Succubus, la nostra recensione

Madmind Studio ci conduce in un turbinio di sangue, violenza e sensualità

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A poco più di tre anni da Agony, la software house indipendente Madmind Studio ci riconduce nuovamente all’inferno con Succubus. E come suggerisce il nome, nei panni di una succube decaduta. Invece di concentrarsi come in passato sul tentativo di fuggire dall’inferno, questa volta ai giocatori viene data la possibilità di combattere per arrivare alla sua cima.

Il tutto grazie a un’esperienza focalizzata sugli scontri, con cui il titolo coglie l’opportunità di tirar fuori un gorefest (festival del massacro ndr) degno del luogo infernale per eccellenza. Di seguito la recensione di Succubus, curata dal nostro Claudio Szatko. Vi ricordiamo che il gioco è disponibile esclusivamente su Pc, via Steam e GOG. Buona lettura.

UNA SUCCUBE NON PIÙ INCENSURATA

In Succubus impersoneremo Vydija, una sacerdotessa in cerca di vendetta contro il potente demone Baphomet. Il quale, dopo aver preso l’anima di Nimrod (re e amante della protagonista), l’ha sconfitta e umiliata. Tradita dalla sua stessa specie di succubi, Vydija permette così ai suoi istinti più primordiali di prendere il sopravvento. Pervasa dalla volontà e dal potere di infliggere dolore e morte a chiunque si metta sulla sua strada, l’obiettivo sarà quello di ottenere vendetta sconfiggendo Baphomet e il suo esercito. Ascendendo al trono nel processo.

Prima di avviare la partita, non abbiamo potuto fare a meno di passare per le impostazioni. Oltre a quelle classiche relative alla grafica e all’audio, abbiamo notato la possibilità di attivare o disattivare la censura. Ma indipendentemente da questo, anticipiamo che il titolo di Madmind Studio sarà comunque brutale. La domanda da porsi quindi è: quanto si desidera vedere sangue, morte e tanto altro? E con quanti dettagli? Avviando una nuova partita, dovremo naturalmente selezionare il livello di difficoltà.

Trattandosi di un titolo incentrato sul puro combattimento, è lecito aspettarsi un buon livello di sfida indipendentemente dalla difficoltà selezionata. Tuttavia gli sviluppatori hanno voluto includere l’ormai sempre più comune difficoltà “Storia”. Tale impostazione renderà l’esperienza molto più accessibile, in un viaggio che vedrà una sensuale e potente succube lottare per conquistare il trono.

In alternativa, tale conquista dovremo sudarcela per benino. Tuttavia sarà sempre possibile rigiocare i livelli completati selezionando da capo la difficoltà preferita. Tenendo però presente l’inclusione di una classifica online, che registrerà i punteggi dei giocatori per stabilire chi sia il miglior combattente degli inferi.

SACERDOTESSA DA BATTAGLIA

Una volta superato il primo livello, potremo accedere a quella che sarà la tana della nostra succube. Qui sarà possibile personalizzare sia l’aspetto e l’arredamento della caverna che l’equipaggiamento della protagonista. Questo include armi, poteri, armature e persino le caratteristiche fisiche di Vydija. Proseguendo nella storia e completando missioni secondarie sbloccheremo sempre più elementi (e punti per acquistarne di altri) che ci saranno utili per personalizzare a piacimento la nostra sanguinosa eroina.

A livello di armi abbiamo riscontrato una buona varietà tra spade singole, doppie, falci e altro ancora. Tutte con un proprio moveset e un proprio “feedback” nei colpi. Durante i livelli sarà anche possibile trovare dei collezionabili, che ci saranno utili per accumulare punti extra necessari per arricchire il menu di personalizzazione. Perciò sarà bene assicurarsi di perlustrare gli ambienti di ciascun livello.

Questi ultimi prevedono sia avventure “esplorative” attraverso gli inferi che, soprattutto, delle arene dove combattere molti nemici. In quelle di pura avventura potremo imbatterci in sezioni dove bisognerà arrampicarsi, aprire dei percorsi e così via. Un level building davvero molto basico, ma nel contesto funziona comunque piuttosto bene. Come abbiamo avuto modo di suggerire, è invece nel combattimento che Succubus esprime il meglio di sé.

Non ci limiteremo a menare casualmente dei colpi in mischia agli avversari di turno. Potremo bensì contare anche su altri approcci. Per esempio con le doppie lame abbiamo potuto effettuare un colpo caricato, in cui Vydija ha lanciato una delle due spade a mò di boomerang. A questi attacchi speciali si aggiungono incantesimi da lanciare e calci con cui spingere i nemici verso varie trappole ambientali. Anche le armature fanno la loro parte, poichè ciascuna di essere prevede abilità tutte da scoprire.

PARADISO INFERNALE

Le sezioni di arrampicata presenti in Succubus ci hanno dato l’impressione di essere state inserite senza una precisa finalità. La maggior parte delle volte sono brevi, e non bisogna fare nulla se non muoversi nella direzione indicata. Per giunta senza alcuna possibilità di “movimento libero”. Tuttavia costituisce un’occasione perfetta per osservare un demone arrampicarsi e strisciare sulle pareti.

Grazie alla presenza di collezionabili, missioni secondarie, più livelli di difficoltà e classifica online, la rigiocabilità del titolo di Madmind Studio supera decisamente le apparenze iniziali. Magari ripercorrere nuovamente per intero la storia potrebbe essere noioso, ma rigiocare dei livelli specifici, magari per tentare di scalare la classifica, potrebbe non esserlo altrettanto.

Diversa attenzione è stata indubbiamente posta sull’estetica e sulla grafica del gioco. A settaggi massimi gli scenari infernali sono davvero impressionanti, così come i vari demoni del luogo. Non manca inoltre la photo-mode, grazie alla quale potremo scattare dei veri e proprie selfie al nostro personaggio. Specie in caso di (no)look particolarmente gradito. Molto bene anche il comparto audio e quello prestazionale, con un framerate che non ha mostrato particolari incertezze.

DA AVERE SENZA RISERVE

Succubus è un’esperienza capace di accontentare qualunque appassionato di violenza, sangue e sensualità. Madmind Studio ha realizzato davvero un buon titolo, dando vita a un inferno in linea con le forme più diffuse dell’immaginario collettivo in merito. Un titolo per adulti che ci sentiamo di raccomandare senza alcun indugio.

Pregi

L'inferno è così come dovrebbe essere: crudo, orribile ma anche intrigante. La possibilità di personalizzare nel dettaglio sia la succube che la sua tana è molto gradita e gradevole. Un combat system inaspettatamente valido e curato.

Difetti

Fasi di arrampicata fastidiosamente scriptate. Nonostante tutto può risultare ripetitivo a una velocità non trascurabile.

Voto

8