Ottobre 2019 era tutto sommato un bel periodo. Le parole “pandemia” e “restrizioni” erano relegate a libri a film.. E Skald: Against the Black Priory (o meglio, la sua versione alpha) fu una piacevole scoperta. Parliamo di un interessantissimo gioco di ruolo vecchio stile sulla falsariga della serie Ultima.
Dietro a questo piccolo e promettente capolavoro troviamo Scape-IT, una piccola software house norvegese indipendente che in questi due anni ha continuato a lavorare sulla sua creatura. Dandoci così la possibilità di tornare a visitare queste terre con una versione dimostrativa (una demo ndr). Da amanti dei giochi “retrostyle”, potevamo forse rifiutare? Certamente no.
Ma senza ulteriori indugi andiamo a vedere lo stato attuale di Skald: Against the Black Priory in questa anteprima della beta. Il titolo dovrebbe essere rilasciato nel corso del 2022 in accesso anticipato su Pc, via Steam. Buona lettura.
PIXEL IN EVIDENZA
Skald: Against the Black Priory ricalca in pieno lo stile grafico della famosa era a cavallo tra Commodore e il successore Amiga. Negli anni ’80 l’inquadratura dall’alto e piccoli sprite in movimento erano il massimo di quanto poteva offrire la tecnologia, che a sua volta sfruttava il chip grafico più potente del mondo. La fantasia di ogni giocatore.
Il titolo di Scape-IT strizza entrambi gli occhi a queste atmosfere, pur ponendosi obiettivi ben più ambiziosi. Il controllo di un party tipicamente ancorato a stilemi fantasy classici, una trama ricca, combattimenti a turni con un buon grado di sfida.. In particolare, la componente narrativa si arricchisce di elementi tipici delle atmosfere lovercraftiane, con in più qualche bel colpo di scena.
UNA TERRA INOSPITALE
Dopo essere naufragato in un’isola remota, il protagonista (alla ricerca della figlia scomparsa ndr) scopre una comunità di pescatori tutt’altro che ospitale. A causa di una maledizione non ben specificata, le menti di queste povere persone sono state corrotte, al pari della fauna locale. Il tutto ha finito con il portare terrore e morte in terre prima pacifiche. I primi passi della quest offrono uno spaccato di sciò che gli sviluppatori intendono portare a schermo.
Con il personaggio intento ad apprendere indizi e una gestione delle classi forse un po’ scontata, ma in linea con il mondo di gioco e nel complesso immediata. Interpretare un chierico, un mago, un ladro o un guerriero quindi non sarà solo un’operazione dedita a cercare la classe migliore con cui affrontare ciò che ci si parerà davanti. Tra spade, martelli, archi, magia e altro sia noi che i nostri compagni avremo bisogno di un party ben bilanciato.
TANTI LUOGHI DIVERSI
In Skald: Against the Black Priory la mappa di gioco viene rivelata man mano che il giocatore procedere con l’esplorazione. Di volta in volta troveremo nemici, succulente rovine da visitare e personaggi che avranno bisogno di aiuto per le classiche quest secondarie. O anche npc che potranno persino unirsi a noi. E’ evidente quanto uno degli obiettivi che lo sviluppatore si è posto sia il tentativo di offrire quanta più libertà possibile, con scelte che avranno impatti reali e importanti sia sul mondo di gioco che sul corso degli eventi.
Il prologo, scaricabile gratuitamente da Steam, offre più di due ore di gioco. Tempo che aumenterà qualora il giocatore intenda continuare a esplorare l’isola dopo aver finito la prima porzione di storia attualmente disponibile. Il combattimento è a turni, ed è basato in parte sulle caratteristiche dei personaggi e in parte su tiri di dado nascosti. Avremo la possibilità di sfruttare un discreto numero di abilità, anche se al momento il loro uso risulta macchinoso in quanto poco in evidenza.
TRA LIBROGAME E D&D
Considerando che il gioco è realizzato in pieno stile retrò, un osservatore superficiale potrebbe incautamente pensare a una componente narrativa debole o poco approfondita. Mai come in questo sarebbe in errore. Pur non arrivando alla profondità di pesi massimi quali Pathfinder: Kingmaker , Planescape Torment e Torment: Tides of Numenera, Skald: Against the Black Priory offre una qualità parecchio sopra alla media.
I dialoghi sono imperlati di particolari che non disdegnano i librogame, e lasciano spazio anche a qualche battuta di spirito. Leggere battute quali <<una massa di vermi senza occhi sbuca dalle viscere della ferita d’un pallido cadavere>> ci ha ricordato gli anni in cui perdevamo ore e ore saltando da una pagina all’altra di un’avventura dove matita e gomma erano gli avatar di spada e scudo.
C’è però un grosso difetto in tutto questo: il gioco finisce!
PROMETTENTE
Skald: Against the Black Priory è un titlo dal grandissimo potenziale. Stilisticamente accattivante, la componente narrativa è insospettabilmente profonda, e probabilmente sarà in grado di garantire svariate ore di divertimento. Pensare che tutto questo sia il lavoro di una sola persona appare difficile, eppure è così. Dietro Scape-IT si cela un grandissimo appassionato e intenditore di giochi di ruolo vecchio stile. Lo stile grafico a 8 bit non aumenta solo il valore retrò dell’opera, ma dona all’intero comparto un’atmosfera particolare, capace di rievocare dolci memorie tra gli appassionati con qualche inverno in più sulle spalle. Oltre ai comandi via tastiera, il gioco è interamente fruibile attraverso l’uso del mouse. Comodo, poichè consente di tracciare percorsi diretti verso l’obiettivo. La demo, che rimarchiamo essere disponibile su Steam, è assolutamente da provare. Tuttavia non vediamo l’ora di cimentarci con l’opera completa in sede di recensione, speranzosi e ottimisti per quanto visto finora.