Rustler, la nostra Anteprima

Jutsu Games reinterpreta in salsa medievale molti concept che hanno reso famosa la serie di Grand Theft Auto; ecco la prima serie di assaggi

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Verso la fine del 2019 venne annunciato Rustler, un progetto incentrato sulla realizzazione di uno pseudo-GTA II in salsa medievale. Visuale isometrica, strade percorse da carri e cavalli invece che da automobili, e tutto ciò che un simile setting può prevedere. Senza essere necessariamente accurati dal punto di vista storico, ma anzi tutt’altro (poi scopriremo il perchè). Un progetto che lo studio indipendente Jutsu Games ha cercato da subito di promuovere con una campagna Kickstarter.

Che anche grazie a una versione del gioco allora già piuttosto promettente, si era rivelata un successo. Quasi 1500 sostenitori e oltre 38.000 dollari raccolti per il titolo in arrivo anche su console, quest’anno, grazie a Modus Games. Ma senza ulteriori indugi vi lasciamo ora all’anteprima di Rustler, al momento disponibile in accesso anticipato su Steam. Vi auguriamo una piacevole lettura.

WHAT A GUY

Rustler è ambientato nel medioevo. Almeno in teoria. Infatti abbiamo cavalli della polizia con tanto di sirene durante gli inseguimenti, graffiti contro il re e altri elementi divertenti e storicamente discordanti. Black humour e riferimenti alla cultura pop (principalmente al “mentore” Grand Theft Auto) faranno da padrone nella nostra avventura, tutta da giocare nei panni di Guy.

Uno scapestrato (e alcolizzato) delinquente di umili origini che tira a campare tra piccoli furti e reati in generale. Continuamente rimproverato dalla mamma, un giorno gli si presenta l’occasione della vita. Grazie a qualche aggancio avremo la possibilità di infiltrarci al Gran Torneo. Evento sulla carta riservato ai soli nobili, che mette in palio la mano della principessa del regno.

L’intento di riscatto a livello sociale è nobile. Ciò che si farà per arrivarci… Molto meno

Da qui (o anche no) comincia la nostra avventura, tutta da vivere anche tra missioni secondarie e un divertente free-roaming. Da gioco-tributo di Grand Theft Auto II non vengono escluse svariate attività secondarie. Utili per tirar su qualche spicciolo, migliorare le proprie capacità o semplicemente conoscere meglio questo bizzarro e volgare scenario medievale. La mappa di gioco (della quale è disponibile circa la metà per ora) si divide tra città e campagne.

E ospita nondimeno dei collezionabili da trovare, nascosti tra gli edifici oppure tra le fratte. Delle comode icone ci permetteranno di identificare l’ubicazione e la tipologia di attività svolgibili al momento, che aumenteranno con il nostro progredire lungo la storyline principale. Scanzonata divertente, oltre che facile da seguire anche grazie alla buona localizzazione in italiano.

VITA DA BANDITO

L’imprecisione nei controlli diventa terribilmente evidente durante le corse coi cavalli…

Come abbiamo anticipato nell’introduzione, visuale e gameplay ricordano molto l’impostazione tipica dei top-down shooter. Un punto di vista isometrico che si sposa con un sistema di movimento semplice ma efficace, che per ovvie ragioni funziona meglio con l’utilizzo di un pad. Certo, mouse e tastiera sono ovviamente supportati. Ma come vedremo a breve a risentirne è soprattutto il sistema di combattimento, che già di per sé manifesta un palese bisogno di messa a punto.

In Rustler possiamo correre (sia a piedi che a cavallo) e interagire con gli altri rozzi abitanti. Anche e soprattutto con il linguaggio più diretto e allo stesso tempo primitivo: quello dei pugni. Che potremo comunque alternare con diverse armi, tra cui spada e scudo, balestre e persino oggetti da lancio (cacche comprese..). Utili per attaccare e difenderci, specie dalla “polizia medievale”. La quale, una volta scatenata, non esiterà a mandarci contro dei robusti cavalieri in aggiunta a delle scarsamente addestrate guardie cittadine.

Svolgendo incarichi potremo guadagnare dei punti da spendere in diverse abilità passive molto utili

Il proprio livello da “ricercato” comparirà in forma di elmetti (che sostituiscono le stelle di GTA), sopra l’indicatore del denaro. Per sfuggire all’inseguimento della polizia dovremo seminarla; cosa che riuscirà particolarmente efficace nei boschi. In alternativa basterà strappare dei dei manifesti da ricercato in giro per gli ambienti, che contribuiranno a far perdere le nostre tracce.

Oltre alla barra della salute ve n’è una, speculare, che costituisce quella della stamina. Che si consuma sia correndo che, soprattutto, combattendo. Attacchi leggeri e “caricati”, schivate ecc consumeranno tutte energia. Ergo, non dovremo mai lanciarci inavvertitamente all’attacco, pena il rimanere indifesi. Il problema principale deriva dall’imprecisione delle hitbox, così come dalla “legnosità” generale che traspare dal combattimento. Che in un titolo del genere finisce con il costituire una componente tutt’altro che trascurabile.

ALTI E BASSI

Tra le attività secondarie figurano una serie di “combattimenti clandestini”, dove potremo misurarci con vari tipi di armi e situazioni

Se l’arretratezza del sistema di combattimento rappresenta (almeno per il momento) la nota più infelice della produzione, diverse parti del comparto tecnico figurano viceversa tra quelle più felici. Su tutte spicca il sonoro, che oltre a voci ed effetti (peti compresi) che ci aiuteranno da subito ad immergerci nel rozzo contesto… Brilla in primis per la colonna sonora.

Non solo ballate medievali, ma anche arrangiamenti strumentali di pezzi hip hop davvero molto gradevoli. Iconica d’altra parte la possibilità di “ingaggiare” uno dei tanti bardi in giro per la mappa di gioco, che dietro compenso potranno accompagnare le nostre scorribande in quel di Rustler. Con tanto di possibilità di cambiare il brano da suonare, anche durante una cavalcata (con il bardo di turno in sella con noi).

Non miracoloso ma comunque convincente il comparto grafico, che assieme al design generale risulta intrigante e ben realizzato nonostante la semplicità complessiva. Ciò che di fatto mina alla radice il potenziale di Rustler è appunto parte del gameplay, dal momento che a causa delle imprecisioni del combattimento ci ritroveremo in diversi casi a perdere (o persino morire) durante gli incarichi.

In questo modo saremo costretti a ricominciare la singola missione da capo, per la nostra non-gioia. La cura investita sull’audio, sui dialoghi ecc risulta così tragicamente e inversamente proporzionale a quella riservata al combattimento, soprattutto corpo a corpo. Non c’è dubbio che gli aggiornamenti futuri dovranno puntare insistentemente sulla rifinitura di tale componente.

Presso i parcheggi per cavalli potremo far riposare il nostro ronzino… O prenderne uno in “prestito”

COMMENTO FINALE

Niente sceneggiature hollywoodiane in quel di Grand Theft Horse, o per meglio dire Rustler. Jutsu Games ha voluto decisamente puntare su un sincero e allo stesso tempo originale tributo alla celebre serie di Rockstar, di cui i primi capitoli erano già delle vere e proprie icone della cultura pop. Schivando alla grande il rischio di essere bollato come semplice plagio, il gioco sta comunque riuscendo a costruire una propria identità. La speranza è che gli aggiustamenti in vista della versione 1.0 (e dell’arrivo su console, entro l’anno), possano dare al titolo lo spessore ludico che merita. Specie nell’ottica di un’eventuale compilation di migliori indie del 2021.