MotoGP 21, la nostra Recensione Pc
Un ennesimo podio meritato
Milestone mette a segno un altro risultato utile con il suo MotoGP 21, il titolo della nostra recensione della versione Pc. La software house milanese non si smentisce nemmeno quest’anno. L’eredità lasciata da MotoGP 20 era bella scomoda, visto il livello qualitativo raggiunto. Il vietato sbagliare era d’obbligo. L’arrivo della nuova generazione e la pandemia in corso ci hanno messo lo zampino, rendendo difficile il lavoro degli sviluppatori italiani.
Lo sviluppo di un videogioco è come una gara. Vengono celebrati solo i successi e i vincitori, e questo Milestone lo conosce piuttosto bene. Partendo, quindi, dagli elementi di punta dello scorso anno, l’azienda di via Olona ha edificato il nuovo capitolo dedicato allo sport su due ruote. La modalità Carriera riprende dal “dove ci eravamo lasciati”, introducendo il concetto di Junior Team. La confusione del “troppo” viene annullata da una nuova interfaccia iniziale “essenziale”, dove vi è una netta divisione tra le varie modalità presenti.
Il gameplay entra in una sorta di limbo interpretativo. La colpa di tutto questo è da ricercare nel feedback aptico, al momento, prerogativa delle console di nuova generazione. Il controllo è stato rivisto, con l’introduzione del surriscaldamento dei freni che penalizzano le lunghe staccate. La fisica della moto è stata migliorata in chiave realismo, soprattutto in fase di percorrenza delle curve. Se si finisce con il sedere per terra, quest’anno si deve recuperare la moto per risalirci in sella e proseguire la gara. E per i furbetti è stata introdotta, in linea con il regolamento ufficiale della MotoGP, la long lap penality. Si va sempre più verso il realismo, pur rimanendo nel contesto del videogioco.
Insomma, le cose da fare ci sono. Il consiglio è sempre quello di spendere qualche oretta nel tutorial, che quest’anno propone delle sfide “base” e “avanzate”. Qualche giro di riscaldamento è sempre utile per iniziare la stagione al meglio. Vi lasciamo, quindi, alla nostra recensione di MotoGP 21, titolo, vi ricordiamo, giocato nella sua versione Pc.
UN PILOTA IN CARRIERA
Lo scorso anno abbiamo celebrato l’ascesa della modalità Carriera, lasciata sempre un po’ in disparte nelle precedenti edizioni. Quello che prima era un punto debole del franchise, si conferma, ancora una volta in MotoGP 21, come un punto di forza. Questa modalità crea un perfetto mix tra il manageriale e il giocato. Il secondo, per forza di cose, è più sbilanciato rispetto al primo, ma le influenze sono ancora più dirette rispetto alla passata stagione.
Si comincia con una moto di pessima qualità. Motore e aerodinamica sono inguardabili, per non parlare del telaio e dell’elettronica. Il team ascolta le nostre indicazioni ma tutto dipende dai risultati in gara. A seconda delle nostre prestazioni, nel corso della 3 giorni di gara, si guadagnano i punti R&D, utili per direzionare lo sviluppo della moto. In base alle nostre scelte, il nostro bolide su due ruote cresce di gara in gara. Il riscontro arriva in gara in maniera piuttosto tangibile, e la qualità della nostra moto migliora ad ogni sessione.
La scelta sul come iniziare spetta sempre a voi. L’unica grande novità di quest’anno è l’introduzione del Junior Team. Si parte da zero – o quasi – con una scuderia vergine e alla sua prima stagione assoluta e un vivaio di giovani piloti da crescere. Dovete scegliere livrea e tuta, in primis, e poi tutto lo staff. La parte più divertente è quella creativa, con la realizzazione della vostra moto. Non parliamo, purtroppo, del lato costruttivo, ma solo di quello creativo. Peccato, però, un po’ lo volevamo.
La pazienza non deve mancare in questa modalità. Le prime gare saranno un disastro e le dovete vedere come una “intro” per il successo che verrà. Datevi il giusto tempo e non siate frettolosi. Le sessioni di sviluppo sono la parte più bella della Carriera. Una sfida nella sfida, anche perché le vostre performance significano punti R&D da investire nella crescita della vostra moto.
MANTIENI IL CONTROLLO
In MotoGP 21 se guidate troppo al limite verrete puniti severamente. Milestone ha deciso di puntare forte verso il realismo, mettendo in primo piano i consumi delle moto. L’anno scorso erano solo le gomme a destare preoccupazione. Questa volta, oltre a loro, occorre tenere d’occhio la temperatura dei freni. Questa si alza sulle “staccatone”, per cui non potete sempre arrivare in fondo ai rettilinei e tirare troppo la corda.
L’elettronica, ancora una volta, assume il duplice ruolo di amico del cuore e accerrimo nemico. Sta a voi capire il momento giusto per eccedere o farne a meno. Il consumo del carburante viaggia è direttamente proporzionale alla vostra dipendenza da elettronica. In particolare il controllo trazione, che vi punisce se ne abusate. L’obiettivo è sempre quello di essere veloci, ma lo dovete essere nel modo più intelligente.
È importante conoscere la vostra moto, per capirne i pregi e i difetti. Sfruttare i primi per tentare di domare i secondi. I vostri avversari lo faranno, e A.N.N.A., anche quest’anno, non perdona. L’engine dedicato all’intelligenza artificiale dimostra sempre la sua presenza, studiando il vostro comportamento in gara. Gli ultimi giri sono un inferno, con gli avversari che guidano al limite per tentare dei disperati recuperi. Fate molta attenzione ai kamikaze, per cui gli specchietti diventano fondamentali.
La scure della long lap penalty è pronta a calare su di voi. Il “vietato sbagliare” è d’obbligo quest’anno, visto che la vostra correttezza sarà sotto stretta sorveglianza. I commissari di gara, infatti, non esiteranno nel penalizzarvi se “sgarrate”. Il tracciato di gara prevede un giro più lungo per i “furbetti”, che vi farà perdere dei secondi che pesano come una condanna.
COMMENTO FINALE
La conferma arriva anche quest’anno. MotoGP 21 non smentisce il grande lavoro svolto dall’italiana Milestone. L’eredità lasciata era pesante, per cui un passo indietro sarebbe subito saltato all’occhio. Ci sono le stesse modalità dello scorso anno, senza new entry in tal senso. Scelta, questa, che vede la modalità Carriera investita dalla luce dei riflettori. Di fatto, anche quest’anno ci sono delle novità, non grandissime, ma pur sempre degne di questo nome.
Il gameplay è stato rivisto in chiave realismo. Il problema grande resta la piattaforma di gioco, visto che la versione PC non gode dei benefici del feedback aptico e dei trigger adattivi. Una scelta, questa, che non fa vedere le vere novità di MotoGP 21. A conti fatti, sotto questo aspetto può sembrare un MotoGp 20.5.
A cancellare queste conclusioni “avventate” ci pensano il consumo dei freni, la long lap penalty, il recupero della moto dopo una caduta e la nuova release di A.N.N.A. Queste, da sole, bastano a dimenticare alcune scelte esclusive, che pesano lato gameplay ma non sull’esperienza di gioco generale.
Pregi
Milestone non sbaglia il colpo nemmeno quest'anno. Le novità convincono, soprattuto quelle in chiave realismo. Lato grafico nulla da eccepire, con il livello di dettaglio che migliora di anno in anno. Si riparte, quindi, dalla pole della passata stagione, con il preciso intento di cementare il primato. Ci riesce, sicuramente lato console ...
Difetti
... anche se la versione Pc guarda, affacciata alla finestra, la tavola imbandita a festa. Per carità, la colpa non è solo degli sviluppatori italiani, visto che i primi pad dotati di feedback aptico si stanno affacciando adesso sul mercato. Ma alcune scelte vanno fatte senza lasciar sentire nessuno escluso.
Voto
8,5