Total War: Rome Remastered, Recensione

Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant. Dove fanno deserto, lo chiamano pace

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Total War: Rome Remastered è l’ultimo strategico/gestionale della serie Total War. Questa serie di Creative Assembly vede la sua alba all’inizio del nuovo millennio, con un titolo dedicato al periodo nipponico Sengoku sotto etichetta Electronic Arts, Shogun: Total War. Due anni dopo, la serie passa ad Activision: è il momento di Medieval: Total War. Il successo viene bissato facilmente. Da medioevo giapponese a medioevo europeo, la qualità non cala e il divertimento si espande. Nel 2004 arriva Rome: Total War, il primo titolo a subire un cambio di motore grafico e votarsi totalmente alla tridimensionalità, salutando per sempre gli sprite che caratterizzavano le armate degli esordi.

A partire dal 2006, la serie Total War passa sotto bandiera SEGA e lì resterà fino ai giorni nostri. Si avvicendano Medieval 2, Empire, Napoleon, Rome 2, Attila. A partire dal 2016 entra in campo il pesantissimo fardello chiamato Warhammer, di cui è stato annunciato anche il terzo capitolo di stampo Total War. Chiude il cerchio della serie canonica Total War: Three Kingdoms, ambientato nell’antica Cina. Collateralmente abbiamo ricevuto anche gli spin-off della serie A Total War Saga: Thrones of Britannia e Troy.

Ad aiutare Creative Assembly nel lavoro di porting, si sono organizzati i britannici di Feral Interactive, veterani del settore e specializzati nelle conversioni per piattaforme diverse da quelle originali. A loro dobbiamo la presenza di Rome Total War su sistemi MacOS, Android e iOS. A loro dobbiamo la realizzazione di Total War: Rome Remastered, di cui leggerete la recensione del gioco che debutta oggi su Steam. Festeggiando, inoltre, gli oltre 20 anni della serie strategico/gestionale. Buona lettura.

SI VIS PACEM PARA BELLUM

Per chi non lo sapesse ancora, dopo 21 anni, i titoli Total War si sono sempre distinti per tre aspetti fondamentali. Il primo riguarda una gestione a turni della propria fazione. Come accade nei più canonici videogiochi di genere 4X (Civilization, Europa Universalis, Endless Space e innumerevoli altri Slitherine) dopo tutto.

Il secondo aspetto, più spettacolare, riguarda le battaglie campali in tempo reale. Cinematografiche, apocalittiche, autentica ecatombe di poligoni. Una pratica pausa tattica viene in aiuto per ponderare le decisioni più importanti sul campo e coordinare meglio i manipoli. Le battaglie campali riescono a riprodurre da molto vicino gli orrori della guerra antica, fatta di armi bianche e macchine d’assedio.

Il terzo aspetto è la quasi perfetta orbita tra il realismo più severo all’arcade più spensierato. Ulteriore valore aggiunto: la possibilità di affrontare un qualsivoglia Total War come strategico in tempo reale, dedicandosi solo alle battaglie. L’alternativa e rinunciare alle battaglie in tempo reale e dedicarsi al fronte gestionale. A quel punto si è di fronte ad un videogioco “da tavolo”.
Molti puristi del genere storico, arricciano il naso di fronte alla poca ricercatezza storica. Chi, invece, non sta molto attaccato ai dettagli maniacali, si diverte molto di più.

VENI, VIDI, VICI

Diciannove fazioni sono pronte per essere guidate alla gloria. A queste si aggiungono sedici altre per un totale di 38 varianti. All’inizio del gioco, prevedibilmente, si può scegliere una delle tre famiglie che possono vantare radici che risalgono alla mitica fondazione dell’Urbe. gens Giulia, gens Cornelia e gens Valeria si dividono la penisola italica e guardano alla Gallia, all’Africa e all’Asia.
Alla fine della prima partita, ogni vittoria porta allo sblocco di un’altra fazione. Annientare personalmente una rivalità politica e territoriale conferisce un ulteriore sblocco. La difficoltà di gioco è scalabile, l’apprendimento delle meccaniche è alla portata di tutti con il tutorial che può essere impostato molto dettagliatamente.

La maggior parte del tempo viene impiegata nella gestione di città ed eserciti. Le città vanno espanse ed evolute, per portare nelle casse della fazione i denari necessari all’arruolamento di nuove forze, all’aggiornamento dell’equipaggiamento delle vecchie, alla formazione di nuove flotte.

Non manca la possibilità di ingaggiare diplomatici, spie, mercanti (new entry in questo gioco) ed assassini. Tutte unità solitarie che approfondiscono la giocabilità, offrendo le strade dello spionaggio, dei virtuosismi politici quali alleanze, trattati commerciali ed altro ancora.
Durante le battaglie campali, che generalmente non durano più di mezz’ora, possono scendere in campo quasi cinquemila guerrieri per parte, per un totale di quaranta manipoli che si affrontano all’ultimo sangue (o alla prima resa).

Da segnalare l’aggiornamento dell’interfaccia di gioco. Questa è stata completamente ridisegnata. Basta veramente poco per prendere confidenza con la nuova disposizione dei pulsanti. Si fa in fretta a dimenticare la vecchia impostazione, sicuramente più rigida e meno “amichevole”. Presente anche il multiplayer cross-platform, per venire incontro alle esigenze bellicose di tutti.

INVASIONI BARBARICHE E ALESSANDRO MAGNO

Total War: Rome Remastered arriva completo di espansioni. Originariamente queste andavano acquistate a parte. La versione rimasterizzata le omaggia nel piatto dell’offerta, espandendo ulteriormente la longevità e la varietà.
Barbarian Invasions ci pone a capo di una delle tante fazioni che hanno contraddistinto l’epoca delle grandi migrazioni. Quelle invasioni che segnarono il declino e poi il disfacimento dell’Impero Romano.

Alexander, cambia ambientazione e sposta il tiro sul versante orientale dell’Europa e parte dell’Asia. Abbiamo quindi la possibilità di emulare Alessandro Magno, o Alessandro il Grande, mitico sovrano e conquistatore di quasi tutto il mondo conosciuto dagli europei. Artefice, suo malgrado, dei longevi regni ellenistici e portatore di una civiltà, quella greca, che conquisterà tutto il mondo conosciuto, incluso quello romano.

COMMENTO FINALE

“Un altro turno e poi smetto”, e si fa l’alba senza che ce ne accorgiamo. Total War: Rome Remastered è la versione aggiornata, riveduta, corretta e portata al passo con le attuali tecnologie, del grande classico del lontano 2004. E’ un videogioco di gestione e strategia. 4X per la maggior parte del tempo, ma strategico in tempo reale per la restante.

Offre al giocatore la possibilità di rivivere, da condottiero, alcune delle più affascinanti epoche storiche della storia antica: la campagna di Alessandro Magno in Oriente. L’ascesa ed il declino della Repubblica di Roma e dell’Impero Romano. Le Invasioni Barbariche.

Diciannove fazioni nel gioco di base, più quelle presenti nelle espansioni. Centinaia, quando non migliaia, di ore di gioco all’orizzonte e un’unica certezza. Total War: Rome Remastered riporta a noi un capolavoro di Creative Assembly e diventa la versione di riferimento.

Pregi

La nuova versione di riferimento di Rome: Total War. Graficamente aggiornato, potendo godere di supporto al 4K e alle ultime tecnologie. Tutte le espansioni incluse. Colonna sonora da Oscar.

Difetti

Lontano dalla fedeltà storica maniacale.

Voto

9