The Wind and Wilting Blossom, recensione

Dopo l'anteprima di maggio scorso, è ora di tornare nell'affascinante Giappone medievale con la recensione di The Wind and Wilting Blossom

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Il 2020 è stato un anno ricco di prodotti ambientati nel paese del sol levante. Tra questi, il dinamico panorama indie ci ha portato The Wind and Wilting Blossom. Lo scorso maggio, la nostra anteprima ha evidenziato le potenzialità di questo progetto, nato sulla scia degli Heroes of Might & Magic e di FTL. Sviluppato dal dal team statunitense Picklefeet Games, il gioco è uscito dall’accesso anticipato e risulta disponibile su Steam lo scorso 11 dicembre. Vi auguriamo una piacevole lettura.

SPADE, ORCHI E SAMURAI

Il Giappone è una terra a tratti mistica dove i periodi storici si intersecano con leggende e folklore locale. L’epoca Heian è da molti ricordata come un periodo di grande crescita sia a livello artistico che sociale. È quindi verso la fine del 900 che lo scontro tra Oya Taro Mitsukuni e la strega Takiyasha ha inizio. Tutto ha inizio nel 940 quando Taira no Masakado, a capo di un esercito ribelle tentò di detronizzare l’allora imperatore. Il suo piano non ebbe però successo e la sua testa venne posta nella capitale come monito a chiunque tentasse di rivoltarsi.

La notizia della cruenta morte del padre, ha portato la figlia Takiyasha a pianificare un’atroce vendetta. Sfruttando i suoi poteri mistici, ha evocato un vasto esercito di yokai che si è fatto strada lungo tutto il paese lasciando dietro di se morte e distruzione. E qui entreremo in gioco noi, che impersonando Oya Taro Mitsukuni e guidando un manipolo di eroi dovrà raggiungere il luogo dove giace la testa di Masakado. Voci misteriose suggeriscono che sia custode del segreto dietro la possibile sconfitta di Takiyasha. Il miasma delle putride legioni di non morti e demoni si fa più forte ogni giorno che passa, dobbiamo fare presto.

UN ROGUELIKE DURO E PURO

The Wind e Wilting Blossom è uno strategico a turni con meccaniche tipiche dei roguelike vecchio stampo, con una difficoltà che si attesta su livelli medi. Il gameplay si alterna tra fasi di esplorazione, combattimenti e npc che attraverso un sistema non dissimile dai libro-game offriranno una buona progressione. Anche se non si direbbe, il gioco è strutturato su livelli dove le mappe sono a loro volta divise in diverse aree, ognuna pronta a mettere alla prova le abilità del giocatore o offrire elementi di contorno quali anche commercianti. Il nostro obbiettivo è quello di arrivare il prima possibile alla fine della mappa e passare al livello successivo.

Ogni fermata offre sfide casuali: la nostra truppa potrebbe trovare una bancarella con oggetti in vendita, un paesano bisognoso di cibo, un incontro con predoni che dileggiano un paese. C’è una certa varietà nelle situazioni che si parano davanti al giocatore e anche dopo molte sessioni non ci sarà da annoiarsi. Com’è logico che sia, trattandosi di elementi completamente scriptati la ripetitività è scontata ma in questo tipo di giochi è più norma che eccezione.

UNA LAMA SPORCA DI NERO SANGUE

Ogni mossa del protagonista e dei suoi commensali consumerà le scorte di cibo che dovremo quanto prima rimpinguare pena malus in combattimento. La stragrande maggioranza dei punti d’interesse sparsi sulla mappa conterrà uno o più incontri che dovremo superare per non dover ricominciare la partita. Il tipo di nemico da affrontare varierà notevolmente in base alla nostra posizione, al livello di oscurità che si estende dopo un certo periodo di tempo, finanche la posizione stessa del giocatore sul piano di gioco.

Gli incontri si svolgono su mappe a griglia esagonale, con eroi e nemici in grado di attaccare le celle adiacenti anche in base al tipo d’arma di cui dispongono. Non è previsto un ordine preciso o valori di iniziativa per determinare i turni, pertanto ogni unità può attaccare e muoversi liberamente. I livelli iniziali saranno i più difficili visto che le unità a disposizione del giocatore sono piuttosto deboli. Le statistiche da tenere in considerazione sono il valore offensivo e quello relativo all’armatura, che deve essere sempre superiore in fase d’attacco pena l’impossibilità di infliggere danni all’avversario.

Solitamente troveremo le unità a nostra disposizione sulla parte sinistra dello schermo, mentre yokai, banditi e creature saranno disposte sulla sinistra. Nei casi quali ad esempio le imboscate però, i nostri saranno letteralmente circondati aumentando sensibilmente la difficoltà e il valore strategico di ogni battaglia. Ci sono poi situazioni dove gli effetti atmosferici hanno un impatto importante come ad esempio i combattimenti durante le tempeste: in questi casi ad ogni turno i fulmini colpiranno determinate caselle e per essere sicuri di non farci colpire dovremo stare molto attenti a non farci trovare nella casella dove colpirà la saetta.

Le battaglie contro i boss rappresentano la ciliegina sulla torta per ogni appassionato di sfide impegnative. Sostituendo eserciti di medio valore i boss vengono solitamente spalleggiati da una manciata di unità deboli e possiedono abilità a dir poco micidiali. Dal lanciare palle di fuoco che coprono una vasta porzione di mappa si passa a incantamenti in grado di paralizzare una o più unità. Il risultato di questo approccio dinamico è un combat system avvincente e dal quale dipenderanno le scelte fatte durante il percorso dal giocatore.

QUALCHE ELEMENTO DA GIOCO DI RUOLO

Finita la battaglia i loot comprenderanno cibo, soldi, armi e soprattutto punti esperienza. Ogni personaggio può arrivare al quinto livello, aumentando le statistiche difensive e offensive. Soldati all’apparenza inutili diverranno presto parte integrante delle nostre strategie e in grado di abbattere più avversari contemporaneamente. The Wind and Wilting Blossom è un gioco che premia la pazienza e soprattutto la tenacia. I primi gameplay ci vedranno soccombere anche dopo pochi turni, ma presa confidenza con le meccaniche gli scontri si faranno via via più semplici. Unico neo, è il fattore “casualità” che determinerà il tipo di mappa e il nostro esercito iniziale.

Più di una volta ci è capitato di iniziare una partita e perdere senza arrivare alla fine della prima mappa perché ogni combattimento si teneva pedissequamente in inferiorità numerica. In altri casi le unità a nostra disposizione erano solo a distanza o solo da corpo a corpo. È vero potremo acquisire nuove unità soggiornando in una delle città disseminate nella mappa, il problema è che per farlo sarà necessario sborsare somme anche importanti.

Il sistema di salvataggio prevede di mantenere i nostri progressi ogni volta che usciremo vittoriosi da uno scontro. Nonostante questo, la mancanza di un sistema di salvataggio manuale, anche con una manciata di slot si fa sentire. Per ovviare a questa mancanza senza snaturare la natura “hardorce” del progetto, lo sviluppatore ha lavorato sul bilanciamento della difficoltà proponendoci tre livelli: facile, normale, difficile.

Se già a livello normale il gioco offre un grado di sfida nettamente sopra la media, la modalità difficile è appannaggio dei giocatori più coraggiosi. La modalità semplice non va assolutamente sottovalutata, perché mantiene tutte le caratteristiche capaci di rendere questo gioco interessante senza risultare frustrante ma garantendo combattimenti avvincenti.

ANTICHE ATMOSFERE RIPROPOSTE

Il comparto tecnico di The Wind and Wilting Blossom è semplice quanto bello da vedere. Ispirato agli antichi dipinti giapponesi, le tele prenderanno vita offrendo uno spaccato non scontato. La palette cromatica alterna colori vivaci a espressioni intense e cupe, riproposte in fase d’esplorazione e combattimento. Le animazioni sono fluide, gli effetti proposti in quantità con la stessa tecnica di unità e mondo di gioco.

Le musiche sono piacevoli, non troppo ripetitive e tendenzialmente rilassanti dando, peraltro, l’impressione di essere arrangiate e suonate con antichi strumenti disponibili all’epoca. Data la durata di ogni sessione di gioco, le musiche contemplative aggiungono la giusta atmosfera senza mai distrarre.

COMMENTO FINALE

The Wind and Wilting Blossom è un prodotto che fonde diversi generi in modo sapiente, risultando di fatto un tattico strategico con elementi roguelike impegnativo.

Scelte narrative ramificate, mitologia giapponese, una storia non scontata e con qualche colpo di scena terranno incollato il giocatore per diverse ore, considerando anche l’opportunità di sbloccare eroi alternative finita la storia. Gli amanti della sfida si perderanno senza troppi indugi in un mondo dove scelte e morte permanente si alternano senza soluzione di sorta. Per tutti gli altri, il nostro suggerimento è giocarlo al livello più semplice e seguire tutte le vicende senza mai sottovalutarlo. In entrambi i casi, pochi altri giochi offrono una panoramica del Giappone così affascinante.

Pregi

Un mix riuscito. Molto impegnativo. Livelli di difficoltà ben bilanciati. Il fascino dell’antico Giappone.

Difetti

Non disponibile in italiano. La “casualità” in alcuni casi penalizza. Qualche slot di salvataggio manuale non avrebbe guastato.

Voto

8,5