Arcadia Fallen, recensione Switch
Un visual novel a base di alchimia e amicizia; scopriamolo insieme
Arcadia Fallen va a inserirsi in una piccola grande nicchia del mercato videoludico, quella dei visual novel. Di sicuro un genere spesso sottovalutato da gran parte del pubblico, data la sua natura spesso lontana dall’idea che si ha del videogioco stesso. Eppure sul mercato non mancano i titoli dedicati a chi ama questo genere. Basta anche solo fare un salto su Steam per capire quante produzioni di questo tipo vengano pubblicate quotidianamente.
Per chi non ha mai avuto il piacere di giocare un visual novel può essere spaesante scegliere da dove cominciare. Gran parte dei titoli più famosi e apprezzati garantiscono una longevità e una ricchezza di contenuti che potrebbero intimorire i meno avvezzi al genere. Per questo motivo la creatura di Galdra Studios potrebbe rappresentare un ottimo trampolino di lancio per i novizi. Di seguito la nostra recensione della versione Switch di Arcadia Fallen.
Vi ricordiamo che il gioco è disponibile anche su Pc. Buona lettura.
ALCHIMIA E DEMONI
Appena avviato, Arcadia Fallen chiede al giocatore di creare l’avatar protagonista della storia. C’è davvero un buon margine di scelta, specialmente nel reparto inclusività. È infatti possibile scegliere addirittura il pronome con il quale gli altri personaggi faranno riferimento al protagonista, il cui nome di default è Morgan. La storia è ambientata in una piccola cittadina all’interno di una valle. Qui il nostro personaggio è un apprendista alchimista, sotto il tutoraggio della maestra Elizabeth.
Ben presto lo scontro con uno sconosciuto ci lascia però in fin di vita. L’intervento di Mime, spirito salvato da un’aggressione, scongiura la nostra morte, ma lega indissolubilmente il nostro corpo a quello dello spirito che ci ha salvati. Mime è costantemente sorvegliata dal cavaliere Victoria, la quale sta investigando una serie di incidenti legati all’apparizione di demoni nella ridente vallata. Dopo l’incidente il nostro protagonista scopre di poter utilizzare un amuleto alchemico per intrappolare i demoni che minacciano la comunità.
Utilizzando questo potere e con l’aiuto di un nutrito cast di personaggi, sarà necessario salvare la vallata, e forse anche il mondo, dalla minaccia demoniaca. Siamo di fronte a un racconto davvero classico, e il suo svolgimento non riserva moltissime sorprese, dall’inizio fino alla sua conclusione. Nonostante ciò, non si può negare che il titolo non riesca a stupire sotto molti altri campi.
Pur raccontando una storia contenuta all’interno di un’ambientazione limitata, i personaggi spesso menzionano un gran numero di dettagli a riguardo del loro mondo. Tra nozioni di geografia e di politica, racconti mitici e sugli usi dei popoli, senza dimenticare la magia, fulcro della storia. In generale il livello della scrittura è decisamente buono, anche se bisogna dire che Arcadia Fallen, al momento, è disponibile nella sola lingua inglese.
LA COMPAGNIA DEL GIOIELLO
A rendere davvero unico l’intreccio sono i compagni del nostro protagonista, presentati durante le prime battute di gioco e arruolati man mano nella battaglia contro i demoni. Il cavaliere Victoria è un personaggio molto serio e guidato da un’ideale di ordine e disciplina assai rigido. Il misterioso Michael sembra nascondere molto più di quello che condivide con il gruppo. Ann è una ricercatrice dedita ai suoi studi sopra ogni altra cosa.
Kaiden, infine, è un guerriero venuto da lontano alla ricerca di un modo per fermare l’invasione dei demoni. A una prima occhiata i comprimari possono sembrare derivativi, ma giocando è presto chiaro che la penna degli autori ha saputo caratterizzare al meglio ciascuno di loro. Durante il gioco è possibile interagire con essi in numerosissime occasioni in modo tale da influenzare il loro destino e le loro scelte.
È anche possibile creare un legame speciale con uno di essi a seconda delle scelte fatte nel corso della storia. Al giocatore viene frequentemente chiesto di interagire con la vicenda scegliendo tra una serie di risposte legate a una particolare emozione. Si tratta di una scelta legata più che altro alla propria volontà di giocare di ruolo con il nostro protagonista. Salvo per alcuni piccoli avvenimenti e il finale, la storia infatti procede sempre su binari ben definiti e raramente se ne discosta.
Chi si aspetta una avventura più libera potrebbe rimanere deluso, ma è vero che questo ha permesso agli sviluppatori di curare al meglio la linea narrativa scelta. Non manca comunque la possibilità di rigiocare il titolo più volte per scoprire tutto ciò che il racconto ha da offrire. Arcadia Fallen può durare fino a una decina di ore, un ottimo incentivo alla rilettura. Peccato forse per un finale un po’ affrettato.
AMULETI ED ENIGMI
Non mancano i momenti nei quali verrà chiesto di risolvere alcuni enigmi utilizzando il potere del nostro protagonista. In questi casi è necessario risolvere un piccolo rompicapo basato sulla rotazione di alcuni dischi, in modo da ricreare una sequenza di simboli sempre diversa.
Si tratta di una variazione semplice ma non semplicistica, utile a spezzare il ritmo di gioco senza risultare troppo difficile oppure scomoda. È anche possibile risolvere una serie di sfide facoltative assai stimolanti, in cambio di qualche rivelazione sul passato di un particolare personaggio.
Esteticamente Arcadia Fallen si distingue per uno stile davvero interessante, non lontano dal tratto del character design di The World Ends With You. Ogni membro del cast è unico, ed è animato da una buona sequenza di sprite diversi. Il canovaccio è anche in gran parte doppiato, una vera sorpresa visti gli standard del genere.
Specialmente per quanto riguarda le produzioni indipendenti come questa. L’ottima recitazione fa il paio a una colonna sonora gradevole e mai ripetitiva. Inoltre su Switch la possibilità di usare il touch screen è quanto di meglio si possa chiedere, data la console sulla quale è stato portato il titolo.
DA AVERE SENZA RISERVE
Arcadia Fallen non può certamente competere con i big del suo genere, ma non per questo va sottovalutato. Per gli appassionati può sembrare un titolo senza né arte né parte, superfluo quasi. Pur mancando di originalità effettiva, l’opera di Galdra Studios convince curando tutti gli altri aspetti del gioco e presentando un’avventura ben scritta e popolata da amabili personaggi. La durata limitata può essere un buon motivo per i neofiti del visual novel che desiderino scegliere un titolo dal quale partire.
Pregi
Ottimi personaggi, dialoghi curati e sorprendente presenza di un doppiaggio, per giunta di buona qualità. Buon grado di personalizzazione dell'esperienza.
Difetti
Chi non conosce bene l’inglese potrebbe trovarsi in difficoltà. Il finale non rende giustizia alle scelte fatte in precedenza.
Voto
8