BoneTown: The Second Coming Edition (qui la nostra recensione) fa parte di quelli che possiamo definire giochi per adulti. Una categoria un po’ di nicchia che negli ultimi anni, tuttavia, ha trovato in Steam un valido alleato. Certo, nella storia dei videogiochi non mancano esempi di scene piccanti più e meno censurate. Ma quando il sesso rappresenta una componente centrale all’interno di un gioco? E’ giusto che i titoli per adulti vengano considerati,(come spesso accade) “giochi di serie B”? Per supportare l’idea che no, non è assolutamente giusto, abbiamo voluto parlare con D-Dub Software.
Lo studio indipendente americano autore dei noti BoneCraft (qui la nostra recensione) e BoneTown, approdato nelle scorse settimane su Pc con la The Second Coming Edition. Si tratta di due titoli che hanno fatto un po’ la storia del genere. Per questo nel corso di questa intervista abbiamo voluto sapere di più non solo sulle origini del team di sviluppo. Ma anche conoscere le loro idee sul mercato dei giochi per adulti ed eventuali progetti futuri.
Per gli amici che non parlano l’italiano, qui c’è la versione inglese della nostra intervista. Buona lettura.
Presentatevi al pubblico italiano.
Ciao, mi chiamo Hod e sono uno dei fondatori di D-Dub, i creatori di BoneTown. Sebbene in principio abbia iniziato con il dirigere il team e gestire lo sviluppo, in questi giorni sono diventato una parte integrante dello sviluppo stesso, come tutti gli altri. Essendo quindi il manager ho finito con il prendere parte al lavoro impegnato dei vari elementi talentuosi della squadra, e in questo modo ho imparato un po’ di tutto, da tutti. Perciò, anche se sono lungi dal considerarmi l’esperto in tutto, sono sicuro di poter reggere il confronto sulla maggior parte degli aspetti legati allo sviluppo di videogiochi.
Parlateci delle origini del team. Come è nato D-Dub Software? Avete iniziato da subito lavorando su giochi per adulti oppure con altro?
D-Dub è stato fondato da me e da alcuni miei amici d’infanzia. Ai tempi ci eravamo appena diplomati al college. Io con una laurea in gestione imprenditoriale e un piano di investimenti già pronto per la realizzazione di un videogioco per adulti. Un altro dei miei amici con una laurea in programmazione e un altro ancora con una laurea in ingegneria del suono. Abbiamo quindi messo insieme queste competenze, facendo in modo di trovare anche un capo programmatore e un texture artist. Abbiamo quindi cominciato con un team principale formato da 5 persone. Una volta trovati un po’ di soldi in seguito abbiamo assunto altre persone, ottenuto un ufficio e in generale cominciato a sviluppare con metodo e organizzazione.
BoneTown è stato il titolo con cui abbiamo iniziato a lavorare. L’idea è sempre stata quella: un gioco come Grand Theft Auto, ma con l’umorismo di South Park. Il tutto condito da sesso e droga. Là fuori non c’era (e ancora non c’é) nulla di simile, e così decidemmo di insistere con tale progetto, avviando sostanzialmente l’industria dei videogiochi per adulti.
L’ispirazione a titoli come Grand Theft Auto è comunque molto chiara. Ci sono però stati altri giochi per adulti che vi hanno in qualche modo ispirato?
Il titolo per adulti che ci ha maggiormente ispirato e influenzato è stato di gran lunga Leisure Suit Larry. Eravamo tutti bambini quando venne rilasciato, e fu strabiliante. Al college poi, guardandoci indietro, ci siamo resi conto che ormai non usciva più nulla del genere. Sicuramente c’era un sacco di violenza, ma il sesso sembrava essere totalmente sparito dal mondo dei videogiochi. Per questo sentivamo che quella di BoneTown poteva essere la nostra opportunità.
Sia in Bonecraft che in BoneTown non ci sono scene erotiche omosessuali. O se ce ne sono, risultano esclusivamente tra donne (anche qualche caso di “shemale”, ma è un’eccezione). Quale è il motivo di questa scelta? Non pensate che il fatto di ampliare le possibilità (uomini con uomini, ecc) sarebbe potuta essere una mossa vincente?
La sola ragione per cui nel gioco non appaiono atti omosessuali in una varietà più ampia è prettamente di natura tecnica. Abbiamo progettato un titolo basato sul sesso eterosessuale; inserire anche il sesso tra uomini avrebbe portato a una profonda revisione del motore di gioco e al modo in cui il tutto viene gestito. Durante la programmazione di un gioco devono essere fatte molte ipotesi. E quando abbiamo abbiamo iniziato a sviluppare BoneTown nel 2004 abbiamo supposto che i maschi nel gioco non avrebbero fatto sesso con altri come loro. Questo ci risparmiò innumerevoli ore nella programmazione e nell’animazione del progetto.
Detto questo ci piacerebbe inserire rapporti omosessuali completi tra uomini nel gioco, e stiamo cercando un modo per riuscirci, in futuro. Tenendo presente che sotto molti aspetti aggiungere dei rapporti omoerotici richiede un quantitativo di lavoro tale da poter creare quasi un gioco a parte.
Abbiamo letto delle vecchie affermazioni di Ron Jeremy su BoneTown. Possiamo quindi affermare che si tratta di una sorta di testimonial (e non a caso nel gioco è presente come personaggio ndr). Gli npc del titolo includono altre celebrità provenienti dal mondo dei film per adulti?
Ron è l’unica celebrità pornografica che abbiamo inserito nel gioco (anche se con un nome fittizio ndr). Per un po’ di tempo abbiamo preso parte a un circuito di conferenze inerenti a quel mondo, dove abbiamo incontrato un sacco di persone fantastiche, che inoltre sarebbero state adatte per il “doppiaggio”. Alla fine però volevamo che BoneTown fosse un gioco iconico, senza tempo. E dal momento che la maggior parte delle celebrità del mondo del porno resta in giro solo per qualche anno, ci siamo focalizzati su Ron. Che viceversa è e sarà sempre una celebrità, la più conosciuta di tutti in quel settore.
Come vedete la situazione dei videogiochi per adulti? Pensate che ci sia il potenziale per allargare il confine di questo tipo di intrattenimento (magari con un arrivo su console, anche se sappiamo essere un’utopia ndr)?
Spero che i videogiochi per adulti non possano avere altro che un futuro radioso. Proprio di recente ho sentito di svariati titoli sui generis in uscita su Steam. E in realtà la proliferazione di simili giochi in questo momento è proprio dovuta al fatto che lo store di Valve ha finalmente aperto le porte, diventando un distributore che abbraccia anche questo tipo di prodotti. Console? Ne dubito. A loro piace ancora credere di star vendendo giochi principalmente destinati ai bambini. Anche se tutto ciò è completamente sbagliato.
Steam ha recentemente impedito la pubblicazione sul suo store di un noto simulatore di appuntamenti, Super Seducer 3, colpevole di utilizzare persone “vere”. Tuttavia il gioco non contiene alcuna scena di esso esplicita. Sappiamo nondimeno che Valve tollera la presenza di giochi veramente privi di ogni censura, contenenti azioni violente e sessuali di ogni tipo. A patto che non vi siano persone reali, tutto è permesso… Cosa ne pensate?
E’ la loro linea di demarcazione. Tutti devono tracciarne una, e la loro fa sì che le persone reali vengano lasciate fuori da certi contesti. Non c’è una ragione logica o scientifica dietro a questa decisione, se non la volontà soggettiva delle persone predisposte a prendere decisioni. Quando fai quello che facciamo per il tempo in cui l’abbiamo fatto, impari che non si tratta mai della moralità delle aziende. Bensì di quella di pochi individui, unici a modo loro e ciascuno avente una propria opinione, come noi. Perciò si ottiene quello che si può ottenere, e si cerca di non pensarci troppo.
Collegandoci a quanto abbiamo detto pocanzi, ci sono stati problemi con la release di BoneTown su Steam? Oppure avete ricevuto critiche particolari riguardanti il tipo di contenuti proposti?
Su Steam non abbiamo vissuto altro che bei momenti. All’inizio sono stati un po’ restii, quando gli abbiamo sottoposto certe immagini che sarebbero dovute andare bene per tutto il pubblico. Ma dopo un po’ di dialogo siamo arrivati a capire cosa poteva andar bene loro e cosa no. Ora lo sappiamo e restiamo all’interno delle loro linee guida, ed è tutto fantastico. Non potrei essere più felice di come Steam sta trattando i videogiochi per adulti.
Ci sono progetti per il futuro? Un altro gioco (magari graficamente più moderno) o qualcos’altro?
Per quanto riguarda il futuro immediato ci stiamo concentrando sull’implementazione di contenuti aggiuntivi per BoneTown: The Second Coming Edition. Abbiamo un dlc “fetish” in lavorazione, e un altro che invece aggiungerà più storia e livelli. Vogliamo che BoneTown venga considerato il più grande e bel gioco per adulti free-roaming in circolazione, capace di offrire qualcosa a tutti i tipi di giocatori. Ciò potrebbe realizzarsi anche con un altro gioco, ma per il momento rimaniamo concentrati su BoneTown.
Grazie per il vostro tempo.
Grazie a voi per le domande. Speriamo in futuro di poter pubblicare alcuni language pack aggiuntivi, in modo che anche gli italiani possano comprendere al massimo i testi del nostro gioco, adeguatamente adattati.
1 commento su “BoneTown: The Second Coming Edition, intervista a D-Dub Software”