Elite: Dangerous è stao sviluppato e pubblicato su Pc da Frontier Developments nel 2014, ed è approdato nel corso degli anni su Xbox One (2015) e PS4 (2017). Questo titolo si è sempre distinto nel panorama delle simulazioni fantascientifiche in prima persona, ad alto tasso di libertà, proponendo una riproduzione in scala 1:1 della Via Lattea. La nostra galassia e più di 400 miliardi di sistemi stellari diventano così un gargantuesco sandbox dove vivere una vita parallela a quella vera. Esploratore, combattente, mercante, cacciatore di taglie e chi più ne ha più ne metta.
La libertà di godersi Elite: Dangerous è limitata solo alle capacità di ogni singolo giocatore. Già con Horizons, le possibilità di esplorazione e combattimento si moltiplicano esponenzialmente, permettendo di guidare un veicolo motorizzato al di fuori dell’astronave. Con Elite: Dangeous Odyssey, infine, si realizza un sogno che è stato a suo modo proposto da No Man’s Sky, X4 Foundation e Star Citizen. I giocatori, dallo scorso 19 maggio, possono allontanarsi dalla propria astronave a piedi. Avventurarsi in certi pianeti, esplorare certi avamposti e certe strutture.
UNA GALASSIA LONTANA LONTANA
Il 20 settembre del 1984, cioè quasi esattamente trentasette anni fa, due giovani visionari e brillanti programmatori che rispondono al nome di David Braben e Ian Bell, realizzano Elite. Con le infinitamente più modeste capacità di calcolo di quasi quattro decadi fa, i videogiocatori potevano già esplorare la propria galassia, con grafica poligonale e libertà interpretativa. Fantascienza tanto in gioco quanto per chi osservava e giocava, estasiato.
Negli anni, si sono avvicendati Frontier: Elite II (1993), Frontier: First Encounters (1995) e vent’anni più tardi Elite: Dangerous. L’eredità di David Braben e Ian Bell, tuttavia, non può ridursi a questa manciata di titoli. Alla loro intuizione dobbiamo l’esistenza del genere Mmorpg, di cui World of WarCraft è indiscutibilmente il principe. Per rimanere in tema sci-fi non possiamo non ricordare EVE Online, il monumentale X4 Foundations o il prossimo venturo Starfield di Bethesda.
2021 ODISSEA NELLO SPAZIO
Elite: Dangerous Odyssey è un’espansione acquistabile a parte che necessita del gioco base per funzionare, ovvero Elite: Dangerous. Allo stato attuale è disponibile per Pc e non ci sono date ufficiali di pubblicazione per le versioni PS4 e Xbox One del gioco. Come già accennato in apertura, la grandissima novità, epocale per la serie, è quella di poter allontanarsi a piedi dalla propria astronave.
Questo rende Odyssey un autentico gioco nel gioco, ancor più di Horizons che, a suo tempo, aveva dato la possibilità di esplorare pianeti e lune a bordo di un veicolo motorizzato. Non tutti i pianeti e le lune sono esplorabili (quelli adatti sono segnati prontamente e chiaramente sulla mappa). Ma quello che colpisce di più sono i dettagli sempre più microscopici messi a disposizione, la varietà delle ambientazioni e le possibilità di gioco che aumentano spaventosamente la quantità di attività da poter svolgere in Elite: Dangerous. Possiamo fare i cacciatori di taglie come il più smaliziato Mandaloriano. Possiamo fare l’esploratore, il planetologo, la “fanteria dello spazio” (per rubare il termine ad un certo film di Paul Verhoeven).
ASTRONAVI PER GIOCARCI CERCASI
Quello che certamente non impressiona è lo stato di “cantiere aperto” dell’espansione. Odyssey, lo ribadiamo, è un gioco nel gioco. Una Via Lattea dentro un’altra. Miliardi di variabili da tenere sott’occhio e difficili da gestire con un semplice “click”. A distanza di quattro mesi, e rispetto alla Beta data in prova prima del 19 maggio, i passi da gigante sono evidenti. Odyssey, tuttavia, mette ad estrema prova le configurazioni di ogni fascia, mostrando il fianco ad un’ottimizzazione ben lontana dall’essere accettabile.
Non di meno: la varietà delle situazioni proposte fino ad ora lascia un po’ a desiderare. I videogiocatori più assidui, quelli che si concentrano su Odyssey mettendo da parte Horizons e il gioco di base (che sono l’esperienza principale, non quella di espansione) si trovano nel giro di qualche ora in un vizioso “grinding”, che solo i più smaliziati riescono a digerire. Ci è sembrato pure sbilanciato il versante dei giocatori non-violenti, con attività di esplorazione e raccolta dati ben poco stimolanti e (soprattutto) degne di ricompensa, rispetto agli incarichi più d’azione.
CONSIGLIATO AGLI APPASSIONATI
Elite: Dangerous Odyssey è l’ultima espansione di Elite: Dangerous e segue Horizon, che uscì nel 2016. E’ disponibile solo per la versione Pc del gioco e non ci sono date ufficiali per la versione console. Elite: Dangerous è un videogioco in prima persona, fantascientifico, in cui il giocatore è chiamato ad interpretare un esploratore spaziale che decide da sé il proprio posto nella Via Lattea.
400 miliardi di sistemi stellari esplorabili non sono un’esagerazione, è la pura e semplice realtà. Centinaia di questi sistemi sono realmente esistenti, scientificamente dimostrati e registrati. Tutti gli altri sono realizzati in base a sistemi scientifici, fisici, astrofisici accurati. Niente è lasciato alla fantasia, in Elite: Dangerous, tranne la gestione degli spostamenti che – per forza di cose – avvengono a velocità ben più superiori a quelle della luce.
Per tutto questo e per i motivi espressi in sede di recensione, ci sentiamo di consigliare l’acquisto di Elite: Dangerous Odyssey agli appassionati del gioco di base. Soprattutto a quelli che dedicano, al capolavoro di David Braben, l’assoluta maggioranza del proprio tempo di gioco. Per tutti gli altri, potrebbe essere un investimento davvero poco appagante.
Pregi
Con Odyssey si raggiunge la più grande esperienza sandbox fantascientifica a memoria di videogiocatore. Varietà di ambientazioni.
Difetti
Necessita di anni di patch correttive e correzione bug. Sbilanciato sistema di ricompense, soprattutto per le attività lontane dal combattimento.
Voto
7
1 commento su “Elite: Dangerous Odyssey, recensione Pc”