La saga di Crysis è sempre stata molto chiacchierata. Il primo capitolo di Crytek è stato per anni il banco di prova per gli utenti Pc, dato che il gioco premeva a fondo sulle prestazioni grafiche. Con il secondo capitolo e, soprattutto, con il terzo, la saga ha voluto alzare il tiro, dedicandosi anche ad un comparto narrativo di tutto rispetto.
Dopo l’arrivo di Crysis Remastered (qui la nostra recensione), accolto in maniera un po’ tiepida, Saber Interactive ha rilasciato l’intera trilogia rimasterizzata, omettendo però la componente multigiocatore. Tutti i titoli sono quindi rigiocabili per le console di Sony e Microsoft, oltre che ovviamente su Pc. In questa recensione, passeremo sotto la lente d’ingrandimento Crysis 2 Remastered, provato nella sua versione Xbox, utilizzando la retrocompatibilità di Xbox Series X. Buona lettura.
BENVENUTO NEL FUTURO, ALCATRAZ
Crysis 2 Remastered, ambientanto 3 anni dopo Crysis, ci mette nei panni di Alcatraz, un marine incaricato di trovare Prophet, uno degli eroi del primo capitolo. Però, sarà lui a trovare noi poco prima che le conseguenze dell’esplosione del nostro sottomarino ci uccidano. Per evitare la nostra prematura dipartita e per farci continuare la sua battaglia, Prophet, ormai stanco e consumato dal DNA dei cefalopodi alieni, ci dona la sua Nanotuta.
Da questo momento in poi, potremo utilizzare tutti i vantaggi che l’oggetto ultra tecnologico ci concede. Per esempio, potremo utilizzare l’occultamento visivo, che ci permette di renderci invisibili e superare i nemici senza dover aprire il fuoco, oppure la corazza massima, utile per non riportare alcun danno negli scontri faccia a faccia e nelle cadute dall’alto. Inoltre, avremo a disposizione un binocolo tattico per rivedere le nostre strategie prima di attaccare e una visione termica utile per vedere i Ceph occultati.
La nostra avventura ci porterà ad affrontare sia soldati che braccano Alcatraz in cerca della tuta che alieni che vogliono dominare la razza umana in una New York che mano a mano verrà sempre più rasa al suolo dalle battaglie.
CORRI, SPARA, POTENZIATI
Il gameplay di Crysis 2 Remastered è frenetico, solido e variabile. Sparare con le varie armi da fuoco vi provocherà soddisfazione assoluta. Tutte le armi saranno inoltre personalizzabili, dandoci libertà di scelta fra i le ottiche di mira e vari accessori. Questo ci darà la possibilità di scegliere l’approccio che desideriamo, garantito anche dalle abilità della Nanotuta. Volendo abbracciare la furtività, potremo montare un silenziatore al fucile e utilizzare l’occultamento ottico per entrare indisturbati. Arrivati alle spalle dei nemici, potremo anche scegliere di uccidere i malcapitati in maniera silenziosa, utilizzando il coltello.
Se invece vogliamo scatenare il caos, non ci resta che utilizzare la corazza massima per resistere ai colpi e utilizzare tutta la nostra potenza di fuoco per sgombrare l’area. Prima di attraversare qualsiasi area o posto di blocco, sarà utile osservare con il binocolo tattico tutte le possibilità a nostra disposizione, permettendoci di studiare e programmare ogni nostra mossa.
Saper utilizzare la Nanotuta farà la differenza tra la vita e la morte. La salute di Alcatraz non è enorme, ma i colpi che la nostra seconda pelle può subire prima che esaurisca l’energia sono sufficienti per permetterci di uccidere gli ostili o trovare rifugio. Il dispositivo tecnologico ci darà un enorme vantaggio quando saremo alle prese con gli esseri umani, facendoci sentire dei veri e propri superuomini. Quando, però, ingaggeremo i Ceph dovremo prestare molta più attenzione, in quanto la loro resistenza e la loro potenza di fuoco sono nettamente maggiori dei poveri agenti CELL.
Parlando dei nemici, è doveroso segnalare che l’intelligenza artificiale nemica non è fra le migliori mai viste, rimasta ferma al 2011. Anzi, forse era già obsoleta ai tempi. Altra nota di demerito la possiamo assegnare ai momenti in cui dovremo guidare i veicoli. Queste sezioni sono, probabilmente, quelle meno riuscite.
UN COMPARTO TECNICO CHE MOSTRA I MUSCOLI
L’opera di restauro fatta su Crysis 2 Remastered è stata così curata da farci dimenticare a tratti di avere tra le mani un titolo del 2011. Il gioco non vanta di una versione dedicata appositamente per le console next-gen, cosa che non ha permesso l’introduzione del ray tracing. I nuovi hardware potranno, però, vantare di una risoluzione di 1440p con frame rate fisso a 60fps. Solo ad inizio livello, un paio di volte, abbiamo notato un leggero calo della frequenza dei fotogrammi. Le superfici sono tutte rimodernate, peccato ogni tanto vedere qualche effetto particellare essere rimasto indietro nel tempo, cosa che rompe un po’ tutta l’armonia della rimasterizzazione.
Per quanto riguarda il comparto audio, è una vera goduria sentire quei campi di battaglia così vivi, con esplosioni e colpi di arma da fuoco riprodotti in maniera egregia. La colonna sonora composta dal grande Hans Zimmer saprà regalarci momenti epici.
DA AVERE SENZA RISERVE
Crysis 2 Remastered fa tutto quello che un progetto simile dovrebbe fare. Crytek e Saber Interactive hanno creato un gioco che funziona in tutto e per tutto e riesce a svecchiare l’estetica di quasi tutto ciò che vedremo. Il titolo si porta dietro i pregi dell’originale, come il gameplay e il feeling delle armi, ma al contempo pecca esattamente dove lo faceva Crysis 2. L’intelligenza artificiale è esattamente la stessa deficitaria presente nel gioco del 2011. Molto buono il comparto sonoro, con le composizioni di Hans Zimmer che renderanno ogni momento della campagna single player ancora più epico.
Pregi
Gameplay solido e ben collaudato. Una remastered che non fa sentire il peso dell'età. Comparto tecnico e sonoro ben curato. Le colonne sonore di Hans Zimmer sono un tocco di classe.
Difetti
Intelligenza artificiale da rivedere. Fase centrale del gioco un po' troppo lenta.
Voto
8+