Orribile (in senso buono). Caotico. Pazzo. Se dovessimo provare a descrivere Total War: Warhammer III in tre parole, probabilmente sceglieremmo proprio queste. Creative Assembly porta così a compimento la trilogia di grand strategy ambientati nell’universo di Games Workshop in grande stile.
In questa sede le gloriose battaglie di massa offerte dalla serie raggiungono il proprio apice. Tantissima è la carne messa alla griglia e poi mandata all’inferno. Il mondo è sull’orlo del baratro, e già prevediamo che le cose non finiranno affatto bene (tranne che in sede di giudizio).
Di seguito la recensione di Total War: Warhammer III, curata dal nostro Claudio Szatko. Vi ricordiamo che il titolo, pubblicato da Sega, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam, Epic Games Store e Microsoft Store. Buona lettura.
TANTE STORIE IN UNA MAPPA
Total War: Warhammer III comincia con un capitolo introduttivo avente la doppia funzione di prologo e tutorial. In esso vestiremo i panni del principe di Kislev, che inizierà una spedizione assieme al fratello. L’obiettivo è il ritrovamento di Ursun, il Dio Orso scomparso. Tale divinità, custode del popolo kislevita, è capace di schiarire il cielo e scacciare il freddo con un potente ruggito, al fine di consentire agli abitanti di vivere il caldo abbraccio dell’estate.
Ma dopo cinque anni di carestie e miseria, l’erede al trono di Kislev è deciso a ritrovare la divinità, scoprendo nel contempo la ragione dietro alla sua scomparsa. Una missione condivisa anche dalle altre sette fazioni giocabili: Ogre, Khorne, Nurgle, Slaanesh, Tzeentch e le due grandi novità, ovvero il Catai e il Regno del Caos. Le motivazioni dietro a tale obiettivo sono diverse per ciascun leader. Si va dal semplice ottenimento di un maggiore potere, al desiderio di vendetta, fino ad arrivare alla necessità di alleviare le sofferenza del popolo, proprio come nel caso di Kislev.
Creative Assembly riesce a dar vita a una trama lunga, elaborata ed interessante, che saprà deliziare i fan del franchise. La scelta della fazione, oltretutto, determinerà la posizione di partenza all’interno dell’universo di gioco e cambierà in modo significativo l’esperienza. Per esempio abbiamo voluto iniziare la nostra prima avventura nei panni del temibile principe dei Demoni del Caos, partendo dalle Helspire Mountains. Cominciando con Kislev, invece, si comincerà dal fiume Urskoy.
Tanti luoghi da scoprire quindi, all’interno di una mappa gigantesca in cui il movimento sarà totalmente libero. In essa potremo anche imbatterci in una serie di faglie (generate da Ursun), dove ci si potrà cimentare in una serie di sfide speciali. Queste ultime, oltre a premiarci con attrezzature extra, sbloccheranno la possibilità di viaggiare istantaneamente tra punti diversi della mappa, andando quindi ad aumentare notevolmente la nostra mobilità.
TRADIZIONE E INNOVAZIONE
All’interno della campagna, ognuna delle otto fazioni presenta un proprio contesto “di partenza”, che influenza anche la ricerca di Ursun. Il Catai, per esempio, si ritrova asserragliato dietro alle proprie mura, costantemente messe sotto torchio dalle forze dei Demoni del Caos. I quali, a loro volta, intendono ottenere degli artefatti magici specifici in grado di farli accedere ai domini del Caos, così da poter ritrovare la reliquia di Ursun.
Come da tradizione invece, il gameplay di Total War: Warhammer III mescola strategia in tempo reale con strategia a turni. A differenza dei capitoli precedenti però, vi è una netta distinzione tra l’overworld, la mappa attraverso cui si muove l’eroe principale con il suo esercito e lo spazio dedicato alle battaglie. Ciò detto, la direzione principale (relativa allo sviluppo della campagna) è soggetta a turni.
In ciascuno di essi potremo svolgere diverse azioni, che andranno dalla gestione dell’esercito del nostro lord al miglioramento dell’albero delle abilità di quest’ultimo. Sarà anche possibile reclutare nuove unità per l’armata ed eroi in grado di migliorare le statistiche passive del gruppo. Senza dimenticare l’avvio di trattative con altre fazioni, costruzione di edifici e via discorrendo.
Una volta ingaggiato un nemico, però, la scena si concentrerà sull’azione nella cornice di un’ampia mappa in cui avremo il controllo diretto delle nostre unità. Ed è qui che emerge con più forza il grande lavoro tecnico e artistico compiuto da Creative Assembly. Che ancora una volta è stata capace di catturare lo spirito dell’universo di Games Workshop, portando su schermo i beniamini di tutti coloro che sono cresciuti con almeno un occhio puntato al celebre gioco da tavolo.
OGNUNO É A MODO SUO
Le fazioni presenti in Total War: Warhammer III sono molto ben differenziate, sia a livello di micro che di macro-gestione. E le due fazioni inedite sono le perfette rappresentanti di ciò. Nel caso del Gran Catai parliamo di una fazione che parte proteggendosi entro le mura del suo regno, e che per questo possiede una Bussola. Ovvero una meccanica che consente, orientando il dispositivo, di rinforzare agevolmente le difese di un punto specifico.
Inoltre, nel corso dei turni, dovremo essere consapevoli dell’Armonia. Un sistema (unico nel suo genere) basato su Yin e Yang, che ci inviterà a gestire in maniera equilibrata la parte bellica e quella economica al fine di usufruire di utili bonus. Avremo anche la rotta d’avorio, con cui sarà possibile potenziare il commercio della nazione gestendo carovane, e con gli eroi che saranno in grado di trasformarsi in draghi serpentini.
Il Gran Catai ci inviterà quindi ad affrontare la partita puntando sulla difesa del territorio, e valorizzando ciascuna delle decisioni prese in base all’Armonia. Nel caso decidessimo invece di servire il principe dei Demoni del Caos, scopriremo una delle meccaniche più gratificanti di tutto il gioco. All’altezza del loro nome, essi potranno generare una quantità quasi incalcolabile di sinergie, avendo anche al proprio fianco un eroe (il Principe Demone ndr) unico in ogni partita.
Non adorando nessun dio in particolare, i Demoni del Caos potranno offrire ogni insediamento catturato alla divinità più conveniente in un dato momento. In questo modo avremo a disposizione un alberto delle abilità “quintuplo”, che si svilupperà con cinque diverse diramazioni. Inoltre, in stile rpg, il Principe Demone potrà essere potenziato e personalizzato a piacimento, in base al nostro rapporto con le divinità.
CAOS E DIPLOMAZIA RINNOVATI
Un’altra grande novità introdotta in Total War: Warhammer III riguarda il sistema di diplomazia, che presenta sostanziali miglioramenti rispetto al capitolo precedente (qui la nostra recensione). Ora sarà possibile reclutare unità presso i nostri alleati, stabilendo avamposti in luoghi interessati da accordi di pace o trattati militari.
Creative Assembly ha messo a disposizione dei giocatori una varietà di azioni veramente notevole. Per quanto portarle a compimento sia tutto un altro paio di maniche. Il gioco infatti ci informerà del grado di “predisposizione” al dialogo e in generale alla negoziazione da parte delle altre fazioni in tempo reale.
Certo, questo elemento finisce con l’eliminare completamente i rischi e le incertezze dietro una possibile negoziazione, tuttavia riconosciamo di aver davvero apprezzato questa nuova feature. Quando invece la lunga e appagante campagna volgerà al termine, potremo continuare a placare la nostra sete di conquista con le varie modalità multigiocatore. Vale la pena evidenziare la nuova modalità Dominio, nella quale dovremo lottare per il controllo di un territorio.
Avremo ovviamente la possibilità di configurare una partita a nostro piacimento, adottando diverse configurazioni. Battaglie terrestri, assedi, sopravvivenza, tutti contro tutti, agguati e via discorrendo. Molto interessante anche la possibilità di giocare la campagna insieme a un massimo di sette amici. Una vera follia in cui, nel caso, consigliamo di disattivare i turni per evitare di morire di vecchiaia sulla sedia.
PICCOLE SBAVATURE
A livello tecnico siamo rimasti colpiti dalla stabilità del framerate durante le battaglie più vaste e caotiche, tradizionale punto critico per un titolo del genere. Purtroppo però non possiamo dire lo stesso della mappa strategica, nella quale invece abbiamo registrato numerosi cali di framerate. Per quanto riguarda la veste grafica, rispetto ai predecessori Total War: Warhammer III ha senz’altro subito dei cambiamenti importanti. Abbiamo innanzitutto una revisione totale sul fronte delle texture di tutto ciò che compare a schermo.
A esse si aggiungono animazione più fluide, capelli e pellicce più dettagliati e un sistema di illuminazione di tutto rispetto. Anche se in quest’ultimo caso abbiamo riscontrato un eccessivo effetto bloom sulla neve e su alcune zone della mappa strategica, non si tratta certo di qualcosa di preoccupante. Molto bene anche il comparto sonoro, con un superbo doppiaggio (in inglese ndr) che ci farà immergere con interesse nel mondo di gioco. Fortunatamente sono presenti sottotitoli in italiano, che permetteranno così una fruizione completa e serena a tutti gli appassionati e non.
DA AVERE ASSOLUTAMENTE
Total War: Warhammer III chiude superbamente una trilogia che possiamo facilmente inserire tra i migliori esponenti degli strategici su vasta scala degli ultimi anni. Creative Assembly ha proposto un titolo assai ambizioso, che si divide tra un’enorme e spettacolare campagna e molteplici modalità multigiocatore. Il tutto aggiungendo feature e meccaniche che migliorano significativamente il già rodatissimo gameplay di stampo strategico. Si tratta quindi di un gioco profondo e complesso, che tuttavia riesce sorprendentemente a non scoraggiare gli eventuali nuovi arrivati. Questo, principalmente, grazie a un eccellente prologo/tutorial che consentirà anche ai meno avvezzi di imbracciare le armi, dando il via alla ricerca del perduto dio orso. Alla pugna!
Pregi
Gloriose e caotiche battaglie di massa che presentano il tocco magistrale di Creative Assembly. Diverse novità e contenuti che impreziosiscono il gameplay ampiamente messo a punto nei capitoli precedenti. Ben otto fazioni molto diverse tra loro da studiare e comandare. Tanto da fare sia in singolo che in multigiocatore. Ottimo comparto tecnico...
Difetti
Anche se l'ottimizzazione scivola un po' sulla mappa strategica. Qualche imperfezione per quanto riguarda l'effetto bloom, in particolar modo su superfici innevate.
Voto
9,5