Core Keeper, la nostra anteprima

Addentriamoci nell'avventura mineraria sandbox di Pugstorm attualmente in sviluppo

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Come spesso accade per molti titoli indipendenti, la release di Core Keeper è passata piuttosto inosservata. Certo se n’é parlato un pochino durante l’ultimo Steam Next Fest (che si è svolto a febbraio ndr), ma ora il progetto di Pugstorm dovrà conquistare da sé fama e proseliti.

La piccola software house svedese infatti si è introdotta in una nicchia, quella dei survivalsandbox retrò, dominata da titoli come il celebre Terraria. Dove svariati altri giochi hanno provato a emularne il successo (e in parte la formula), senza tuttavia riuscirci.

Intanto però andiamo a vedere in cosa consiste Core Keeper in questa anteprima. Vi ricordiamo che il gioco, pubblicato da Fireshine Games, è attualmente disponibile in accesso anticipato su Pc, via Steam. Buona lettura.

MINERALI GUIDA

Dopo aver creato il nostro personaggio attraverso un editor molto basic, inizieremo la partita venendo teletrasportati nel sottosuolo. Tutto ciò che riusciremo a scorgere sarà una grotta buia, illuminata dalla fioca luce blu di una grande e misteriosa pietra. Un artefatto che dovremo riattivare per riuscire a tornare a casa, facendoci strada fra potenti creature e varie insidie.

Oltre le pareti della “stanza iniziale”, invece, si distenderà l’oscurità più totale. A condurci nell’esplorazione (scavando a suon di piccone attraverso le pareti) saranno solo i deboli bagliori emanati dai minerali. Materiale primario nella realizzazione di strutture e oggetti nonchè, in questo caso, “guida” alla scoperta del misterioso mondo sotterraneo di Core Keeper.

Parlando di sopravvivenza, non manca la possibilità di craftare oggetti. Interessante è però la scelta di Pugstorm di snellire il percorso che porta alla realizzazione dei suddetti. Per esempio, per creare delle torce basterà del legno (senza bisogno di carbone o simili). Per utilizzare le fornaci invece non necessiteremo di “carburante” per alimentarle, e così via.

Una scelta che probabilmente farà storcere il naso ai puristi del survival, ma che di fatto permette ai giocatori di concentrarsi sugli aspetti ludicamente più rilevanti del prodotto. Come l’esplorazione, combinata in maniera lodevole con la ricerca di minerali. Oltretutto sarà possibile condividere l’esperienza con altri giocatori (fino a sette), così da poter cooperare nelle varie attività disponibili.

IDEE DA SVILUPPARE

La principale criticità di Core Keeper va localizzata nel sistema di combattimento. Qualcuno potrebbe descriverlo in modo tradizionale con “semplice ma efficace”. Il punto è che risulta davvero troppo poco elaborato. Oltre agli attacchi a distanza, il nostro personaggio potrà combattere in mischia… Dove l’unico approccio possibile consiste nel colpire e fuggire. Attendere che il nemico crei un’apertura, approfittarne per colpirlo, allontanarsi e poi ripetere il tutto fino alla sconfitta del suddetto.

Per quanto il combattimento non voglia certo essere l’aspetto principale della produzione, riesce difficile immaginare come possa essere migliorato il sistema attuale, se non rifacendolo da zero. Eppure sarebbe la cosa più giusta da fare, poichè la creatura di Pugstorm presenta degli elementi ruolistici ben implementati. Oltre a stabilire l’aspetto estetico del nostro avatar, durante il processo di creazione del suddetto potremo selezionare il suo “background”. 

Agricoltore, chef, guerriero ecc. Similmente a come avviene in diversi videogiochi di ruolo, questa scelta ci fornirà non solo dell’equipaggiamento iniziale specifico per la nostra pseudo-classe, ma anche dei punti extra nelle abilità pertinenti. Vi è infatti un vero e proprio albero dei talenti, dove anche lo sviluppo di capacità “non belliche” porterà comunque ad avere dei vantaggi concreti in combattimento. Per esempio i giocatori di alto livello in campo agricolo avranno una probabilità maggiore di effettuare colpi critici, e potranno anche applicare del veleno sulle proprie armi.

Oltretutto le varie abilità miglioreranno solamente con la pratica (similmente a quanto avviene in Skyrim), perciò i giocatori saranno di fatto incoraggiati a svolgere un po’ di tutto. Questo sistema di sviluppo ruolistico del personaggio “libero” permette quindi, con il tempo, di specializzarsi praticamente in tutto. Il che, specie per chi gioca in solitaria, non può che essere positivo. Tuttavia in multigiocatore funzionerebbe probabilmente meglio una maggiore “specializzazione” tra le varie classi/background, così da incoraggiare una maggiore cooperazione e divisione dei compiti.

PROMETTENTE

La strada dinanzi a Core Keeper è ancora piuttosto lungo, con un periodo di accesso anticipato che, a detta di Pugstorm, continuerà almeno fino alla fine dell’anno. Ciò detto, allo stato attuale il titolo offre comunque degli ottimi contenuti per gli amanti dei simil-Terraria. Pilastro dei survival-sandbox retrò a cui questo progetto si ispira in maniera tanto palese quanto decisa, sia pure da una “prospettiva” differente. Certo alcuni elementi sono ancora un po’ grezzi, mentre molti altri devono essere aggiunti. Tuttavia riteniamo che il buon successo raggiunto finora (oltre 500.000 copie vendute ndr) sia ampiamente meritato. Non resta perciò che attendere cosa il team svedese ci riserverà nei prossimi mesi.