Warhammer 40.000: Battlesector, anteprima
L'Imperatore ha dato ordine di tornare nell'universo di Warhammer 40000. Eseguiamo senza alcun indugio
Slitherine ha saputo sfruttare al massimo tutte le IP di cui è entrata in possesso. Da Battlestar Galactica a Warhammer 40.000 i lavori di Black Lab Games e Proxy Studios hanno ottenuto ampio consenso tra pubblico e critica. Specialmente la serie dedicata a Battlestar Galactica Deadlock, ha saputo ritagliarsi una nicchia fatta di appassionati e nuove leve.
Dopo la fine della seconda stagione, tutti ci aspettavamo di seguire il viaggio degli esuli delle dodici colonie, in linea con quanto apparso in tv. Ma Slitherine ha sorpreso ancora dando in mano a questo talentuoso team una delle ambientazioni fantascientifiche più dettagliate e ricche che siano mai state concepite. Ma il tempo della parole è finito, è ora di calcare i terreni della guerra tra bene e male con l’anteprima della versione anteprima di Warhammer 40.000: Battlesector, il nuovo titolo tattico ambientato nell’universo oscuro e tetro di Games Workshop. Il gioco, ricordiamo, arriverà a maggio per Pc e in estate per console.
Noi intanto vi parliamo di questo assaggio. Buona lettura.
CHI VI HA DETTO DI MORIRE? CONTINUATE A COMBATTERE
In Warhammer 40.000: Battlesector, prenderemo il controllo degli Angeli Sanguinari, uno dei capitoli iconici degli Space Marine e parte delle venti legioni della prima fondazione. La versione preview ci ha permesso di affrontare due missioni in cui ce la dovremo vedere con i Tyranids, fazione ben conosciuta dagli appassionati e da chi ha giocato a Warhammer 40.000: Gladius.
Per prendere confidenza con le meccaniche, decidiamo di optare per i due tutorial proposti, completi ma forse un po’ brevi. Pochi indizi su storia e campagna che vedremo sicuramente in futuro. La struttura, invece, ci ha ricordato un’altra proposta Slitherine: Warhammer 40,000: Sanctus Reach.
IL DISSIDENTE ATTIRA SOLO CASTICO
A differenza della meccanica WEGO utilizzata in Battlestar Galactica: Deadlock, la nuova creatura di Black Labs Games usa un sistema non lontano dallo IGO-YUGO visto in altri wargames. Questa sistema permette al giocatore di dare ordini a più unità mentre durante il movimento delle stesse. È una scelta che condividiamo perché rende il gioco più veloce senza perdere nulla in termini tattico/strategici.
I soldati del Capitolo hanno a disposizione i classici punti di movimento e quelli azione, spesi per l’attacco o l’uso delle abilità. Le unità normali, avranno solo un punto mentre gli eroi godranno di maggiore libertà. In entrambi i casi, nelle fasi di combattimento entreranno in gioco altri fattori quali ad esempio il raggio d’azione ed eventuali coperture che influenzeranno il potenziale di danni ottenibile.
GUADAGNAMO POTERE DAL POTERE, FORZA DALLA VOSTRA PAURA
Le “pedine” sono contraddistinte da unità con punti vita singoli per ogni creatura/soldato. Il flusso di mosse e scelte ci ha ricordato da vicino le miniature del gioco da tavolo. Il risultato è piacevole e determina la volontà dello sviluppatore ad offrire un’esperienza armonizzata e incentrata anche in questo contesto.
A differenza di Warhammer 40.000: Gladius però, non ci troviamo di fronte ad un 4X, bensì ad un vero e proprio tattico, affine alla nicchia wargames. Le missioni da noi provate hanno però evidenziato Space Marine più a loro agio attaccando dalle media e lunga distanza che in corpo a corpo. L’innesto dei bibliotecari e i fortissimi dreadnought sarà cruciale per il bilanciamento delle forze in campo, fatto salvo che nella maggior parte delle situazioni saremo spesso in inferiorità numerica.
I Tyranids, all’apparenza insignificanti, se presi sottogamba risultano fastidiosi. In alcune situazioni ci siamo dovuti affidare a gruppi di fuoco allineati per eliminare orde di insetti. Le uccisioni ci hanno permesso di guadagnare punti “slancio”, utili per potenziare momentaneamente le unità in fase di combattimento a patto di usare tutti i punti azione a disposizione.
IL COLORE DEL SANGUE, L’ODORE DELLA GLORIA
Esteticamente, il gioco si presenta davvero bene, pur distanziandosi dalla grafica foto realistica di un qualsivoglia first person shooter. I modelli delle unità godono di un buon livello di dettaglio, anche al livello d’ingrandimento massimo. Le animazioni sono fluide e l’engine si dimostra particolarmente generoso in quanto a sangue sul terreno. Ogni combattimento vede schizzi più o meno ovunque.
Il nostro Pc ci ha permesso di giocare a dettagli ultra, godendo di un buon colpo d’occhio. Trattandosi di una versione “early”, abbiamo assistito a diversi cali di framerate ma si tratta di normale amministrazione in questa fase. Ci riserviamo di giudicare il comparto audio quando avremo accesso alla build definitiva, ma gli effetti sonori mostrano già i muscoli. Segnaliamo inoltre il doppiaggio audio in inglese durante i briefing.
COMMENTO FINALE
Volevamo a tutti i costi un seguito di Battlestar Galactica: Deadlock e l’annuncio da parte di Slitherine di un nuovo gioco in quel di Games Workshop ci ha un po’ spiazzato. Ma questa anteprima ci ha convinto sulla bontà del progetto. Warhammer 40.000: Battlesector si presenta come un gioco davvero interessante fin dall’anteprima.
All’apparenza non dissimile da Sanctus Reach, appare decisamente più curato e nel complesso raffinato. Mancano molte unità, dettagli su quella che sarà la componente narrativa, eventuali possibilità di personalizzare il proprio Capitolo, ma sono tutti fattori che è ancora troppo presto per prendere in considerazione.
Se la storia sarà all’altezza di quanto messo in campo a livello meccaniche (e conoscendo Black Labs Games scommettiamo di si), gli ingredienti per il successo ci sono tutti.