Just Die Already, recensione Pc
Dalle menti dietro a Goat Simulator arriva un nuovo titolo tanto folle e assurdo quanto divertente e "caciarone"
Dai creatori di Animal Super Squad arriva Just Die Already, un caotico gioco sandbox che promette follia e divertimento a non finire. Non poteva essere altrimenti, visto e considerato che tra i componenti dello studio indipendente DoubleMoose figurano alcune delle menti dietro al noto Goat Simulator.
Con il supporto di Curve Digital, il team svedese ha così lanciato questo irriverente titolo, che è stato annunciato in occasione della Gamescom 2020. Ma senza ulteriori indugi vi lasciamo ora alla recensione della versione Pc di Just Die Already, ricordandovi che è disponibile anche su PS4, Xbox One e Switch. Buona lettura.
OK BOOMER
Negli ultimi anni è capitato spesso di sentire la parola “boomer”. Un appellativo usato in tono ironico (ma più spesso dispregiativo) per definire tutte quelle persone che presentano atteggiamenti e mentalità “all’antica”, superate, e quindi in netto conflitto con quelle delle nuove generazioni. Per definizione a essere così sarebbero dunque gli anziani, cioè quelli nati nel periodo del “baby boom” (da cui deriva boomer).
Parliamo del ventennio successivo alla fine della seconda guerra mondiale (1945), un periodo che è stato interessato da rilevanti fenomeni di espansione demografica e crescita economica. Ebbene, Just Die Already ci mette proprio nei panni di quattro boomer, che vivono in una società che li vuole morti al più presto in quanto perfetta rappresentazione dell’inutilità.
Nessuno ci vuole attorno, a partire dagli inservienti della casa di riposo in cui inizieremo la nostra partita. Dunque, dopo aver trovato il modo di essere cacciati, inizieremo a seminare il caos in una pazza cittadina popolata da individui sciroccati. Un luogo dove, tra le altre cose, le macchine sfrecciano ad alta velocità senza riguardi per nessuno.
Trattandosi di un gioco sandbox, in Just Die Already non vi è una trama definita o qualcosa di assimilabile a una campagna. Tuttavia avremo una sorta di “agenda”, dove troveremo tanti obiettivi diversi da raggiungere. Alcuni generici (per esempio morire un tot di volte), altri invece estremamente specifici, anche legati all’esplorazione e alla sperimentazione di strumenti, e in generale modi per finire schiacciati, triturati ecc.
CAOS (IN)CONTROLLATO
Il gameplay di Just Die Already si struttura in maniera semplice. Potremo saltare, “lasciarci cadere” finendo col dare vita a rotolate scomposte, schernire i passanti e ovviamente afferrare un’infinità di armi e oggetti. Pochi e semplici comandi che tuttavia terranno aperte moltissime possibilità. Alcuni oggetti richiederanno due mani per essere impugnati e utilizzati, ma la maggior parte potrà essere impugnata con una sola.
Uno scudo e una pistola spara-bucce di banana? Una doppia ciabatta con cui assestare colpi in maniera indiscriminata ai passanti? Tutto è possibile in un mondo di gioco open world di estensione modesta, ma tuttavia denso di punti d’interesse. Divisa in zone (il porto, il giardino zen ecc), la città nasconde infatti tanti luoghi da scoprire, compresi passaggi segreti da attivare tramite la risoluzione di rompicapo.
Uno delle principali fonti di divertimento è data quindi dalla nostra fantasia nell’atto di interagire con l’ambiente circostante. Che si tratti di passanti incattiviti o strani negozi dove poter trovare di tutto (da bacchette magiche a guanti-taser), il nostro boomer potrà anche perdere o fratturarsi più arti prima di tirare del tutto le cuoia. Cosa comunque non grave, dal momento che potremo respawnare nel cassonetto (sì esatto) più vicino.
Non manca la possibilità di utilizzare alcuni veicoli, o persino dei razzi con cui prendere il volo per qualche secondo (tempo di schiantarsi da qualche parte). Quello che Just Die Already riesce comunque a fare bene è incentivare l’esplorazione e la sperimentazione in un contesto libero da vincoli, che nominalmente potrebbe annoiare dopo poco tempo.
IMPERFEZIONI A BOOMER(ANG)
E’ noto che in questo genere di giochi la presenza di bug e glitch non sia necessariamente un male assoluto. Proprio come in Goat Simulator, anche in Just Die Already essi possono contribuire a rendere tutto più divertente. Certo, un conto è vedere qualcuno scagliato molto più lontano del normale, un altro è avere un passante che per qualche motivo risulta invincibile.
Certo è che al titolo di DoubleMoose le imperfezioni non mancano. Dal sistema di controllo dei veicoli carente e impreciso al fatto che la modalità cooperativa (abilitata al cross-play) risulti sostanzialmente ingiocabile, perlopiù a causa di un pessimo netcode. Certamente è qualcosa su cui gli sviluppatori interverranno con una patch, dal momento che hanno anche annunciato, prossimamente, l’arrivo di una modalità PvP.
Mentre graficamente Just Die Already passa per il classico “senza infamia e senza lode”, piuttosto curato risulta viceversa il comparto audio. Con tutti i rumori ambientali e in generale legati al gameplay (ossa che si fratturano, arti che vengono recisi ecc) che rendono l’esperienza ancora più immersiva nel suo essere folle e non di rado insensata.
Anche sul versante delle prestazioni non abbiamo riscontrato problemi di sorta. Il framerate si è confermato solido durante tutta l’esperienza, a testimonianza del fatto che non è necessario avere grossi team o budget alle spalle per realizzare qualcosa di tecnicamente (ancor prima che “contenutisticamente”) accettabile. Certo delle rifiniture aggiuntive qua e là non avrebbero guastato, ma il gioco vale tutti i 14 euro (e anche di più) che costa. Indubbiamente.
DA AVERE SENZA RISERVE
Ci sono giochi che non sono perfetti, ma che dichiaratamente non vogliono esserlo. Giochi capaci, persino, di fare delle imperfezioni una marcia in più. Just Die Already è uno di quelli, da degno prosecutore di una folle “tradizione ludica” resa nota da titoli come Goat Simulator. Del quale, non a caso, alcuni autori risultano impiegati in questo progetto targato DoubleMoose, in cui anche Curve Digital ha scelto di voler credere. E, aggiungiamo, non a torto. Un gioco dalle modeste aspirazioni cosciente di poter regalare ore di divertimento in cambio di un prezzo molto più che ragionevole. Da avere.
Pregi
Follemente divertente, con possibilità di gameplay numerosissime. Mappa di gioco modesta ma ricca di segreti e chicche da scoprire. Prezzo budget. Alcuni bug e glitch rendono il tutto più divertente...
Difetti
... Altri invece risultano piuttosto sgradevoli. Sistema di controllo dei veicoli impreciso, non di rado frustrante. Modalità cooperativa ingiocabile a causa del lag.
Voto
8