Gamedec è un titolo che trae ispirazione da due atmosfere distinte, seppur spesso contigue. La prima è quella dei romanzi dello scrittore Marcin Sergiusz Przybyłek. Dagli inizi degli anni 2000, la sua serie ha ottenuto un buon successo, grazie anche all’ottima armonizzazione tra il “light cyberpunk” ed elementi tipici dei romanzi “crime fiction”. La seconda è quella cyberpunk, indirizzata specialmente verso l’eccezionale titolo quale è Disco Elysium (qui la nostra recensione).
Dietro al titolo troviamo la software house indipendente Anshar Studios, che l’anno scorso è riuscita a finanziare il proprio progetto su Kickstarter raccogliendo più del triplo del denaro richiesto come traguardo iniziale. E proprio lo studio polacco, seppur con obiettivi meno ambiziosi, vuole proporre un titolo che a favore di pubblico, senza tuttavia disdegnare la ricerca dell’innovazione. Di seguito la nostra recensione di Gamedec, disponibile su Pc via Steam, GOG ed Epic Games Store. Ricordandovi che entro l’anno verrà rilasciata anche una versione Switch, vi auguriamo una piacevole lettura.
BENVENUTI NELLA NUOVA ERA
La componente narrativa di Gamedec è il primo aspetto a finire sotto la nostra lente d’ingrandimento. A livello cronologico, le vicende sono ambientate nel XXII secolo. Dopo una serie di cambiamenti climatici e politiche assolutamente a sfavore dei cittadini, il nostro pianeta non è più il bel posto che tanti sognano di salvare. La tecnologia però ha avuto un impulso in avanti in praticamente tutti i campi, specialmente quello del divertimento.
Sempre più persone trovano rifugio in tanti tipi di gioco online. E noi andremo ad interpretare proprio uno di questi giocatori. Amanti dei gialli e dei thriller, ci troveremo in un mondo virtuale dove il nostro obbiettivo è quello di indagare su diversi crimini, esattamente come i detective odierni. In realtà, la nostra specializzazione va ben oltre “Virtualia”, il mondo di gioco. Grazie alle abilità che abbiamo sviluppato, siamo in grado di andare oltre e portare avanti indagini anche nel “mondo esterno”, Realia.
INDAGINI E MONDI
Attraverso un editor piuttosto basico avremo modo di stabilire le fattezze e le abilità iniziale del nostro alter ego. Interessante la scelta di poter selezionale il pronome personale, altro occhiolino verso le esigenze odierne richieste a gran voce dal politicamente corretto. Dopo un filmato iniziale che ci offrirà una buona conoscenza del contesto, veniamo catapultati nel nostro appartamento, e avvisati dell’arrivo di un nuovo caso da risolvere.
Questa fase è volutamente “lenta”, e risulta l’ideale nel proporre un tutorial sì prolisso, ma anche complesso ed efficace che ci permetterà di apprendere per bene le meccaniche di Gamedec. Da lì saremo inviati ad aiutare il figlio di un ricco npc che non riesce più ad uscire dal mondo di gioco che lo ospita. Forse un rimando a Sword Art Online? Sì e no, dal momento che la faccenda è in realtà più complessa. Una situazione che sembra essere causata da dei semplici bug andrà a svilupparsi e ramificarsi ben oltre i limiti di Virtualia. Il tutto con colpi di scena e personaggi secondari capaci di ritagliarsi un loro spazio.
TRA RPG E AVVENTURA PUNTA-E-CLICCA
Il gameplay di Gamedec è tutt’altro che basato sui combattimenti tattici. Essi infatti risultano ridotti all’osso. La componente che primeggia è infatti quella narrativa, o più nello specifico quella “verbale”. Ne consegue che il gameplay ruolistico incontra gli stilemi delle avventure grafiche. Durante le fasi di esplorazione ci sposteremo da un luogo all’altro per parlare con gli npc e acquisire indizi.
L’uso degli oggetti e le stesse interazioni con gli altri personaggi saranno disponibili solo dopo aver sbloccato alcune specializzazioni. Oppure dopo essere arrivati a un certo punto della trama. Quest’ultimo fattore rende il tutto non dissimile da un’avventura punta-e-clicca vecchio stampo. La specializzazione del nostro alter ego altro non è che il miglioramento delle abilità a nostra disposizione. Che sarà possibile sbloccare grazie ai punti che otterremo nel corso della partita, anche in base ai dialoghi che faremo.
A seconda dell’andamento delle interazioni con gli npc andremo a migliorare la nostra affinità con attributi quali carisma, forza e tecnologia. Ciò influenzerà anche le opzioni di dialogo che avremo a disposizione successivamente. E proprio la lunga serie di interazioni con i personaggi ci porteranno a sviluppare vere e proprie deduzioni. Le quali però risulteranno solamente la combinazione delle scelte da noi compiute durante i dialoghi.
Forse l’aggiunta di una meccanica in grado di approfondire questo aspetto del gioco avrebbe garantito un’ulteriore grado di profondità. L’interazione con il mondo di Gamedec è gradevole, anche se al giocatore viene sempre richiesta la dovuta attenzione ai particolari. Dopotutto non vi è alcun comando atto a evidenziare gli elementi interattivi di uno scenario. Inoltre l’assenza complessiva di combattimenti tattici si fa sentire, al netto della possibilità (in Virtualia ndr) di sfidare gli altri npc nel mondo virtuale.
AUDIO E VIDEO
La componente grafica di Gamedec è sicuramente di pregio, con i vari scenari che andremo a visitare che risultano ben caratterizzati. Per quanto il mondo “reale” (Realia ndr) risulti piuttosto impersonale. La telecamera, che sarà fissa su una singola posizione, offrirà una buona visuale. Tuttavia la possibilità di ruotarla sarebbe stata molto gradita. Il mondo “virtuale” (Virtualia ndr) risulta invece vario e colorato, con ambienti anche molto diversi tra loro.
Menzione particolare per il contrasto tra la ricca bellezza dei quartieri di Hightown e lo squallore degli ambienti di Lowtown. Il comparto sonoro offre invece un buon accompagnamento, con musiche ed effetti in linea con “l’azione”, e capaci di cambiare ritmo in presenza di colpi di scena o momenti di “pathos”. Peccato per la mancanza di una qualsivoglia forma di doppiaggio, che specialmente nelle fasi di dialogo finisce con l’appiattire il gioco.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Complessivamente Gamedec è un titolo valido, con una componente narrativa di pregio che risulta preminente e costituisce un sicuro pilastro dell’intera produzione targata Anshar Studios. La commistione tra avventura grafica e gioco di ruolo funziona e l’ambientazione risulta affascinante. Le indagini che porteremo avanti racconteranno storie di personaggi molto diversi, capaci di trasmettere empatia. I problemi iniziano dall’interfaccia, fin troppo basilare. Alle meccaniche di gioco manca inoltre un compendio dove tener traccia delle varie informazioni e, soprattutto, tutti i testi sono disponibili nella sola lingua inglese. Questi fattori non secondari sono elementi cui tener conto prima dell’acquisto.
Pregi
Narrativamente intrigante. Molte cose da fare.
Difetti
Qualche bug. Solo in inglese. La sostanziale assenza di combattimenti si fa sentire.
Voto
7