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Age of Darkness: Final Stand, anteprima

L'ultima scintilla di luce in un mondo prossimo a essere divorato dall'oscurità; ecco l'rts survival di PlaySide attualmente in sviluppo

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Qualche settimana fa Age of Darkness: Final Stand ha fatto capolino fra i titoli in accesso anticipato su Steam. La copertina del gioco è sicuramente d’effetto. Uno sfondo estremamente scuro sul quale si staglia la figura di quello che sembra un eroe impavido. Non più giovane ma non per questo privo di forze, che impugna un grande spadone infuocato. Un’arma il cui chiarore dovrà fendere l’oscurità che minaccia le ultime vestigia di un regno prossimo alla distruzione.

Certo il concept non è tra i più originali, e il navigato studio indipendente australiano PlaySide deve saperlo fin troppo bene. Tuttavia, se il progetto gode dell’appoggio di Team17 in veste di publisher, non può certo trattarsi di un caso. E infatti, anticipiamo, non lo è. Andiamo quindi a scoprire in questa anteprima l’rts survival dark fantasy che prende il nome di Age of Darkness: Final Stand. Buona lettura.

L’ULTIMA ROCCAFORTE

Un regno senza nome minacciato da un’oscurità che in procinto di inghiottire anche l’ultima roccaforte umana rimasta. Proprio quella che dovremo difendere in Age of Darkness: Final Stand, che in termini di contesto, al momento, è davvero avaro di dettagli. Al momento lo strategico di PlaySide offre solamente una sorta di modalità sopravvivenza, nella quale dovremo resistere a oltranza contro le orde del male.

O più nello specifico, eserciti di mostri assassini intenzionati a spazzar via ogni traccia dell’umanità. Dopo aver selezionato un livello di difficoltà (che potrà essere anche “personalizzabile”), inizieremo quindi la nostra partita. Il tutto avendo al fianco l’unico eroe al momento disponibile, ovvero il possente spadaccino Edwin. Insieme a lui una roccaforte da difendere a ogni costo, due soldati e tre arcieri.

Age of Darkness: Final Stand
Ciascun eroe possiede uno stile di combattimento e delle abilità uniche

A livello di visuale, controlli e in generale gameplay ci troveremo di fronte a un rts di stampo molto tradizionale. Va detto però che il “controllo diretto” tramite mouse sarà possibile solamente sulle truppe, e non sugli abitanti. Il perchè è presto detto. La parte economica del gioco si avvicina molto più a un city-builder. Contadini e operai agiranno in maniera indipendente, legati alla “struttura di riferimento”, che sia una falegnameria, una fattoria o una cava.

Inoltre ci saranno diverse variabili da considerare. Più abitanti avrà il nostro insediamento, maggiore sarà l’oro che riceveremo in forma di tasse. L’oro servirà sì a sviluppare nuove tecnologie e strutture, ma soprattutto a pagare le truppe (eroe compreso), che avranno quindi un loro costo di sostentamento. Lo stesso che avranno gli abitanti, seppur in forma di cibo. E come risorse, a oro e cibo si aggiungeranno legname, pietra, metallo e degli speciali cristalli. Utili per accelerare la resurrezione dell’eroe, o per acquistare dei potenziamenti.

TENEBRE SCHIACCIANTI

Age of Darkness: Final Stand
Con il tempo le offensive delle tenebre si faranno sempre più intense con creature pronte ad attaccare a centinaia… Se non di più

Ciò che caratterizza maggiormente Age of Darkness: Final Stand è l’approccio alla partita, che cambia in funzione del ciclo giorno-notte. Con il sole alto nel cielo saremo spinti a esplorare i dintorni della roccaforte per diradare la classica “nebbia di guerra”. I mostri che incontreremo saranno tendenzialmente deboli, e tenderanno a ignorarci, a meno di non essere attaccati.

Di notte invece, la situazione cambierà radicalmente. Quelle stesse creature si faranno assai più forti e aggressive. Arrivando persino a tentare qualche sortita nel nostro insediamento. Nulla che non sia facilmente gestibile dall’eroe e dal manipolo di soldati con cui inizieremo la partita. Ma a cadenza regolare si verificheranno le cosiddette “notti della morte”… Che metteranno duramente alla prova i nostri sopravvissuti.

Age of Darkness: Final Stand
A ogni “notte della morte” che riusciremo a superare, ci verrà data la possibilità di scegliere un utile bonus passivo permanente

Una sorta di cristallo gigante posto in giro per la mappa esploderà, dando inizio alla vera offensiva da parte delle creature delle tenebre. Il nostro insediamento verrà circondato da una sorta di tempesta, dalla quale (e da una direzione specifica) comincerà a fuoriuscire un numero crescente di mostri. Che se non verranno fermati, spazzeranno via tutto ciò che avremo costruito, decretando la fine della partita.

A complicare le cose ci sarà inoltre un debuff casuale, come per esempio il blocco temporaneo della rigenerazione della salute da parte delle nostre truppe. Le quali potranno anche subire l’influenza della paura, stato (curabile col tempo o nei dintorni della roccaforte) che impedirà loro di difendersi, rendendole lente nei movimenti e quindi  facilmente annientabili.

DIFFICILE E RUDIMENTALE

Age of Darkness: Final Stand
L’eroe è molto più forte di qualunque truppa addestrabile… Ma non è invincibile. Se sconfitto, prima di risorgere dovremo attendere diversi minuti

Nel caso non si fosse capito, Age of Darkness: Final Stand è un titolo piuttosto difficile. Questo a prescindere dal fatto che nell’unica modalità disponibile saremo sempre e comunque destinati a perdere. Soccombendo presto o tardi alle orde di creature delle tenebre, dove l’obiettivo degli sviluppatori è farne apparire a schermo anche decine di migliaia, sulla scia di titoli come They Are Billions.

La possibilità di potenziare permanentemente le truppe tramite un rudimentale albero delle abilità può sicuramente aiutare. In aggiunta alla facoltà, specie da parte dell’eroe, di salire di livello. In questo modo potrà aumentare le proprie statistiche e sbloccare le sue abilità di “classe”, se così possiamo definirla. In ogni caso mai come in questo strategico la capacità di usare le “scorciatoie da tastiera” si rivelerà decisiva, per sopravvivere.

Age of Darkness: Final Stand
Da qualche parte nella mappa (generata proceduralmente), il male aspetta il momento propizio per attaccare..

Pur avendo uno stile artistico definito e tutto sommato coerente e piacevole da vedere, tecnicamente Age of Darkness: Final Stand risulta un tantino arretrato. Ciò traspare non tanto dalla grafica o dai controlli (a volte imprecisi, ma tutto sommato validi), quanto invece dall’impostazione della componente strategica. Gli spazi angusti nei quali dovremo operare e la penuria di edifici e tecnologie ci daranno ben poco margine di libertà.

Questo se saremo autenticamente intenzionati a crearci un’opportunità di sopravvivenza contro il male incombente. Ciò determinerà inevitabilmente una sensazione di ripetitività che comincerà a farsi sentire non appena avremo familiarizzato con le poche e rudimentali meccaniche del gioco. Di lavoro da fare ce n’è ancora parecchio, e si vede.

Age of Darkness: Final Stand

PROMESSA DA MANTENERE

Sul cantiere di Age of Darkness: Final Stand dovrebbe indubbiamente campeggiare un gigantesco cartello con su scritto “lavori in corso”. Pur trattandosi di un accesso anticipato i contenuti proposti verranno a noia abbastanza rapidamente. Lo studio PlaySide ha sicuramente messo in campo qualche buono spunto, che una volta sviluppato potrebbe conferire al progetto una sua identità. Tuttavia la struttura ludica su cui il titolo si regge è sicuramente datata, sotto diversi aspetti. Per affrontare efficacemente migliaia di creature demoniache uno svecchiamento sarà d’obbligo, possibilmente in tandem con dei buoni contenuti. Alla prossima battaglia.

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