Elex II, la nostra recensione Pc

Si torna a scuola di rpg con Piranha Bytes, che propone il ritorno di Jax nel sequel dell'avventura che lo aveva come protagonista qualche anno fa

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Ricordiamo bene il momento in cui, l’estate scorsa, Elex II venne ufficialmente annunciato. Le aspettative, infatti, si erano subito fatte rilevanti. Non tanto per quanto visto nel primo capitolo (qui la nostra recensione), quanto invece per il fatto di trovarsi dinanzi a Piranha Bytes. Software house con base a Essen, in Germania, che ha contribuito in maniera decisa alla storia dei videogiochi di ruolo grazie alle serie di Gothic e Risen.

Al netto di qualche scivolone, la specialità dello studio tedesco è sempre stata quella di offrire agli appassionati dei giochi di ruolo memorabili. Quantomeno dal punto di vista del world design e dello sviluppo/progressione del personaggio. Questa volta si è deciso di rimettersi in gioco con una nuova avventura che ci porterà, ancora una volta, sul pianeta Malagan.

Il quale, nonostante quanto compiuto nel primo capitolo, si ritrova minacciato da un nuovo e potente nemico, proveniente dal cielo. Di seguito la nostra recensione della versione Pc di Elex II. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da THQ Nordic, è disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S. Buona lettura.

SI RICOMINCIA?

In Elex II vestiremo nuovamente i panni del comandante Jax, che dopo aver salvato il pianeta Malagan nel primo capitolo, si è ritirato a vivere un’esistenza solitaria e modesta. Ripartendo sostanzialmente da zero, dovremo quindi riunire ancora una volta le varie fazioni (in tensione/conflitto fra loro) per fronteggiare una nuova e comune minaccia. Ovvero imisteriosi Skyand.

Delle cinque fazioni con cui ci si potrà coalizzare, tre provengono direttamente dal passato. Abbiamo i Berserker, abili guerrieri/maghi che disdegnano la tecnologia in favore del mana, necessario per l’utilizzo di potenti incantesimi. Ci sono poi i Chierici, che viceversa prediligono proprio la tecnologia tramite fucili laser e avanzati guerrieri-robot.

A essi si aggiungono i Fuorilegge, che si possono ricondurre allo stereotipo del bandito. Mentre per quanto concerne le novità, Jax potrà per la prima volta unirsi alle Albe. Antagonisti nel primo capitolo e ora potenziali alleati, che pur avendo fatto tesoro degli errori commessi in passato puntano ancora a far raggiungere all’umanità nuovi step evolutivi.

Come fazione totalmente inedita vi è infine quella dei Morkon. Un gruppo di fanatici che dopo essere sopravvissuti per anni sottoterra, stanno ora compiendo costanti sortite in superficie ai danni delle altre popolazioni. Insomma, lo scenario preparato da Piranha Bytes si presenta, come da tradizione, parecchio complesso e con molti possibili risvolti.

JAX 2.0

Tra i personaggi veri e propri troveremo sia vecchie che nuove conoscenze. Ciascuno con un proprio interessante background, ma anche con incarichi (che ci verranno affidati) tendenzialmente ripetitivi. Recarsi in luogo X per uccidere tot nemici, andare alla ricerca di un determinato oggetto e via discorrendo. Rispetto al primo capitolo vi è comunque una decisa maturazione per quanto riguarda la lore, e i vari intrecci tra i personaggi.

Proprio come ci si aspetta da un gioco di ruolo tradizionale, i dialoghi comprenderanno numerose scelte di testo, che si poggiano su un sistema di moralità piuttosto semplice. Le nostre parole e le nostre azioni influenzeranno il punteggio di “Distruzione” di Jax. Più sarà alto, più verremo considerati malvagi. Viceversa, averlo basso ci renderà riconoscibili come persone “buone”.

Altra evoluzione rispetto al passato riguarda il sistema di combattimento, che risulta obiettivamente più raffinato rispetto al primo Elex. Tuttavia va riconosciuto quanto sia ancora parecchio distante dagli standard a cui molti altri action rpg ci hanno ormai abituato. Comunque, Jax potrà effettuare parate, schivate e utilizzare abilità uniche (diverse delle quali richiederanno un certo grado di “alleanza” con fazioni specifiche).

La varietà di armi e armature (tutte potenziabili nel corso del gioco) è invece limitata. Ma, sorprendentemente, la cosa non andrà a incidere più di tanto. Poichè a seconda della o delle fazioni con cui decideremo di allearci, andremo poi a utilizzare le loro abilità e i loro equipaggiamenti. A essere stato concretamente rivoluzionato da Piranha Bytes è invece il jetpack. Le cui animazioni e applicazioni sia sul versante dell’esplorazione che su quello del combattimento sono ora più pulite e tecnicamente curate.

QUALCHE PROBLEMA DI TROPPO

Ciò in cui Elex II riesce a dare il meglio di sé è la componente open world. Come giocatori infatti saremo continuamente stimolati a esplorare ogni angolo del mondo di gioco. Un mondo popolato da alieni, robot e altre creature, che dividono lo spazio vitale con le varie fazioni. Da cui a seconda dei casi potremo essere aggrediti o aiutati. Tutto starà a come decideremo di relazionarci con loro.

Quello concepito da Piranha Bytes è ancora una volta un immaginario in grado di stimolare autenticamente i veri appassionati di giochi di ruolo. Il tutto attraverso un mondo vivo e pulsante, che sa rendersi accattivanti a dispetto dei già citati (e tendenzialmente banali) incarichi secondari. La riconosciuta capacità creativa dello studio tedesco viene però, esattamente come in passato, flagellata da diverse sbavature tecniche.

Similmente a Biomutant, Elex II può essere considerato un titolo AA. In possesso delle ambizioni di un titolo di prima fascia, ma sfortunatamente privo delle stesse risorse. Graficamente parlando il gioco si difende abbastanza bene. Questo pur rimanendo lontano dagli standard a cui molti titoli sono soliti abituare da tempo. Il problema principale va tuttavia ritrovato nell’ottimizzazione, decisamente da rivedere.

I cali di framerate e i fenomeni di pop-up di elementi negli scenari infatti risultano difficilmente giustificabili. Specie per il fatto di trovarsi di fronte a un titolo che, come abbiamo detto, non rappresenta di certo l’apice dal punto di vista grafico. Oltretutto non mancano svariati glitch grafici, che assieme a un’IA alquanto primitiva suggeriscono il bisogno di un deciso intervento da parte degli sviluppatori. Possibilmente a suon di patch correttive.

CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI

Per quanto sia un genere estremamente ricco di esponenti di valore, non c’è dubbio che Elex II meriti considerazione da parte degli autentici appassionati di giochi di ruolo. Certo, il fatto che si tratta di un frutto del lavoro di Piranha Bytes costituisce invero un notevole incentivo in tal senso. Ma a parte questo, e a dispetto delle diverse problematiche tecniche che si spera possano essere risolte tramite patch, l’opera dello studio tedesco riesce comunque a offrire un’esperienza stimolante. Almeno per chi, in un gioco di ruolo, cerca ben più di botte da assestare e attributi da assegnare. Andiamo, comandante Jax. Si ricomincia.

Pregi

Pregevole componente open world, che stimola efficamente l'esplorazione. Quando si tratta di realizzare strutture ludiche da gioco di ruolo, Piranha Bytes è una garanzia. Svariate migliorie rispetto al primo capitolo.

Difetti

IA dei nemici assolutamente primordiale. Bug e glitch grafici affliggono non poco l'esperienza. Cali di framerate decisamente ingiustificati e, oltretutto, neanche così rari.

Voto

7