi propositi iniziali il team di sviluppo avesse tirato il freno per un proseguimento più spinto, ma anche più “distratto”.
L’aspetto visivo di Summer with Mia Season 1 presenta un’estetica indubbiamente più dettagliata per quanto riguarda i corpi femminili. Nelle fasi più “ravvicinate” è possibile notare le naturali imperfezioni della pelle e la loro “tessitura”. Dall’altro lato della medaglia invece, alcuni modelli femminili risultano troppo simili tra loro, sia in termini di proporzioni che di lineamenti del volto. Certo non vogliamo troppo calcare la mano su questo aspetto, relativo a un consistente “riciclo” degli asset eseguito, probabilmente, per abbattere i costi.
Tuttavia non possiamo neanche ignorare come titoli quali College Kings e Treasure of Nadia presentino un comparto tecnico di tutt’altro livello, pur avendo a disposizione risorse molto simili. Tornando alla creatura di Inceton Games, abbiamo un’illuminazione nel complesso ben realizzata, ma che cade spesso sui dettagli. Tra picchi di luce anomali in pieno giorno e scene notturne in cui i protagonisti, in modo quasi divertente, dormono con un sole accesso in stanza come fosse la normalità.
CHI L’HA “DURO” LA VINCE
Fortunatamente Summer with Mia Season 1 riesce a risollevarsi di tanto in tanto, grazie a vicende di mero “fan-service” in cui (con una certa prevedibilità) succede proprio quello che ci si aspetterebbe. Si abbandona l’intrigante approccio iniziale per un generico (e spesso no-sense) gravitare di passere intorno al nostro chilometrico attrezzo. Come dire, niente più impegno quindi. Si va di click a testa bassa, vista la pioggia di fagiane a cadenza sempre meno sporadica.
Le scene di controllo diretto sulla velocità di penetrazione risultano interessanti nell’immediato, ma anche qui, si scade presto nel monotono. Vista la natura del titolo questi momenti dovrebbero essere la punta dell’iceberg, ma per quanto spinti, non ci hanno particolarmente esaltato. Gli sfondi sono dettagliati ma presentano degli elementi lasciati al caso, con dettagli poco curati. Come se i protagonisti si trovassero in un’immuatabile casa di bambole.
Purtroppo non bastano le ripetute battute di serie Z sull’essere chiamati, rispondendo con il classico “i’m coming” per far ridere i giocatori. O almeno non dopo la quarta volta. Purtroppo, per quanto alcune scene possano alzare “l’asticella” dell’attenzione, il titolo di Inceton Games si perde in una marea di genericità e piattezza. Alla fine della fiera Summer with Mia Season 1, più che appagarci, ci ha fatto domandare se non fosse stato meglio impiegare il nostro tempo su un qualsiasi sito porno. Se l’intento era quello, allora possiamo confermare quanto sia riuscito.
Il comparto audio si contiene con dei (classici del genere) motivetti ripetuti per tutto l’arco di alcuni segmenti di storia. Non è molto ma è un lavoro onesto… Se non fosse che per quasi metà di un intero atto si resterà in silenzio. Normalmente il sonoro cambierà con il variare delle location. Ma verso la fine sembrerà come se gli sviluppatori si fossero stancati di curare questo aspetto. Di fatto ci ritroveremo musiche da discoteca a fare da sottofondo a normali conversazioni casalinghe. In generale abbiamo dunque riscontrato diverse mancanze che non si possono giustificare “nascondendosi” dietro alla parola indie, sfortunatamente.
SCONSIGLIATO
Con tutta la buona volontà non possiamo consigliare pienamente l’acquisto di Summer With Mia Season 1, o comunque non a prezzo pieno. Quella di Inceton Games è una visual novel per adulti complessivamente mediocre, che vede i suoi standard qualitativi scemare ora dopo ora. Le buone intenzioni si vedono giusto nel primo atto, ma da lì in poi il titolo va sempre più perdendosi. La cura generale ne risente, e una maggiore densità di scene piccanti prova senza successo a compensare un sorprendente e progressivo calo di qualità. Da un team che con Lust Theory aveva mostrato delle ottime cose ci saremmo aspettati una cura più costante e in generale una maggiore creatività. In quello che sembra essere, sostanzialmente, un lavoro abbandonato a metà strada.
Pregi
Texture di qualità sui modelli di personaggi. Pochi ma stimolanti bivi narrativi, con dei graditi risvolti "bonus". Un buon primo atto...
Difetti
... Che però non basta a controbilanciare il secondo e il terzo, decisamente deludenti. Riciclo di asset fin troppo consistente, con modelli e lineamenti troppo simili tra loro. Sonoro da rivedere e in generale scarsa cura per i dettagli.
Voto
5,5