Age of Empires IV, la nostra recensione

Quasi 15 anni di attesa per il nuovo capitolo della serie, pronto a (ri)conquistare i cuori di tutti gli appassionati di strategici in tempo reale

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Age of Empires IV appartiene a un franchise che costituisce un autentico pilastro. Pensando al felice binomio storia-videogiochi, dopotutto, i primi titoli a venire in mente sono proprio quelli facenti capo alla serie inaugurata nel lontano 1997. Dove il primo fortunato capitolo gettò le basi per la formula di strategia in tempo reale più apprezzata di sempre, manifestatasi nella sua più pura espressione con Age of Empires II (1999).

Circa otto anni dopo, Age of Empires III (qui la nostra recensione della Definitive Edition) non riuscì a replicare la fama e il successo dell’immortale secondo capitolo. Tuttavia nel 2017 Relic Entertainment riprese le redini di uno sviluppo da tempo ritenuto perduto, realizzando così il desiderio di innumerevoli appassionati. Di seguito la recensione di Age of Empires IV, curata dal nostro Claudio Szatko. Vi ricordiamo che il titolo, distribuito da Xbox Game Studios, è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam e Microsoft Store (oltre a far parte dell’attuale catalogo di Xbox Game Pass). Buona lettura.

OLTRE 500 ANNI DI STORIA

Non sarebbe un Age of Empires senza le tradizionali campagne storiche. Questo quarto capitolo ce ne offrirà un totale di 4, suddivise in circa 35 missioni dislocate su oltre 500 anni di storia. Rispetto al passato, inoltre, ciascuna di queste missioni viene introdotta da un filmato così curato e di alto livello da poter essere considerato un documentario.

Per quanto riguarda la longevità del piatto forte dell’offerta per singolo giocatore, molto dipenderà dal nostro stile di gioco. Fermo restando che saremo impegnati per decine di ore a rivevere secoli e secoli di storia, gestendo alcune delle fazioni più rappresentative disponibili in Age of Empires IV. Menzione d’onore per i Mongoli, dei quali la campagna risulterà particolarmente appassionante e divertente da giocare.

Le fazioni giocabili sono otto in totale, e mai come prima d’ora risultano estremamente differenziate. Ciascuna di esse richiederà un approccio unico in termini di gameplay. La stessa varietà tuttavia tende a perdere colpi durante le stesse campagne, nelle quali di sovente gli obiettivi avranno a che fare con l’assedio a castelli e fortezze piuttosto simili fra loro.

Una tendenza che si “contraddice” i numerosi segreti nascosti nelle mappe, e che possono portare a scoprire nuovi metodi per superare ciascuna missione. Nel complesso però non possiamo certo dire di essere rimasti insoddisfatti. Rivivere la storia non è mai stato così entusiasmante.

INTEGRAZIONE TRA PASSATO E PRESENTE

Uno dei più grandi meriti di Age of Empires IV è certamente quello di introdurre numerosi ammodernamenti, senza tuttavia discostarsi eccessivamente dalla sua formula tradizionale. Grandi fortezze da costruire, macchine d’assedio e tutto il suo celebre campionario ora viene integrato con la possibilità di gestire in maniera più approfondita lo schieramento e il posizionamento delle truppe. Senza dimenticare una maggiore profondità delle battaglie navali, l’importanza delle imboscate e altro ancora.

Una delle novità più rilevanti è sicuramente “l’importanza” del terreno della mappa in cui si gioca. Per la prima volta nella storia del franchise il territorio potrà essere sfruttato strategicamente, che sia per tendere imboscate o per esempio sfruttare una posizione più sopraelevate per massimizzare l’efficacia di arcieri. Anche nella modalità schermaglia le mappe generate proceduralmente saranno più varie che mai. E offriranno di volta in volta tantissimi approcci e strategie da attuare contro gli avversari, che siano altri giocatori o semplicemente l’IA.

Colline sfruttabili come coperture naturali, sentieri nascosti nelle foreste per poter arrivare più facilmente nell’insediamento nemico… L’esplorazione sarà ancor più determinante che in passato. A completare il quadro delle novità tattiche e strategiche troviamo da una parte la possibilità di schierare le truppe in numerose formazioni (in maniera non troppo dissimile da un Total War).

Dall’altra Relic Entertainment ha finalmente conferito alle mura una valenza strategica tangibile. Ora gli arcieri potranno essere posizioni su di esse, e sfruttare così la vantaggiosa posizione che ne deriva. Inoltre, da adesso l’avanzamento a una nuova età tecnologica dipenderà dalla costruzione di alcuni edifici specifici, unici per ciascuna civiltà e tutti aventi funzioni tatticamente specifiche.

POTENZA DELLA MODERNITÀ

Rispetto ai predecessori, un altro non trascurabile cambiamento avvenuto in Age of Empires IV riguarda l’interfaccia. Ora molto più moderna, pulita e intuitiva. Citiamo inoltre le impostazioni extra in ambito accessibilità. che consentono così al più grande numero di giocatori possibili di godere del gioco indipendentemente dalle loro esigenze.

L’unica nota negativa è costituita forse dal set predefinito per i tasti di scelta rapida, la cui disposizione è alquanto scomoda. Ma fortunatamente, è sempre possibile cambiarli dall’apposito menu. Per quanto concerne il multigiocatore, qui troviamo probabilmente una fedeltà al passato ancora più accentuata. Fino a otto giocatori potranno darsi battaglia in partite singole, in coppia, in trio o in quattro. In cooperazione contro l’IA o tutti contro tutti.

Nella nostra prova i server si sono comportati piuttosto bene, e col tempo le cose non potranno che migliorare da questo punto di vista. Vi è il potenziale per conquistare, a lungo, milioni di giocatori. Tecnicamente parlando, il lavoro svolto da Relic Entertainment lascia a più riprese senza fiato. Texture, ombre, luci ed effetti raggiungono standard tutti nuovi, che fanno eco ai meravigliosi documentari introduttivi delle missioni che abbiamo citato a inizio recensione.

Molto bene anche la colonna sonora, epica al punto giusto al pari del pregevole doppiaggio in italiano. A voler trovare un pelo nell’uovo, riteniamo che le mappe 1vs1 siano piuttosto anguste. E talvolta i caricamenti risulteranno piuttosto lunghi: ma visto e considerato ciò che devono caricare, possiamo facilmente chiudere un occhio. Dopotutto, sul fronte del framerate non vi è stata incertezza alcuna.

DA AVERE ASSOLUTAMENTE

Age of Empires IV suggella un percorso che non ha eguali nella storia degli strategici in tempo reale. Quella di Relic Entertainment è altresì una lettera d’amore alla trilogia originale, dal quale la software house non si è voluta discostare troppo. Una scelta che in combinazione alle novità e agli ammodernamenti introdotti non esistiamo a definire vincente. Quattro corpose campagne e un ricco comparto multigiocatore terranno in scacco gli appassionati per molto tempo. Tra storia, strategia e videogiochi. Un trinomio spettacolare e di indubbio gusto.

Pregi

Campagne storiche indimenticabili. Civiltà uniche e differenziate come non mai in termini di gameplay. Comparto multigiocatore con un potenziale indefinito e indefinibile. Gran comparto tecnico.

Difetti

Nella campagna vi è un'eccessiva densità di assedi a fortezze. Nelle mappe per le partite 1vs1 si sta un po' stretti.

Voto

9