La scorsa settimana su Steam ha debuttato BoneTown: The Second Coming Edition. Un nome che ad alcuni non suonerà nuovo, visto che si tratta di una versione rinnovata del titolo open world per adulti rilasciato inizialmente nel lontano 2008. Dietro allo sviluppo c’è lo studio indipendente D-Dub Software, che non solo ha inserito il doppio dei contenuti secondari e il un numero assai maggiore di dialoghi doppiati in questa nuova versione, ma ne ha anche ammodernato la grafica (senza però snaturare quella originale).
Tutto questo per dare nuova vita a un titolo che molti hanno conosciuto e amato, e che ora ritorna più grande e audace che mai. Certo, ci rendiamo conto che ad alcuni il gioco potrà suonare completamente nuovo. Perciò ne parleremo dall’inizio, nei panni di un personaggio senza nome che si ritrova su una spiaggia. Di seguito la nostra recensione di BoneTown: The Second Coming Edition, curata dal nostro Claudio Szatko. Vi ricordiamo che il gioco è disponibile esclusivamente su Pc, ed è raccomandato al solo pubblico adulto. Buona lettura.
UNA CITTADINA DI AMPIE VEDUTE
BoneTown: The Second Coming Edition inizia subito senza troppi preamboli. Il nostro personaggio si risveglierà su una spiaggia, con un passante ubriaco che ci urinerà addosso. La prima cosa che dovremo fare è prenderlo a cazzotti, venendo così a contatto con i comandi di base. Il sistema di combattimento è semplice e senza fronzoli. Prevede infatti due pulsanti diversi per i pugni, di cui uno per la mano destra e uno per la sinistra.
C’è anche la possibilità di effettuare parate, ma conviene non ricorrervi poichè nel combattimento risulteranno favoriti coloro che attaccheranno per primi. I quali potranno stordire il nemico per qualche secondo, e così continuera senza interruzioni la propria sequenza d’attacco. Dopo aver sconfitto il tizio ubriaco colpevole di averci urinato affosso, verremo introdotti alla seconda meccanica principale del gioco: l’erezione.
Una bionda estremamente procace, intuendo da subito il nostro essere forestieri, ci introdurrà senza troppi preamboli a una delle principali attività “ricreative” della città. Proprio come in Bonecraft, anche qui l’atto riproduttivo ci permetterà di ricaricare la salute. La quantità sarà decretata in base a quanto saremo in grado di soddisfare la nostra partner. Tutto sembra andare per il verso giusto, quando la nostra nuova amica bionda riceve un pugno in faccia per aver “riempito la salute” a un forestiero.
A colpirla è un uomo alto e robusto, che indossa un vero e proprio completo, con tanto di cravatta. Egli appartiene a una losca organizzazione che di fatto controlla la città, dove ha telecamere piazzate ovunque allo scopo di filmare atti indecenti. Dopo questa premessa relativa alle due più importanti attività della città (combattimenti e rapporti fisici) il tutorial si concluderà, lasciandoci liberi di esplorare l’intera BoneTown. Fin da subito infatti potremo scegliere se seguire le missioni principali o se dedicarci all’esplorazione.
IL POTERE DEL TRASH
Una città tanto liberale e dalla mente aperta (organizzazione losca a parte) come quella di BoneTown: The Second Coming Edition non poteva certo escludere le droghe. Potremo assumerne di diverse tipologie, e ciascuna di esse ci darà un bonus temporaneo. Il crack ci farà correre molto velocemente, il peyote ci renderà invisibili, la marijuana aumenterà l’altezza dei nostro salti, e così via. L’utilizzo delle droghe nel gioco sarà non di rado indipensabile, e ci accorgeremo presto che le scorte non saranno mai abbastanza.
I loro effetti infatti si esauriranno piuttosto velocemente, ma l’efficacia potrà essere raddoppiata fino a generare dei veri e propri “superpoteri” da usare in combattimento. Un uso massiccio di peyote ci renderà in grado di generare fulmini crepitanti intorno a noi. Ingerendo del whisky potremo sputare fiamme, mentre mangiare una rana ci permetterà di generare una notevole esplosione grazie a una scureggia. Queste incredibili capacità però non saranno disponibili da subito, ma dovranno essere apprese.
Come? Esplorando il mondo di gioco alla ricerca di chi possiede tale conoscenza. In sostanza ci ritroveremo a dover sconfiggere dei mini-boss, ciascuno dei quali ci permetterà di sbloccare un’abilità una volta sconfitto. C’è da dire che la ricerca non sarà così stressante, poichè saranno segnati sulla mappa fin da subito. Il combattimento però sarà un altro paio di maniche.
Saranno davvero degli avversari duri da battere, tra cui spicca il “re della giungla”, un tizio col sombrero di nome Aguaman. Sconfiggendolo potremo anche ottenere la sua arma, un tridente, che sarà veramente un portento. Soprattutto nelle fasi iniziali della partita.
CRISI DI IDENTITÀ E DI PALLE
Una cosa veramente sorprendente relativa al nostro protagonista è che si tratta di una sorta di “mutaforma”. In BoneTown: The Second Coming Edition potremo infatti assumere le sembianze di qualunque passante. Una volta stordito/ucciso, potremo prenderne la voce, la personalità e l’aspetto, oltre che la “forma fisica”. Il nostro aspetto precedente verrà invece perso per sempre. Ogni npc ha due statistiche di cui dovremo tenere conto. La prima è relativa alla forza, e andrà a influire sulla quantità di danni che riusciremo a infliggere con un’arma. La seconda invece è inerente alle “palle”. Questa statistica influenzerà il nostro appeal verso il sesso opposto.
Ricordiamo che per recuperare la salute dovremo necessariamente fare sesso, perciò questa seconda statistica può risultare determinante a seconda dei casi. Per quanto concerne invece i rapporti carnali, sarà possibile iniziare facendo affidamento su alcune posizioni “di base”. Ne potranno essere sbloccate di extra sia completando le missioni principali della trama, sia pagando una prostituta che ci faccia così da insegnante. Potremo andare sia di bocca che di “patata” e “pesca” (chi vuol capire, capisca). L’ordine sarà importante. Nel gioco inoltre molte donne saranno decisamente più propense alla prima opzione che alle altre due.
Da parte nostra invece potremo fare una stima relativa a cosa potrebbero essere disposte a fare con e per noi, sulla base di due fattori. Parliamo del sopracitato livello delle nostre palle e dell’avvenenza delle signorine. Come è lecito aspettarsi le più magre e in forma saranno più difficili da “convincere” rispetto alle donne più in carne. Ma andare con le une o con le altre non cambierà nulla (recupereremo salute allo stesso modo). Perciò alla fine si tratta di andare con chi più ci aggrada fisicamente. Come abbiamo già avuto modo di ribadire, il valore delle palle del personaggio è piuttosto importante. Per aumentarlo dovremo completare le missioni principali.
Altrimenti dovremo accontentarci del valore di default dell’npc di cui assumeremo l’aspetto. Un ragazzo sfigatello dunque non sarà mai in grado di andare con una ragazza particolarmente sexy (o in generale, con quasi nessuna). Una volta finito il gioco però potremo trasformare chiunque in un Casanova impareggiabile. Per farlo basterà soddisfare al massimo la partner durante l’amplesso così da aumentare la barra al limite massimo. In questo modo aumenteremo anche il danno complessivo che potremo infliggere combattendo. In BoneTown: The Second Coming Edition il sesso è quindi strettamente integrato nel gameplay, in un modo originale e gratificante allo stesso tempo.
ATTIVITÀ FISICA IN QUANTITÀ
Per quanto completare le missioni principali sia divertente, il denaro potremo guadagnarlo prevalentemente attraverso altre attività. Pestare i tossici per riempire le nostre scorte di droga, esplorare la natura selvaggia alla ricerca di funghi o peyote… Anche comprare nuove “posizioni” da usare durante i rapporti sessuali sarà parecchio dispendioso, ma ugualmente necessario per diversificare il divertimento. Fermo restando che le suddette non influiranno in alcun modo sulla funzione di recupero della salute da parte del sesso.
Le missioni secondarie saranno invece il modo migliore per ottenere denaro. Esse offriranno tre diversi livelli di ricompensa, in base alle nostre prestazioni (in tutti i sensi). Tra i compiti che ci verranno assegnati figureranno il corteggiamento di donne dall’aspetto o dall’etnia specifica, vincere partite di cattura la bandiera dove ci saranno omosessuali contro atleti, e molte altre attività stravaganti. Per quanto alcune rompano effettivamente “gli schemi”, la maggior parte si ridurrà al combattimento o al fare sesso. Spesso entrambi.
Le dodici missioni della storia principale invece sono prevalentemente focalizzate sul combattimento. E poichè il combat system è lungi dall’essere il punto di forza di BoneTown: The Second Coming Edition, i limiti in tal senso appaiono ancora più evidenti. Gli attacchi in mischia sortiscono un qualche effetto solamente utilizzando un’arma.
Gli attacchi pesanti e “in corsa” faranno indietreggiare il nemico di qualche passo, ma non vi è la possibilità di attaccarlo mentre è a terra. Questo si traduce in combattimenti spesso confusionari, soprattutto quando si svolgono in gruppo, contro più avversari. Laddove dovremo letteralmente colpire persone a caso senza poterci focalizzare su dei singoli bersagli.
UMORISMO PER E CONTRO TUTTI
Un elemento che a differenza del menare le mani riesce a spiccare in BoneTown: The Second Coming Edition è l’esplorazione. Il mondo di gioco è diviso in varie zone, dove per accedervi dovremo superare una breve schermata di caricamento. Esse sono ben differenziate: passeremo da luoghi densi di natura incontaminata a grattacieli torreggianti nel centro città, fino ad arrivare a un parco roulotte pieno di ebrei e a una riserva indiana.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Ciascuna zona avrà collezionabili da trovare, assieme a una propria “cultura” e npc unici. Un altro elemento che distingue veramente bene le zone è la musica. Essa cambierà radicalmente a seconda del quartiere o della zona in cui ci troveremo.
Dal reggaeton del “quartiere latino” a una melodia a tema indiano vicino al mercato, e molto altro ancora. Un fattore che insieme a tanti piccoli dettagli (tutti da scoprire) rende l’esperienza di gioco notevolmente più immersiva. L’umorismo di cui il gioco è pregno appare divertente ed equo, nel suo essere politicamente scorretto e selvaggiamente imprevidibile.
I più bigotti probabilmente faranno fatica a tollerarlo, ma ci teniamo a dire che D-Dub Software non ha fatto favoreggiamenti particolari. Questo umorismo esasperato ed esasperante prende di mira tutti, indistintamente. Compreso Gesù, che potrà essere percosso con una confezione di birra per potergli rubare il bong.
QUALCHE PROBLEMA DEL CA**O
BoneTown: The Second Coming Edition può essere facilmente confusa per una remastered dell’originale BoneTown (2008). Ciò è vero solo in parte. Sia perchè di fatto ci sono diversi contenuti extra, nuovi di pacca, sia perchè dal lato tecnico qualcosa è andato storto nel processo.
Invece di rendere il gioco più “fluido” sui sistemi più recenti, ci ritroviamo di fronte a una versione flagellata da diversi problemini. L’UI diventerà più piccola con l’aumentare della risoluzione dello schermo: ergo, in 4K sarà sostanzialmente inutilizzabile.
Anche sul lato delle performance ci ritroveremo con diversi cali di framerate, spesso in concomitanza con l’atto di inquadrare punti specifici della mappa. E dire che graficamente parlando il gioco è rimasto sostanzialmente immutato rispetto all’originale di circa 13 anni fa.
Infine, proprio come in Bonecraft, all’interno di BoneTown: The Second Coming Edition è completamente assente il sesso tra maschi. Né è possibile giocare nei panni di un npc di sesso femminile. A nostro avviso si tratta di un limite non trascurabile, che mina diverse possibilità di variazione in termini di gameplay.
DA AVERE SENZA RISERVE
E’ lungi dall’essere il gioco perfetto, ma va bene così. BoneTown: The Second Coming Edition è divertente e a suo modo coinvolgente, con un umorismo di bassa lega a far da padrone. Un titolo senza filtri, che si mantiene coerente alla propria identità. Nuda (in tutti i sensi) e cruda, tagliente e dichiaramente stupida, ma altresì stracolma di “gloriose sciocchezze” che non potremo fare a meno di ricordare con affetto, successivamente.
Pur essendo uno dei punti deboli della produzione, il combattimento trova uno spazio considerevole assieme all’esplorazione. La quale è viceversa ben incentivata e appagante, al pari di tutte le meccaniche relative ai rapporti tra adulti. Elevata quantità di contenuti a sfondo sessuale, umorismo che non lascia scampo a nessuno e una città piena di chicche tutte da scoprire. L’esperienza targata D-Dub Software è sicuramente qualcosa da provare.
Pregi
Tantissimi contenuti da scoprire. Umorismo tanto volgare e politicamente scorretto quanto divertente. Mappa di gioco vasta e ben diversificata. Molte posizioni da sbloccare ed eseguire durante le fasi erotiche.
Difetti
Missioni della trama principale poco ispirate e tendenzialmente ripetitive. Combat system da rivedere. Problemi di framerate in punti specifici della mappa.
Voto
8
2 commenti su “BoneTown: The Second Coming Edition, recensione”