“Il Tomb Raider che avete sempre desiderato”. Questo è uno dei tanti commenti estremamente positivi che si possono trovare sulla pagina Steam di Treasure of Nadia. Avventura punta e clicca a sfondo erotico realizzata dallo studio indipendente NLT Media. Specializzato (come avrete sicuramente intuito) in titoli per adulti e già autore di Lust Epidemic. Del quale questa nuova produzione costituisce una sorta di sequel, con un terzo capitolo, The Genesis Order, attualmente in sviluppo.
Diciamo “nuova produzione” tra virgolette, poichè il titolo in questione (nato per mobile) ha debuttato su Steam qualche settimana fa, nella sua versione completa. Questo dopo essere stato per diverso tempo in accesso anticipato, mentre era (ed è) comunque possibile supportare il team di sviluppo attraverso Patreon. Una consuetudine per questo genere di produzioni, che dato il tipo di contenuti che offrono non possono tentare la sorte su Kickstarter o altre piattaforme affini.
Senza ulteriori indugi andiamo quindi ad avventurarci in quel di Treasure of Nadia, in questa recensione della sua unica versione disponibile (quella Pc ndr). Ricordiamo che si tratta di un titolo raccomandato al solo pubblico adulto. Buona lettura.
UNA PIACEVOLE CACCIA AL TESORO
Treasure of Nadia è ambientato a Cape Vedra, isola tropicale fittizia che si rivelerà essere una delle mete più ambite da parte dei cacciatori di tesori provenienti da tutto il mondo. Il motivo è presto detto. Si dice infatti che da qualche parte vi è sepolto un ricchissimo tesoro, divenuto inevitabilmente bersaglio di tantissimi avventurieri. Uno di questi è il padre del protagonista, il dr.Idaho Johnson.
Il quale però risulta passato a miglior vita in circostanze misteriose. La partita infatti inizia proprio nel cimitero dell’isola, durante il funerale dell’avventuriero, che ha lasciato i suoi averi al figlio. Protagonista dell’avventura e nostro alter-ego, che deciderà di seguire le orme dal padre partendo dai suoi appunti. Altro lascito paterno sarà una piccola abitazione in rovina, che potremo ristrutturare e arredare secondo il nostro gusto in seguito.
Strutturalmente parlando il titolo di NLT Media può essere considerato un’avventura punta e clicca, dove i dialoghi si svolgono naturalmente in stile visual novel. La storia prosegue in maniera lineare, perciò non sono previste scelte contestuali di sorta durante i suddetti. Ciò detto, vi è comunque una spruzzatina di open world in quel di Treasure of Nadia.
Questo perchè saremo in grado di spostarci liberamente in tutta Cape Vedra, dove sono presenti svariati luoghi di riferimento che visiteremo spesso nel corso dell’avventura. Lo studio medico, la libreria, la chiesa, il “grande” magazzino Squallmart e via discorrendo. In qualunque momento sarà possibile interrompere il proseguimento della storia, anche per dedicarsi (volendo) alle attività secondarie disponibili.
TRA MISTERO E MAGIA
Con Treasure of Nadia parliamo chiaramente di un titolo per adulti. Di conseguenza vi è una ragguardevole quantità di scene esplicite, dove il (parecchio) dotato protagonista si interfaccerà con circa 12 donne diverse. Tutte ben differenziate sia dal punto di vista fisico che caratteriale. Interessante però è il modo in cui arriveremo a legare con ciascuna di loro, nel corso della storia.
La nascita e lo sviluppo di ciascuna relazione, infatti, progredisce parallelamente al corso degli eventi. Dove la caccia a questo famigerato tesoro si rivelerà parecchio tortuosa. Non solo ricca di mistero (dove anche magia e maledizioni avranno una parte), ma anche di numerosi pericoli. Dietro a questa impresa troveremo antiche civiltà, enigmi ambientali da risolvere e ovviamente dei rivali, come noi interessati al malloppo.
Da quanto si apprende, il protagonista non ha avuto un gran rapporto con il padre Idaho Johnson. Questo principalmente a causa del lavoro di avventuriero di quest’ultimo, che lo teneva spesso lontano da casa. Pur non essendo nominalmente il più celebre dei cacciatori di tesori, Idaho aveva però una qualità specifica, che lo aveva reso assai famoso con il soprannome di “kraken”…
Sì esatto, è proprio come state pensando. Tra l’altro risulterà proprio una delle grandi (!) eredità trasmesse da padre in figlio, seppur in via genetica. Assieme ad alcuni appunti, una casetta da ristrutturare e a un punteruolo da far invidia a Rocco Siffredi, c’è tuttavia un altro importante oggetto che ci verrà tramandato. Stiamo parlando di un curioso cristallo magico da cui, a mò di lampada di Aladino, verrà fuori una conturbante entità femminile.
UN LUNGO E DURO… CAMMINO
Di nome Evie, questo genio della lampada versione sexy ci aiuterà lungo il corso dell’avventura, consigliandoci all’occorrenza sul da farsi. Sostanzialmente saremo liberi, in ogni momento, di evocarla così da scoprire come proseguire nella storia. Molto utile nel caso in cui dovessimo finire con il perderci o il non sapere cosa fare. Per arrivare in fondo all’avventura saranno necessarie oltre 10 ore di gioco (che non sono poche, anzi).
Si tratta però di una stima che si fonda sul presupposto di giocare curandosi esclusivamente della trama. Tuttavia, come abbiamo anticipato un po’ di righe fa, ad arricchire Treasure of Nadia troviamo diverse attività secondarie, che a seconda dei casi frutterranno parecchie altre ore. Non tutte queste attività risulteranno particolarmente memorabili, ma andiamo con ordine.
Ad essere sicuramente trascurabile, per non dire tedioso, è il minigioco legato alle pesca. In esso saremo chiamati ad acchiappare i pesci (quelli veri, che vivono nel mare ahem) più pregiati, che poi potremo rivendere al titolare del negozio di esche di Cape Vedra. Che non mancherà di misurare e classificare le nostre prede. A rappresentare invece una parte piuttosto importante nell’avventura saranno gli enigmi. Durante la trama saremo chiamati a risolverne parecchi, basati principalmente su spostamento di massi, attivazione di pedane a pressione ed evitamento di animali velenosi come scorpioni e serpenti.
In più sarà possibile recarsi in ogni momento, dalla mappa di Cape Vedra, presso un antico tempio. Dove potremo dedicarci alla risoluzione di decine e decine di rompicapo extra, che ci premieranno con talismani da poter rivendere alla titolare della libreria, Diana. Una delle 12 donne con cui si potrà approfondire la conoscenza, in tutti i sensi. Se i primi enigmi sembreranno piuttosto semplici da risolvere, aspettate però di arrivare poi a quelli più avanzati… Di fatto, Treasure of Nadia si propone di stimolare ben più di una singola parte del corpo.
SAPERE DOVE METTERE LE MANI..
Va bene l’avventura, i misteri, gli enigmi, la sceneggiatura che non ci si aspetta da un titolo simile ecc. Ma di scene per adulti ce ne sono quindi? Assolutamente sì. E sono pure tantissime. In fin dei conti un’avventura lunga e coinvolgente come quella di Treasure of Nadia non poteva non essere supportata da un numero proporzionale di frangenti in cui il protagonista finirà a letto con una o più (!) donne contemporaneamente. Scene che, oltretutto, per grafica, animazioni e in generale resa tecnica rappresentano uno dei punti più alti finora raggiunti da un titolo per adulti.
La fluidità e il realismo (proporzioni fisiche di alcune donne a parte) di tali scene infatti è superlativo. Va però detto che il team di NLT Media ha impiegato lo stesso impegno e rigore anche per animare svariati punti salienti dell’avventura, che non contengono elementi o riferimenti di natura sessuale. E ciò lo abbiamo particolarmente apprezzato. Per i giocatori più esigenti segnaliamo la presenza di una feature che consentirà di rivivere a piacimento tutte le scene erotiche presenti nell’avventura. Senza dimenticare la possibilità di effettuare le cosiddette “booty call”.
Nel corso dell’avventura infatti otterremo man mano il numero di cellulare di tutte e 12 le protagoniste. Che poi, una volta raggiunto un certo grado di affinità, saremo liberi di invitare a casa nostra per un appuntamento… In camera da letto. Qui potremo sbizzarrirci, a patto però di riuscire a trovare alcune pagine di una sorta di kamasutra (con posizioni uniche per ogni fanciulla) nascoste in delle casse in giro per Cape Vedra. L’aspetto veramente interessante in Treasure of Nadia, tuttavia, è il modo in cui le scene erotiche “scriptate” vengono inserite nel corso dell’avventura.
Esse infatti non sono propriamente “gratuite”; non accadono per caso. Seguono bensì un vero e proprio iter di sviluppo in termini di relazioni, in questo caso fra il protagonista e le varie donne. Il tutto avviene nella cornice di una tabella di marcia piuttosto equilibrata, che riesce a dosare con intelligenza la parte narrativa, quella ludica (legata agli enigmi) e quella erotica. Tutte le scene in questione oltretutto sono interamente doppiate, a differenza della stragrande maggioranza dei dialoghi “normali” nel corso del gioco.
.. CON QUALCHE ECCEZIONE
A far storcere un pochino il naso è proprio il fatto che, scene erotiche a parte, solo poche frasi casuali e di circostanza all’interno dei dialoghi risultano doppiate. Per giunta in maniera poco credibile, se non ridicola. A quel punto sarebbe stato meglio, probabilmente, non doppiare affatto i vari “ehi buongiorno”, “come va?” e via discorrendo. Ciò detto, alla pari del protagonista Treasure of Nadia si comporta egregiamente sul fronte prestazionale, senza alcun bug, glitch o rallentamento di sorta. Segnaliamo giusto una carenza in termini di impostazioni tecnico-grafiche.
Non è possibile scegliere la risoluzione, per esempio. Potremo solo decidere se visualizzare il gioco a schermo intero o in finestra. Non che la qualità di modelli e animazioni ne risenta, propriamente. Tuttavia abbiamo riscontrato una non perfetta visualizzazione nella modalità a schermo intero (si notano due riquadri neri verticali sui bordi ndr). Ricordiamo che il gioco è nato per mobile, e forse qualcosa deve essere andato storto nel processo di correzione e successivamente “potenziamento”. In ogni caso non vi è nulla in grado di rovinare l’esperienza in maniera rilevante.
DA AVERE ASSOLUTAMENTE
Nel mondo dei titoli per adulti, il rischio di risultare banali e ripetitivi è alto. In diversi casi si tratta di stabilire il modo più intelligente e meno scontato per proporre al pubblico il proprio arsenale di scene erotiche. In questo caso specifico, tuttavia, ci troviamo di fronte a un’esperienza videoludica in tutto e per tutto, in grado di trascendere la sua ben dichiarata natura. La proposta dell’esperto team di NLT Media consiste infatti in una storia ben strutturata, che tra qualche cliché e dei dichiarati tributi a Indiana Jones riesce comunque a intrattenere e a farsi seguire per ore e ore.
La qualità di scrittura è altalenante, ma ci troviamo comunque al di sopra della maggioranza di altri titoli sui generis che, viceversa, non possono competere sul fronte tecnico. La quantità e la qualità delle animazioni presenti in Treasure of Nadia lascia veramente di stucco… Non resta quindi che mettersi nei panni di un giovane e superdotato simil-Nathan Drake, con cui partire alla volta di un’avventura memorabile.
Pregi
Avventura longeva e coinvolgente, che comprende misteri, enigmi e anche una tinta di soprannaturale. Sorprendente equilibrio fra componente narrativa, ludica e sessuale. La sfida proposta da parecchi rompicapo è veramente notevole. Doppiaggio completo e di qualità delle scene piccanti (che tecnicamente rappresentano lo stato dell'arte)...
Difetti
... Mentre quello di alcune frasi di circostanza risulta veramente tragicomico. Le poche impostazioni tecniche disponibili tradiscono le origini mobile del titolo.
Voto
9+