Prosegue la lotta ai cheater e ai giocatori scorretti in quel di Call of Duty e Call of Duty: Warzone. Oggi il team di sviluppo ha condiviso con la community i progressi sull’individuazione e sul ban di tali individui nel gioco. Il tutto attraverso un prospetto che include il modo di lavorare e di effettuare ricerche, oltre ad aggiornamenti extra.
Scopriamo insieme quali.
I PROGRESSI
I cheater non sono i benvenuti. A oggi il team di sicurezza e sanzionamento ha inflitto più di 475.000 ban permanenti in Call of Duty: Warzone. L’ondata di ban che si è verificata ieri è stata solamente la settimana ondata su larga scala da febbraio a questa parte. In aggiunta, il team di sicurezza e sanzionamento infligge ban quotidianamente, sette giorni su sette, per violazioni individuale o recidive. La combinazione dei ban dei ban giornalieri e delle ondate di ban su larga scala è parte integrante degli sforzi del team di sviluppo.
Uno degli obiettivi principali è infatti quelli di rimuovere i cheater, privandoli però della loro possibilità di spostarsi in account alternativi/sostitutivi. Si sta inoltre affrontando il problema relativo al mercato globale di fornitori e rivenditori di cheat. Ciò include account sospetti, che vengono potenziati e venduti ai soggetti recidivi. Recentemente sono stati bannati 45.000 account fraudolenti sul mercato nero, utilizzati da soggetti recidivi.
Sulla scia di quanto detto finora sono stati intensificati gli sforzi in una serie di aree chiave:
- Utilizzare dell’autenticazione a 2 fattori per rendere più difficoltoso l’accesso a nuovi account creati per barare.
- Aumento importante delle risorse dedicate al supporto dei team di sicurezza e sanzionamento.
- Aumento della frequenza di ondate di ban su larga scala, in aggiunta ai ban quotidiani degli account recidivi.
- Migliorare la regolarità di comunicazioni e aggiornamenti.
GLI ALTRI ASPETTI
- Metodo di lavoro. Al team di sviluppo è stato chiesto se viene inflitto ban all’hardware. La risposta è stata affermativa. L’hardware di cheater recidivi e seriali viene bannato. Ciò costituisce un elemento fondamentale della lotta ai giocatori recidivi.
- Ricerca. Di recente, il team di ricerca della sicurezza ha pubblicato un rapporto riguardo un malware nascosto come “dropper” in un falso cheat che veniva offerto in vendita. Maggiori informazioni sono disponibili sul report completo.
- Aggiornamenti. I team di sicurezza e sanzionamento continueranno nella loro lotta ai cheater tramite sanzioni, prevenzione, ricerca e tecnologia. Si continuerà poi a condividere progressi e risultati con la community.
1 commento su “Call of Duty, progressi sul fronte del sistema anti-cheat”