Per il mondo videoludico la nostra penisola è spesso inesistente. A parte qualche rara eccezione, come per esempio Milestone, il nostro paese conta abbastanza poco nel mercato videoludico globale. Ed è qualcosa che si riflette soprattutto nella bassa frequenza di localizzazione di titoli stranieri nella nostra lingua. Eppure ci sono tanti sviluppatori nostrani che meriterebbero la giusta visibilità.
Uno di questi è sicuramente Marco Amadei, che con il suo Corvostudio ha all’attivo diverse produzioni. L’ultima delle quali è rappresentata da Easy Red 2, che ora scopriremo in questa recensione. Sparatutto simulativo ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, nonchè sequel diretto del primo capitolo, uscito nel 2017. Il titolo è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam. Vi auguriamo una piacevole lettura.
IN GUERRA LA VERITÀ É LA PRIMA VITTIMA
Easy Red 2 è uno sparatutto sandbox ambientato nei terreni della Seconda Guerra Mondiale. Le meccaniche propongono ampie mappe su cui muovere il nostro personaggio e la possibilità di gestire le proprie squadre con tanto di ordini via radio. Al tutto si aggiungono inventari personalizzabili e una pletora di mezzi con cui interagire.
Tra camion, carri armati, pezzi d’artiglieria di vario calibro, potremo persino metterci alla guida di caccia con cui dare inizio a battaglie aeree. La gestione dei danni, pur semplice nella sua gestione, risulta attinente al contesto storico.
Contesto che al momento comprende tre teatri principali:
- Lo sbarco di Anzio (nome in codice operazione Shingle). Operazione militare di sbarco anfibio condotta dagli Alleati sulla costa tirrenica antistante gli abitati di Anzio e Nettuno.
- La battaglia di Kwajalein. Parte della Campagna sul Pacifico, venne combattuta tra il 31 gennaio e il 3 febbraio 1944 sull’omonimo atollo delle Isole Marshall.
- La battaglia di Kos. Uno di quegli scenari della Seconda Guerra Mondiale scarsamente approfonditi. Trovare testi italiani che parlino diffusamente di questo conflitto non è facile. Questo scenario vede gli italiani (che dopo l’armistizio di Cassibile avevano deciso di rimanere fedeli al re Vittorio Emanuele III) fronteggiare le forze della Wehrmacht che vogliono impossessarsi dell’isola.
Ogni scenario è suddiviso in missioni, che si sbloccheranno man mano che si procede nella campagna. Nel gioco è disponibile anche una mappa virtuale dove il tutorial ci illustrerà i comandi principali. La genesi di Easy Red 2 inizia lo scorso 10 novembre, con l’uscita dalla fase di accesso anticipato di Steam.
Ad oggi disponibile in forma completa, il titolo di Corvostudio promette un buon numero di contenuti aggiuntivi, vista la corposa road-map programmata da Marco Amadei e collaboratori.
NON DEVI COMBATTERE TROPPO SPESSO CON UN NEMICO
Il gameplay strizza insistentemente l’occhio al lato simulatico, cosa che impegnarà il giocatore già dalle primissime fasi di ogni scenario. I tasti W, A, S, D, serviranno per il movimento, mentre al mouse è affidata la gestione della visuale. I tasti Q ed E serviranno per sporgersi. Infine, R ed I per la ricarica e la gestione dell’inventario. Schemi che risultano immediati per chi ha dimestichezza con il genere.
Gli scontri sono davvero adrenalinici. Colpire i soldati nemici risulta difficile soprattutto perché i proiettili volano ovunque. Spesso capita di finire a terra proprio quando stavamo prendendo bene la mira. Easy Red 2 non è uno sparatutto arcade, anzi oscilla continuamente tra semplicità e simulazione. Specialmente con le armi a raffica, il rinculo e la mancanza di precisione sulla lunga distanza risultano tanto evidenti quanto appaganti.
Il sistema di danni ai mezzi tiene conto della penetrazione dei proiettili sulle corazze in base all’angolo di impatto, oltre alla possibilità che ci siano componenti diversi che possano venire danneggiati. Ad esempio i cingoli di un carro armato. Durante l’azione i giocatori potranno curare il proprio soldato attraverso delle bende che potremo trovare anche sul campo di battaglia. Interessante la gestione dell’inventario, a suo modo ispirata alla serie Arma.
Potremo infatti accedere all’inventario dei caduti recuperandone armi, caricatori, bende, elementi per la cura e persino uniformi. Ogni truppa che guideremo offrirà diverse posizioni da interpretare. Tra le altre, il comandante avrà la responsabilità di determinare la posizione dei propri uomini e ordinare raid aerei via radio. Come medico, il nostro ordine è invece quello di supportare i caduti. I fucilieri e i tiratori scelti saranno fondamentali per la conquista di una posizione. In ultimo i genieri, corpo militare di cui il nostro paese può storicamente vantarsi.
COMPARTO TECNICO
A guardare il pelo nell’uovo, le meccaniche che al momento necessitano di una revisione sono quelle relative all’accovacciamento. Al di là della povertà delle animazioni, l’accovacciarsi e lo sporgersi risultano in parte lenti. Di fatto il giocatore è talvolta costretto a muoversi in modo innaturale per raggiungere una posizione illeso. L’interfaccia minimale rappresenta sia un punto a favore che una spada di Damocle. Sul fronte immersivo, non c’è dubbio che la totale mancanza di informazioni ad eccezione delle icone per i movimenti siano un punto a favore. Di contro, non sappiamo quanti colpi ci rimangono, lo stato del nostro soldato e nessuna informazione circa le forze nemiche.
Sul piano visivo, pur tradendo la sua natura squisitamente indie, Easy Red 2 risulta gradevole e sufficientemente dettagliato. Sebbene le animazioni non siano eccezionali, la componente grafica risulta gradevole e fruibile anche con macchine non di ultima generazione. Si segnala la possibilità di distruggere anche componenti dello scenario, come palazzi, alberi e trincee. Seppur parziale, è una meccanica che funziona e che a nostro avviso è tutt’altro che scontata in una produzione indipendente. Sul fronte audio si registra infine un’ampia gamma di effetti sonori per armi e mezzi, anche se a volte un po’ troppo simili tra loro.
DA AVERE SENZA RISERVE
Easy Red 2 è davvero un buon prodotto. Non vuole rivaleggiare con mostri sacri quali Battlefield o Arma, ma riesce comunque a riprodurre l’azione, l’adrenalina, l’ansia che ci si aspetterebbe in questo tipo di conflitti. Le mappe (seppur in parte prive di elementi a corredo) risultano ampie ed adatte a diverse strategie, che culminano anche con la differenziazione delle classi selezionabili. Intrigante l’enorme quantità di mezzi che potremo comandare.
Unita ad una gestione dei danni semplice ma realistica. Le tre campagne già presenti promettono svariate ore di gioco, che aumenteranno grazie ad un editor di sicuro interesse per la comunità di modder. Tutto questo ben di dio si può ottenere a un prezzo che definire competitivo sarebbe un insulto. Infine, Corvostudio si è già espresso circa gli aggiornamenti e i futuri dlc. Il primo ad arrivare è una revisione completa della componente grafica. Seguirà un dlc sulla battaglia di Stalingrado. A quando Market Garden?
Pregi
Gameplay avvincente. Tantissimi mezzi da usare. Storicamente accurato. IA nemica impegnativa. Perfetto per un dlc su Market Garden
Difetti
Animazioni lente. Adrenalinico, ma anche caotico. Effetti sonori poco vari. Graficamente tradisce comunque la sua natura indie.
Voto
8,5