Da qualche giorno è disponibile su Steam un nuovo city builder, New Home: Medieval Village. Il gioco è stato lanciato in accesso anticipato da parte di uno sviluppatore indipendente, MCT Games (Mustafa Caner Tonbul ndr). Il quale progetta, come apprendiamo dalla pagina del negozio dello store di Valve, di rilasciare la versione 1.0 entro sei mesi.
Dopo aver provato il titolo, possiamo dire che il team di sviluppo è sulla strada giusta per realizzare un titolo coinvolgente. Ma di certo ciò che ci siamo trovati di fronte è ancora parecchio acerbo. Senza spoilerarvi oltre andiamo a scoprire New Home: Medieval Village in questa anteprima. Buona lettura.
UNA CITTÀ TUTTA DA COSTRUIRE…
Avviando New Home: Medieval Village potremo, come è lecito aspettarsi, scegliere se cominciare una nuova partita oppure se compiere un breve tutorial. Il quale ci introdurrà alle principali meccaniche presenti nel gioco. Dopo aver scelto fra tre tipologie di mappa (di differenti dimensioni), la stagione di partenza e il nome del proprio insediamento, il gioco avrà realmente inizio.
Un gruppo di abitanti verrà fatto arrivare in una terra vergine, dove come prima cosa dovremo costruire un molo. Punto di collegamento con il mare, da cui potremo far giungere altri cittadini. Come abbiamo anticipato nell’introduzione, il titolo di debutto di MCT Games risulta molto acerbo sotto diversi aspetti. A partire da quello storico e logistico.
Anzitutto, essendo una cittadina medievale, sarebbe stato più interessante aggiungere, ad esempio, i resti di un insediamento precedente su cui costruire “sopra” (pratica comune a quel tempo). Con il tipo di impostazione attualmente presente (costruire da zero ndr), il gioco risulta maggiormente ambientato nel cosiddetto periodo coloniale, quando le navi erano solite sbarcare in terre incontaminate in quel del Nuovo Mondo.
D’altra parte anche la “data” presente in New Home: Medieval Village finirà con il trarci in inganno. Poichè ufficialmente MCT Games afferma, infatti, che la sua creatura è ambientata nel 1600. Ovvero più di un secolo dopo la fine del medioevo (1492 ndr). Se si tratti di un errore o di una lacuna culturale, non ci è dato sapere.
DECISIONI IMPORTANTI
Dopo aver costruito il molo, il nostro compito sarà quello di suddividere il territorio in “zone”. Da una parte inizieremo a costruire case per i cittadini, dall’altra aree lavorative come fattorie, allevamenti e frutteti. Una volta arrivati nell’insediamento, gli abitanti si metteranno subito all’opera. La possibilità di aumentare liberamente la velocità di gioco (come in ogni city builder che si rispetti) renderà il tutto più comodo.
Al momento non ci sono obiettivi specifici da raggiungere nel corso di una partita. Ciò che potremo fare si limita a far espandere a nostro piacimento l’insediamento iniziale, cercando di rendere felici gli abitanti. Infatti dovremo provvedere anche alle loro necessità tramite la costruzione di ostelli, pozzi, taverne ecc. L’elenco degli edifici a disposizione risulta essere fin da subito interessante.
A un certo punto della partita ci sarà persino la possibilità di costruire sia chiese che moschee. In questo modo potremo decidere se rendere la nostra cittadina di stampo europeo oppure medio-orientale. L’impossibilità (almeno per il momento) di commerciare o interagire con altre fazioni e città sarà parecchio limitante. Certo, da una parte in questo modo potremo concentrarci esclusivamente sulla crescita del nostro insediamento.
Dall’altra però finiremo con il trovare New Home: Medieval Village monotono, il tutto dopo non molto tempo. La costruzione delle strade (fra le prime operazioni da svolgere ndr) è piuttosto rapida. Tuttavia pecca di intuitività, dal momento che bisognerà utilizzare una combinazione di tasti sulla tastiera per disegnare curve e deviazioni. Cosa che renderà alquanto scomoda l’opera di realizzazione delle suddette strade.
UNA FRAGILE ECONOMIA
Tramite la tastiera dovremo anche effettuare lo spostamento della visuale attraverso la mappa… Funzione che solitamente viene assegnata al semplice “trascinamento” del mouse. Ci troveremo quindi di fronte a dei comandi decisamente scomodi. Parlando degli edifici presenti nel gioco, è interessante notare come tutte le strutture necessarie a soddisfare i bisogni degli abitandi debbano essere posizionate in modo intelligente.
Ovvero a debita distanze le una dalle altre, in modo che i servizi forniti possano raggiungere in maniera uniforme tutte le case della cittadini. Una dinamica che ci ha ricordato vecchie glorie dei giochi di strategia come Pharaoh ed Emperor. Una nota negativa di New Home: Medieval Village va invece localizzata nell’economia. La quale, in contrasto con la buona scelta di edifici disponibili in generale, fa emergere tutti gli attuali limiti della creatura di MCT Games.
Sarà possibile acquistare solamente alcune risorse (vestiti, spezie, bevande, carne ecc), monitorare la loro produzione e il loro consumo… Ma il fatto di non poterle commerciare o vendere vanificherà ogni sforzo produttivo in eccesso, oltre a rendere ancora più evidente la mancanza (e quindi la necessità) di una mappa “globale”. Che possa cioè prevedere altre fazioni in gioco durante la partita.
L’unica nota positiva del lato economico della gestione della cittadina riguarda i menu. Molto comodi e intuitivi, che ci permetteranno di monitorare i posti di lavoro disponibili, i lavori eseguiti all’interno della città e anche la politica fiscale da imporre. Anche a fasce specifiche di popolazione (come quelle più ricche).
SOGNARE IN GRANDE
Parlando di comparto tecnico, New Home: Medieval Village prevede un numero di impostazioni grafiche non indifferente. Le mappe non sono particolarmente grandi, ma risultano piuttosto variegate. A stupire saranno i dettagli, come le foglie degli alberi a terra o le onde che si infrangono sulle rive di una spiaggia. Elementi di certo non scontato per un team di sviluppo così modesto. La possibilità di zoomare a nostro piacimento aiuta a godere ancora di più dell’attenzione e delle cura riservate anche agli edifici.
Facendo le dovute proporzioni con altri titoli più grandi e importanti, possiamo dire che il titolo di MCT Games, a livello estetico, non sfigura affatto. Apprezzabile anche il lavoro svolto sul fronte sonoro, con una colonna sonora a tema che ci permetterà di immergerci ancora più facilmente nel contesto. Per quanto la data presente sullo schermo, come abbiamo detto in precedenza, finisca con lo stonare vistosamente con ciò che il gioco offre, storicamente parlando.
PROMESSA DA MANTENERE
Nel complesso New Home: Medieval Village si presenta come un city builder dal buon potenziale. Tuttavia allo stato attuale rimane impossibile non considerarlo acerbo, sotto diversi aspetti. Tra la presenza di alcuni bug, la facilità nell’ottenere risorse illimitate senza poterle vendere o commerciare e le poche dinamiche da comprendere al momento disponibili… MCT Games avrà il suo bel daffare da qui ai prossimi mesi. Tra patch e aggiornamenti vari speriamo che il titolo possa crescere e migliorarsi ancora molto. Magari correggendo, nel processo, le incongruenze di carattere storico. In attesa di veder sorgere, magari, una nuova piccola stella nella costellazione degli strategici presenti su Steam.