Carnal Instinct, la nostra Anteprima
L'RPG a tema "adulto" sviluppato dal Team Carnal Instinct ha più potenziale di quanto non si pensi a prima vista, e questa pre-alpha lo dimostra
Carnal Instinct è uno di quei titoli che a prima vista rimandano a quell’insieme di “giochi per adulti” fini a se stessi, senza “mordente ludico” e ambizioni. Che costituiscono un sottobosco alquanto folto che prolifera anche in quel di Steam, dove non mancano le contraddizioni. Da una parte non è raro constatare l’approvazione nello store di titoli aventi palesissime e inequivocabili scene pornografiche, mentre altrii ben più sobri (magari aventi un lieve accenno erotico) si ritrovano respinti. Un esempio è costituito da Super Seducer 3, che sarebbe dovuto uscire lo scorso 15 febbraio ma che ancora oggi è in attesa di approvazione da parte di Valve.
Ebbene, dicevamo, il lavoro di Team Carnal Instinct sembra proprio uno di quelli. Nulla di più errato. Come avremo modo di scoprire, questo gioco (attualmente in pre-alpha ndr) presenta delle potenzialità tutt’altro che trascurabili. Scopriamole insieme in questa anteprima di Carnal Instinct, curata dal nostro Claudio Szatko. Vi ricordiamo che per ovvie ragioni non abbiamo allegato fotogrammi relativi alle parti di gioco più esplicite. E che il titolo è disponibile in accesso anticipato su Steam e anche su Patreon. Buona lettura.
TRA FANTASY E ANTICO EGITTO
Carnal Instinct è un gioco d’azione open world ambientato nell’antico Egitto. Orientato con forza agli adulti, è un progetto che ambisce a rivaleggiare con le uscite a grande budget. Un gioco con una sfilza di scene erotiche senza censure in un mondo abitato da felini, draconidi e altre bestie umanoidi in una veste grafica da tripla A. Facciamo presente che ciò che ci viene offerto in questa pre-alpha non è che una piccola fetta di quello che il titolo sarà, probabilmente, nella sua versione completa.
Avremo a che fare con vari incarichi in cui dovremo dimostrare di essere all’altezza di far parte della servitù del sacerdote. In caso contrario verremo mandati a svolgere lavori manuali, in quanto “non degni”. La mappa relativamente piccola che attualmente costituisce l’ambiente di gioco è davvero stupefacente da guardare. Abbiamo constatato un ottimo posizionamento degli oggetti nello scenario, ben fissati e dunque non “galleggianti”.
La cura per i dettagli è veramente tanta, e ci presenta il paesaggio di Sabu in maniera molto verosimile, da autentico Antico Egitto. Tutti coloro che per esempio hanno avuto modo di giocare ad Assassin’s Creed: Origins resteranno certamente incantati dalla realizzazione degli ambienti. Nel corso dell’esplorazione la nostra protagonista si imbatterà in mercanti e in varie casse sparse per il mondo di gioco.
In questo modo potremo entrare in possesso di elmi, pelli e vari gadget che saranno necessari per avviare determinate scene. Anche i modelli dei personaggi non sono da meno in termini di cura. Siamo rimasti colpiti tanto dalle loro texture che dalle animazioni. In termini di accostamenti, sia per grafica che per sistema di combattimento (che vedremo tra poco) possiamo paragonare Carnal Instinct a Conan Exiles.
PRIMA IL DOVERE POI IL PIACERE
Nel corso del gioco avremo tra le altre cose la possibilità di arrampicarci sugli oggetti. Pur non essendoci edifici da scalare allo stato attuale, le ambientazioni si sviluppano non poco in senso verticale. Una particolarità che rende in ogni caso l’arrampicata una parte normale ed essenziale dell’esplorazione. Al netto di tutto, tuttavia, è proprio il gameplay la parte a richiedere la maggior quantità di lavoro da parte degli sviluppatori.
Durante l’avventura abbiamo avuto accesso a un arco per gli attacchi a lunga distanza e naturalmente a un’arma da mischia. Nel momento in cui attacchiamo con quest’ultima, possiamo utilizzare attacchi leggeri e pesanti, che possono essere concatenati in combo. Gli avversari non rimarranno certo a guardare dopo aver incassato qualche colpo, e dunque ci costringeranno a parare o schivare.
L’approccio tattico al combattimento da adottare ricorda vagamente quello d’obbligo in Don’t Starve. Dove è necessario imparare quanti colpi possiamo sferrare “senza conseguenze”, prima di indietreggiare e trovare una nuova “apertura” nella difesa dell’avversario. La parata stessa dopotutto non costituisce una grande garanzia. La durata dell’animazione per parare con la spada è piuttosto lunga, e non sarà raro il fatto di essere colpiti attraverso la guardia. Il modo più efficace per evitare di essere colpiti rimane dunque la schivata.
Certo, di per sé non è che il combattimento sia così coinvolgente. L’IA risulta spesso imprecisa, e l’arco fa un danno troppo contenuto. Anche quando colpiamo un nemico con una freccia, non viene visualizzata una barra della salute. In questo modo diventa difficile sapere quanto sono feriti gli avversari e di conseguenza stabilire i bersagli prioritari. Essendo ancora in pre-alpha Carnal Instinct è al momento sprovvisto di statistiche relative all’attacco e alla difesa, fatta eccezione per le spade. Inoltre abbiamo notato che l’arma migliore da usare sono i pugni, veloci e letali.
PASSIONE PER I DETTAGLI
La maggior parte “dell’azione” in termine sessuale arriva sotto forma di ricompensa al completamento delle missioni. Ogni npc presenta animazioni uniche, per quanto al momento non sia ancora tutto completo, specie al di fuori degli incarichi principali. Senza scendere troppo nei particolari, possiamo comunque testimoniare che tali scene sono comunque realizzate con cura e (molta) passione.
Trattandosi sostanzialmente di cutscene non abbiamo modo di esercitare alcun controllo su di esse, salvo in alcuni casi dove ci è stato concesso di modificare la velocità della scena. A livello di contenuti questa pre-alpha di Carnal Istinct esaurisce ciò che può dare dopo poco più di un paio d’ore totali. Ma rimane comunque un titolo da tenere d’occhio per gli appassionati di giochi per adulti, e non solo.
Nel corso dell’anteprima abbiamo più volte accennato alla suggestiva veste grafica del gioco, che a primo impatto ci ha fatto temere in termini di prestazioni. Vista e considerata la distanza dalla versione 1.0, il rischio di ritrovarsi con qualcosa di pesante (a livello hardware) e poco ottimizzato era davvero alto. Incredibilmente abbiamo, viceversa, ricevuto una gran bella sorpresa.
Quando abbiamo messo piedi in questo scorcio di antico Egitto siamo rimasti a bocca aperta dinanzi a cotanto livello di fotorealismo. I colori, l’acqua, il cielo, la luce, i personaggi… Tutto curato nei minimi dettagli, dove ogni passo all’interno di questo mondo si è rivelato un autentico piacere. Per gli occhi. Robuste e durature sono state le prestazioni, con un framerate stabile a 60 fps in ogni circostanza. Naturalmente a settaggi massimi. Molto buono anche il comparto audio, anche se in svariati frangenti sono risultanti mancanti i file audio di diversi npc.
COMMENTO FINALE
Dietro a Carnal Instict c’è un team di sviluppo che ambisce a realizzare un gioco per adulti senza precedenti. Circa i futuri contenuti del gioco è stata già rilasciata una road map, dove sono previsti numerosi miglioramenti al sistema di combattimento, così come meccaniche e biomi nuovi. Abbiamo avuto modo di sperimentare una pre-alpha che è ha evidenziato la cura e la passione sotto diversi aspetti. Su tutti quelli grafico… E quello adulto. Non ci siamo pentiti neanche per un secondo di aver dato una possibilità a questo titolo, e ci auguriamo che in futuro esso possa crescere e svilupparsi oltre ogni aspettativa di chi adesso ci sta lavorando.