SpellMaster: The Saga, la nostra recensione
Il gioco di ruolo realizzato da Spellbook Creations rincorre i grandi classici del genere; ecco come è andata
SpellMaster: The Saga rende chiara fin da subito la sua principale fonte di ispirazione. Stiamo parlando dell’intramontabile pietra miliare dei giochi di ruolo targata Piranha Bytes, Gothic. Che a dispetto dei molti anni sulle spalle rappresenta ancora oggi un must. Questo grazie a una formula che, pur non essendo adatta a tutti i palati, ha contribuito a renderlo unico nel suo genere.
Tra i fan del sopracitato capolavoro vi sono i due sviluppatori che assieme formano lo studio indipendente Spellbook Creations. Autore proprio di SpellMaster: The Saga, che ora analizzeremo in questa recensione. Ricordiamo che il gioco, pubblicato da Valkyrie Initiative, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Buona lettura.
UN BARBECUE TRA AMICI
SpellMaster: The Saga ci mette nei panni di uno stregone senza nome, appena rinvenuto in seguito a un terribile incidente. Circondati da cadaveri carbonizzati e in possesso di un misterioso artefatto magico, scopriremo presto che il mondo nel quale siamo stati catapultati, Allion, si trova sull’orlo del disastro. Divinità malvagie ne pianificano la distruzione, e ovunque si possono notare i prodromi di una guerra cosmica pronta a scoppiare.
Sicuramente l’incipit non è tra i più originali, ma il mistero su come il nostro protagonista sia sopravvissuto a un incidente così distruttivo ci motiverà ad andare avanti. Almeno per le prime ore. Il titolo di Spellbook Creations dimostra fin da subito la palese e dichiarata ispirazione da altri rpg, proponendo missioni con scelte multiple, check delle statistiche e personaggi che reagiranno alle nostre azioni. Dato il budget risicato a disposizione dei due sviluppatori, tuttavia, la resa finale non è tra le più pulite.
La libertà di scelta non è poi così accentuata, e anche i dialoghi in inglese (rigorosamente non doppiati) sembrano essere stati realizzati alla buona. Un vero peccato vista e considerata la notevole quantità di lettere, libri e note sparse per il mondo di gioco, che aiuteranno a conoscere meglio Allion e le relative vicende. La storia principale, piuttosto lineare, ci impegnerà per circa una decina di ore.
Un quantitativo di tempo parecchio risicato, visto il genere di appartenenza. La verità è che Spellmaster: The Saga è, pur non essendo segnalato come tale, è a tutti gli effetti un titolo in accesso anticipato. Tant’è che i contenuti presenti non sono altro che un primo atto di un progetto ben più grande, per il quale sono già stati annunciati importanti aggiornamenti. Di fatto però ci ritroveremo, a un certo punto dell’avventura, a non poter proseguire.
FURORE MAGICO
Mantenendo costante l’ispirazione a Gothic, anche Spellmaster: The Saga mette il giocatore di fronte a combattimenti impegnativi fin dall’inizio dell’avventura. Esplorare il mondo di gioco richiederà una preparazione non indifferente. Un buon sistema di crafting invece ci permetterà di creare oggetti consumabili, utili a recuperare salute e potenziare statistiche ed equipaggiamenti adatti al combattimento.
Gli scenari sono ricchi di oggetti utili, e scovare le risorse più preziose richiederà una buona dose di curiosità. Ma anche di coraggio. I nemici infatti sono agguerritissimi, e ogni loro colpo potrebbe rivelarsi fatale. Grazie al sistema di combattimento implementato saremo in grado di attaccare concatenando sia attacchi fisici che magici. Dove la combinazione di queste due tipologie di attacco ci premierà con dei bonus al danno.
Potremo anche parare i colpi in arrivo e, con un po’ di tempismo, sbilanciare il nemico grazie ai classici parry. Sfortunatamente, la parata sarà spesso inefficace contro gli attacchi improvvisi dei nostri avversari. Questo perchè vi è un ritardo consistente tra l’immissione dell’input e l’animazione della parata vera e propria. In genere il sistema di controllo del personaggio soffre parecchio questo genere di ritardi negli input.
Cosa che si noterà ancor di più durante l’esplorazione. Alcuni segreti infatti richiederanno salti calcolati al millimetro per essere raggiunto. Ma l’imprecisione di tali comandi spesso non ci permetterà di calibrare al meglio il movimento. Di conseguenza nei combattimenti tenderemo a preferire la veloce schivata, per evitare di essere colpiti dai fendenti nemici. Tutte queste imprecisioni, unite all’impossibilità di personalizzare i tasti dei comandi, affossano un sistema di combattimento che altrimenti sarebbe stato comunque interessante.
OLD SCHOOL IN TUTTO E PER TUTTO
Anche il sistema di progressione si ispira in tutto e per tutto alla serie di giochi targata Piranha Bytes. Una volta saliti di livello sarà possibile acquisire alcune abilità utili attraverso gli insegnamenti di alcuni maestri, disseminati ad Allion. Purtroppo però lo stato attuale del gioco non ci permetterà di sperimentare fino in fondo l’albero delle abilità.
Sotto il profilo tecnico SpellMaster: The Saga non tarda a rivelare la sua natura di produzione indie. La grafica infatti è assai grezza, così come le animazioni. Il protagonista e alcuni npc spesso si compenetrano con alcuni elementi delle ambientazioni. Ma al di là di queste sbavature più comprensibili, è da segnalare l’ottimizzazione parecchio carente.
Anche con un Pc altamente performante, il titolo si rivela essere molto esoso in termini di risorse. Di conseguenza i cali di framerate saranno abbastanza frequenti. Sfortunatamente anche in questo caso l’utente ha scarse possibilità di personalizzazione.
Nelle impostazioni si potrà selezionare solamente su un’opzione specifica tra qualità e prestazioni, senza poter intervenire su aspetti specifici come qualità delle texture, ombre e così via. Non mancano inoltre bug frequenti. Speriamo che i futuri aggiornamenti possano mitigare o ancor meglio debellare questi difetti non da poco.
SCONSIGLIATO
Nonostante tutto, il lavoro compiuto da Spellbook Creations su SpellMaster: The Saga non è da buttare, anzi! Date le dimensioni e in generale le poche risorse a disposizione di questo duo di sviluppatori, il risultato è convincente su più punti. Almeno nell’atto di emulare un grande classico dei giochi di ruolo come Gothic. La realizzazione tecnica presta il fianco in più di un’occasione, ma il problema più grande rimane la natura finora incompleta del progetto. Con la consapevolezza dello stato acerbo di quello che sarebbe dovuto essere un titolo in accesso anticipato, l’esperienza può risultare godibile agli appassionati del genere. Per tutti gli altri, invece, si profila una grande delusione. Si consiglia dunque il rilascio dell’opera completa e rifinita. Con la speranza che il gioco possa davvero giungere a un simile stadio.
Pregi
Mondo di gioco curato. Sistema di combattimento solido. Trama con qualche spunto interessante.
Difetti
Si tratta di un gioco ancora incompleto e anche male ottimizzato. I controlli sono assai imprecisi, e per di più vi è una notevole carenza di impostazioni e personalizzazione sia tecnica che ludica.
Voto
5,5