Vampire Survivors, la nostra anteprima
Scopriamo il nuovo fenomeno made in Italy che negli ultimi tempi ha fatto il botto su Steam, in stile Among Us e Valheim
A prima vista, Vampire Survivors sembra uno di quei tantissimi titoli indipendenti, presenti su Steam, a cui uno non darebbe neanche le proverbiali due lire. E dire che, anche in questo caso, il costo complessivo è proprio quello (parliamo di poco più di due euro ndr). Un piccolo obolo per una sorprendente quantità di divertimento, realizzata da Luca “poncle” Galante. Sviluppatore nostrano trasferitosi in Inghilterra che lo scorso dicembre ha lanciato la sua creatura sullo store di Valve, in accesso anticipato.
Il tutto in una versione molto simile a quella disponibile gratuitamente su Itch.io e in generale per mobile, dove il gioco è stato concepito per la prima volta. Nelle settimane successive però è scattato qualcosa. Come avvenne per Among Us, qualche streamer di notevole visibilità ha portato il progetto di Luca Galante sul suo canale… E da lì il titolo si è fatto conoscere sempre di più, fino a raggiungere le quasi 40.000 recensioni su Steam. Di cui ben il 99% è positiva.
Andiamo perciò a scoprire di cosa si tratta con la nostra anteprima di Vampire Survivors. Vi auguriamo una piacevole lettura.
AMMAZZAVAMPIRI DAL MEZZOGIORNO
Vampire Survivors è il classico titolo dalle poche ma sorprendentemente ben definite pretese. Con un’impostazione che ricorda quella di Crimsonland e di altri titoli bullet hell, lo scopo ultimo del gioco è semplice. Resistere il più tempo possibile contro orde di mostri quali pipistrelli, vampiri, scheletri, gorgoni e molti altri ancora. C’è però un particolare che di fatto costituisce, incredibilmente, il punto di forza del titolo. Gli attacchi sono tutti gestiti dall’IA.
Di fatto l’unica partecipazione “attiva” da parte del giocatore è quella di muovere il personaggio attraverso gli scenari. Rigorosamente infiniti e generati in modo procedurale, sia pure con dei “pattern estetici”. Al momento sono disponibili tre mappe, dove per vincere bisogna resistere per 30 minuti. Così facendo verrà sbloccata per ciascuna di essere la “hyper mode”, una modalità hardcore in cui sarà tutto più veloce. Sia i nostri movimenti che, soprattutto, quelli dei nemici.
Come ogni roguelite che si rispetti, anche le sconfitte non saranno vane. Questo perchè potremo utilizzare le monete accumulate per acquistare potenziamenti permanenti per i 12 personaggi che al momento compongono il roster. Tutti quanti con dei nomi veramente caratteristici, come Pasqualina e Antonio Belpaese, o il mitico anziano Poe Ratcho.
Un team di ammazzavampiri verosimilmente proveniente dal Sud Italia che potranno contare su 27 armi e 15 accessori per incrementare la propria potenza di fuoco. Ciascuno di essi inizierà con un’arma diversa, e ovviamente presenterà una qualche caratteristica unica. Per esempio Gennaro Belpaese partirà con un bonus fisso che lo renderà in grado di sparare un proiettile extra (sia nel caso di armi che di incantesimi).
POCO MA (MOLTO) BUONO
Sconfiggendo i nemici verranno droppati dei cristalli, che una volta raccolti consentiranno al personaggio di salire di livello in quella partita. Ogni volta che ci riusciremo, sarà possibile scegliere un’arma o un potenziamento. Proprio come in The Binding of Isaac ed altri “colleghi”, è interessante scoprire le combinazioni e le sinergie tra di essi, per dar vita a “build” micidiali in grado di farci sopravvivere molto a lungo.
A livello tecnico Vampire Survivors è dichiaratamente e fisiologicamente grezzo, a partire dal fatto di aver preso vita da RPG Maker. Anche l’IA dei mostri è estremamente basic, visto che non fanno altro che convergere nel punto in cui ci troviamo, puntando al nostro personaggio senza troppi fronzoli. A essere sorprendentemente ragionato è però il criterio con cui, attraverso il passare dei minuti, compaiono i suddetti mostri.
Non che essi presentino attacchi speciali o altro. Tutti quanti ci danneggeranno solo toccandoci, senza avere alcun attacco a distanza. Oltre al fatto che si differenziano unicamente per l’aspetto e la quantità di salute. Tuttavia è interessante constatare il criterio di “comparizione” dei suddetti, in base a quanto di fatto riusciamo a resistere in una data partita.
Sarebbe perciò lecito aspettarsi, in futuro, l’implementazione di nemici con attacchi a distanza, oltre a un maggior numero di armi, potenziamenti e personaggi. Il tutto assieme a un motore grafico ottimizzato, visto che in certe fasi delle partite il numero di nemici sarà così elevato da far calare drasticamente il framerate. Pur trattandosi di un titolo che, tecnicamente, dovrebbe girare bene anche su uno smartwatch o quasi.
MOLTO PROMETTENTE
Vampire Survivors è una vera e propria scoperta. La formula proposta da Luca “poncle” Galante è tanto semplice quanto incredibilmente efficace. Ci si ritrova a giocare ancora e ancora senza neppure rendersene conto. A dimostrazione del fatto che, per coinvolgere, non di rado è sufficiente giusto qualche buona idea. Dover muovere solamente il personaggio senza preoccuparsi di altro costituisce, in maniera sorprendente, il punto di forza del titolo. Ideale da giocare specie mentre si è intenti a fare altro, come una chiamata o anche una live (cosa che ha contribuito tantissimo al successo del gioco). Il costo irrisorio rappresenta un imperativo morale a diventare ammazzavampiri, in attesa di tanti nuovi contenuti che possano rendere il prodotto ancora più grande.