Submerged: Hidden Depths, anteprima
Si naviga verso nuovi orizzonti, tenendo sotto mano l'ancora del passato...
Submerged: Hidden Depths sta finalmente per approdare sugli scaffali di tutto il mondo. Dopo Submerged, primo esperimento esplorativo (scusate in anticipo) passato in “sardina”, la software house Uppercut Games si è rimboccata le maniche. Pur mantenendo le stesse meccaniche del precedente capitolo, lo studio indipendente australiano ha saputo limare molti difetti invalidanti, sfornando una vera e splendente rivincita personale.
Siamo ormai vicini alla data di lancio, prevista per il prossimo 10 Marzo. E siamo sicuri del fatto che questo titolo esplorativo post-apocalittico in terza persona avrà, stavolta, il successo che merita. Nell’attesa vi proponiamo la nostra anteprima della versione Pc di Submerged: Hidden Depths, dedicato alle prime ore di gioco. Vi ricordiamo che il titolo arriverà anche su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Stadia. Buona lettura.
FINCHE’ LA BARCA VA…
In Submerged: Hidden Depths il mondo è stato inondato da una marea maligna e oscura, chiamata Massa. Tutte le creature che ne sono riemerse sono ormai vuote imitazioni di ciò che erano un tempo. Due fratelli e la loro imbarcazione saranno uniti più che mai in quest’avventura, con l’obiettivo di guarire questo mondo infetto. Un passato di rimpianti si intravede nella protagonista, che, “toccata” dalla piaga, ha ricevuto un dono con il quale scopre di poter risanare le varie fonti da cui la Massa si propaga. Ma a quale prezzo?
La narrazione si presenta con brevi e piacevoli filmati sui due fratelli. Ogni qualvolta che purificheremo una zona da cui si origina la Massa, la storia proseguirà. Fin da subito potremo esplorare l’intera mappa di gioco, senza limitazioni. Sarà anche possibile dedicarsi al collezionismo di vari elementi (fauna locale compresa). Questi ultimi, attraverso una narrazione “geroglifica” alla Journey, ci faranno approfondire il passato di queste terre sommerse.
Submerged: Hidden Depths si basa sostanzialmente su un gameplay esplorativo, alternato fra mare e terra. Le sezioni a terra prevedono la risoluzione di intuitivi e soddisfacenti puzzle ambientali. Cromaticamente evidenziate e guidate, le scalate hanno un design migliorato. Niente più frustranti esaurimenti come visto nel precedente capitolo ma, piuttosto, una piacevole esperienza di “attraversamento”.
Grazie al nostro fidato cannocchiale invece potremo “agganciare” alla mappa vari obiettivi. Collezionabili, zone di dragaggio, pezzi per migliorare la velocità della barca e punti di interesse in prossimità di strutture del mondo passato. Abbiamo trovato rilassante e appagante la raccolta di oggetti, che nella sua semplicità risulta veramente piacevole. Una buona osservazione ambientale però è comunque richiesta, se proprio volete evitare il backtracking.
UN DIPINTO IN MOVIMENTO
Submerged: Hidden Depths, consapevole del proprio passato, ha spinto molto sull’impatto visivo. Non tanto per il dettaglio grafico, bensì su una cromaticità evidenziata da uno stile grafico da fumetto ad alto contrasto, che ci ha ricordato i colori sgargianti visti nel film d’animazione Oceania. Non sarà infatti raro perdersi ad osservare gli ambienti o le creature che li popolano con occhi sognanti.
Quello che abbiamo provato finora ci ha ricordato l’esperienza di viaggio vissuta in Journey. Qui giocata in modo più elaborato, ma dal feeling pericolosamente simile. Quel “lasciarsi guidare” verso la meta che abbiamo già visto e amato grazie ai giochi Thatgamecompany si avverte, ed è piacevole e attraente. I colori accesi e vividi, in questo contesto apocalittico, rendono il il tutto più surreale e risultano ben distinguibili dagli elementi di background.
Non possiamo non elogiare il meraviglioso comparto audio della creatura di Uppercut Games. Dietro infatti troviamo Jeff van Dyck, noto compositore dietro le colonne sonore di svariati titoli, come Unpacking e Total War: Shogun 2. La componente sonora è importantissima e ci sentiamo di dire che senza di essa, il gioco perderebbe metà della sua bellezza. Le tracce d’orchestra sapranno immergerci completamente nell’avventura, grazie a leggeri tocchi di pianoforte magnificamente ispirati.
Non è solo la colonna sonora ad averci sorpreso ma anche il comparto sonoro. Effetti di fondo spaventosamente profondi e dettagliati, quasi fossimo al centro di un teatro e tutto intorno a noi girasse un mondo vivo e reale. Gli effetti sonori sono anche spesso sincronizzati con ciò che vedremo e, ancor più spesso, collegati alla vicinanza di collezionabili vari. Una pensata decisamente creativa che ci guiderà in modo alternativo verso i nostri obiettivi.
TUTTO FIN TROPPO TRANQUILLO…
Submerged: Hidden Depths non sembra aver portato cambiamenti a livello di gameplay rispetto al primo capitolo. Il sistema di movimento leggermente “scivoloso”, come anche il sistema di arrampicate, è stato letteralmente importato dal capitolo precedente. Rifinite e rese più agevoli alcune azioni, mentre sono state aggiunte nuove meccaniche legate all’uso della barca, utili nello sbloccare alcune sezioni di passaggio.
Le azioni sono “guidate” e non si potrà mai sbagliare irreversibilmente. Le arrampicate e l’esplorazione in generale risultano piacevoli e rilassanti. Basso l’impatto mentale nel seguire percorsi evidenziati, che però non saranno sempre banali. Esplorare è appagante e, anche se i tragitti risultano abbastanza lineari, le fasi di arrampicata aggiungono quel brio di avventura in più, senza il quale sarebbe stato tutto più monotono.
Le prime ore con Submerged: Hidden Depths ci hanno decisamente fatto innamorare. Tecnicamente il titolo non ha mostrato difetti di struttura. Dei piccoli freeze durante le fasi di navigazione ci hanno spostato la telecamera oltre il dovuto. Tuttavia speriamo che questo piccolo “disturbo” venga sistemato prima del lancio. Vorremmo vedere rifinita anche la “modalità cartolina”. Alcune volte (per colpa dello scenario, invero) non abbiamo potuto eseguire scatti dalle angolazioni che desideravamo.
Per il resto, siamo curiosi di vedere se ci aspetta qualche sorpresa una volta completati tutti gli obiettivi. Vogliamo vedere come proseguirà la storia dei due fratelli ma soprattutto, scoprire di più sulla misteriosa e apparentemente malvagia forza subacquea che sembra inseguirci. Se nell’attesa dell’uscita, doveste aver voglia di recuperare il mediocre ma apprezzabile primo capitolo (a un prezzo bassissimo), potrete scoprire il passato del mondo e la storia dei due fratelli.
MOLTO PROMETTENTE
Submerged: Hidden Depths sembra essere la giusta rivincita dopo un primo capitolo non proprio riuscito. Le meccaniche funzionano bene, l’impatto visivo è stupendo, la narrazione curata, i colori un quadro in movimento. Insomma, siamo convinti che stavolta i ragazzi di Uppercut Games avranno un ottimo riscontro sul pubblico, soprattutto su chi, ancora oggi, riesce a godersi il semplice piacere di giocare.