Ormai è risaputo che Bandai Namco sia sinonimo di Giappone. Le sue produzioni spaziano da titoli su licenze ufficiali di anime nipponici a giochi completamente originali ma con lo stesso stampo, come Code Vein o un qualsiasi Tales Of. Scarlet Nexus, nuovo action rpg, non fa eccezione. Infatti tutto ciò che vedrete dal momento in cui avvierete il software è stato creato per ricreare lo stesso feedback dei capolavori di animazione giapponese. Sarà riuscita Bandai a creare un titolo divertente dal punto di vista di gameplay e narrativamente parlando? Scopritelo in questa nostra recensione della versione Pc.
Prima però godiamoci il filmato introduttivo ufficiale presente nel gioco, che ricordiamo essere disponibile anche su PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S.
POTERI, EVOLUZIONI E CONNESSIONI
Ciò che balza all’occhio fin dalle prime battute di gioco è che Scarlet Nexus non è il classico action gdr dove dobbiamo menare le mani senza pensare troppo. Infatti in questo titolo è stata molto calcata la mano sull’importanza della trama e delle sue mille sfaccettature e diramazioni. La campagna si dividerà in due punti di vista diversi che seguiranno i due protagonisti, Yuito e Kasane, selezionabili ad inizio gioco. La storia dei due si intreccerà in diversi punti, ma per avere un quadro completo di tutto bisogna vedere entrambe le versioni, il che si traduce in una longevità di circa 40 ore.
La nostra storia ha luogo sulla Terra ma in un lontano futuro. L’umanità è arrivata alla scoperta di un ormone psionico all’interno del cervello umano, capace di dare alle persone poteri extra-sensoriali. Questa scoperta ha cambiato l’intero mondo, sia a livello strutturale, come testimoniano le città che visiteremo, prima su tutte New Himuka, che a livello abitudinale. Infatti, questi poteri permettono anche di entrare a far parte di una rete neurale che interconnette le persone. Ciò permette uno scambio di informazioni in tempo reale e di entrare in piena sintonia, prendendo in prestito anche i poteri di chi ci è più vicino.
ALLEATI ED ESTRANEI
Sembrerebbe un mondo perfetto, se solo non ci fossero loro: gli Estranei. Questi esseri misteriosi minacciano l’intera umanità, attaccando chiunque senza una ragione apparente. La loro natura è sconosciuta, l’unica cosa che ci è dato sapere è che provengono dalla Fascia Estintiva, una zona misteriosa situata nell’atmosfera terrestre e che circonda l’intero pianeta. A difesa della Terra ci sono i soldati della Forza di Soppressione Estranei (FSE). I nostri Yuito e Kasane sono due cadetti di queste unità.
I due protagonisti hanno origini completamente diverse: da una parte abbiamo Yuito Sumeragi, secondogenito di una famiglia prestigiosa e discendente diretto del padre fondatore di New Himuka. Ha deciso di arruolarsi nelle FSE dopo essere stato salvato da bambino da una soldatessa misteriosa. Dall’altra parte, invece, abbiamo Kasane Randall, cadetta d’elite dalle grandi abilità che ha perso i genitori quando era piccola a causa di un attacco degli Estranei. Non lega molto con i genitori adottivi, i Randall, ma si affeziona molto alla piccola sorellina Naomi.
Scarlet Nexus, quindi, ci racconterà la storia dei due giovani, in numerose divergenze e punti di incontro. Non importa chi sceglierete come primo personaggio: le due campagne necessitano di essere giocate entrambe per arrivare ad un punto finale. Oltre che nel punto di vista diverso, le due avventure differiscono leggermente nel gameplay: mentre Yuito è più portato al combattimento corpo a corpo, Kasane si rivelerà un portento nell’utilizzo dei poteri psicocinetici.
La sceneggiatura è ricca di colpi di scena, contorta e richiede massima attenzione per non perdere dettagli. Il tutto ci viene raccontato quasi esclusivamente con delle diapositive. Questa scelta premia la direzione artistica del gioco ma smorza un po’ la cinematograficità di alcuni scontri. Scelta intrapresa, forse, per minimizzare anche i costi, visto l’alto quantitativo di tempo che spenderemo in queste scene.
SPADE, POTERI E BRAINPUNK
In Scarlet Nexus, come avrete intuito, non ci si picchia solo a colpi di arma bianca. Infatti, la particolarità principale del titolo è l’utilizzo dei poteri dei due protagonisti, in grado di sollevare quasi ogni oggetto che circonda il campo di battaglia e scagliarlo contro i nemici. Il tutto si traduce in combo spettacolari e un gameplay fluido e dinamico. In aggiunta ai poteri psicocinetici di Yuito e Kasane, potremo prendere in prestito i poterei dei nostri compagni grazie alla rete neurale. Questo aggiunge una varietà immensa alle combinazioni di attacco e agli scontri. Per esempio, capiterà di dover utilizzare il potere di Chiaroveggenza per riuscire a vedere nemici invisibili all’occhio umano, oppure utilizzare il teletrasporto per attraversare barriere chiuse.
I miglioramenti dei personaggi avvengono attraverso l’ampliamento dei poteri cerebrali, traducibile in un albero della abilità che si muove in quattro direzioni diverse, a seconda di cosa sceglieremo di potenziare prima. Sarà disponibile anche una sorta di upgrade per i nostri compagni di battaglia, ma il tutto avverrà in una maniera molto particolare. Infatti, non avremo punti abilità da spendere, ma dovremo impiegare il nostro tempo cercando di creare legami con i vari personaggi secondari in modo da ampliare il feeling con loro e ottenere bonus durante le battaglie. Questo sarà possibile grazie a regali che potremo fare ai veri personaggi e attraverso mini eventi che prendono luogo tra un capitolo e l’altro che approfondiscono le personalità dei degli alleati.
ORIGINALITA’ ARTISTICA
Dal punto di vista artistico, le scelte di Scarlet Nexus oscillano tra l’estetica più classica dei prodotti di animazione giapponese a cose originali e fuori di testa. I nemici presenti nei campi di battaglia sono sempre ispirati e curiosi da osservare, con particolarità diverse a seconda della tipologia. Gli Estranei, poi, sono il punto esclamativo di questo. La loro estetica è un mix sempre diverso fra mostri, uomini e macchine. Cose che potrebbero aver senso solo in qualche senario dell’orrore ma che qui prendono vita e, stranamente, risultano coerenti con tutto il resto. Peccato per il level design che è spesso piatto, con ambienti vuoti e un po’ banali.
Dal punto di vista tecnico, il titolo risulta sempre fluido senza mai cali di nessun tipo, nemmeno nelle fasi più concitate e aggressive, dove dovremo cambiare spesso poteri e affrontare numerosi nemici. Questo avviene nonostante la macchina su cui lo abbiamo giocato non è aggiornata con le ultime componentistiche, indice di una buona ottimizzazione.
DA AVERE SENZA RISERVE
Con Scarlet Nexus Bandai Namco ha confezionato un titolo di buonissima fattura. La storia vi saprà coinvolgere con le sue mille sfumature e intrighi che si fanno sempre più fitti con l’avanzare della campagna. Il sistema di combattimento è sempre ordinato e allo stesso tempo complesso, il che ci darà enorme soddisfazione una volta che lo avremo pienamente padroneggiato.
Il lato tecnico non ha sbavature di nessun tipo, peccato per il lato artistico che alterna ottime cose originali con scenari piatti e banali. Il fatto di aver scelto di narrare gli avvenimenti con delle diapositive è una trovata originale ma che alla lunga fa storcere il naso. Complessivamente, vi consigliamo il titolo senza dubbi, soprattutto se siete amanti degli anime e degli shonen.
Piccola menzione d’onore per la colonna sonora che vi incalzerà con brani sempre azzeccati che spaziano dalla musica da ambiente chill fino ad arrivare alla dubstep, usata per dar manforte alle battaglie.
Pregi
Narrazione originale e coinvolgente. Buona longevità. Sistema di combattimento convincente e fluido.
Difetti
Animazioni e scene di intermezzo non sempre all'altezza della situazione. Level design complessivamente un po' piatto e spoglio.
Voto
8
2 commenti su “Scarlet Nexus, recensione Pc”