Turrican Flashback, recensione Switch
La raccolta porta la leggendaria serie action anche su PS4 con quattro titoli firmati Inin Games e Strictly Limited Games
Era il lontano 1990 quando l’allora Rainbow Arts e Factor 5 pubblicarono su Amiga, Commodore 64 ed altri computer e console a 16 ed 8 bit, Turrican. Il gioco ad ambientazione fantascientifica sviluppato da Manfred Trenz ebbe notevole successo grazie ad un gampelay immediato, ad una colonna sonora leggendaria firmata da Chris Hulsbeck e ad una realizzazione molto pulita. L’anno successivo arrivò il sequel, Turrican II The Final Fight che fu anche – lo ricordiamo per dovere di cronaca – uno l’ultimo titolo Rainbow Arts per C64 che dopo nove anni vissuti da protagonista cominciava a fare spazio ai computer e console a 16 bit.
La serie continuò col terzo capitolo e con altre versioni dedicate su altre console. Poi il silenzio. Qualche voce su un ipotetico Turrican in 3d per Pc ma nulla. Del resto Factor 5, il team di sviluppo, aveva realizzato altro ma l’ultima traccia tangibile fu il controverso Lair su PlayStation 3 nel 2007. Poi, a marzo 2017 il ritorno con l’annuncio del cofondatore Julian Eggebrecht che parlava apertamente di un ritorno di Factor 5 e di Turrican. La scorsa estate, in un periodo in cui il primo capitolo della saga compì 30 anni dall’uscita, arrivò la conferma del ritorno “imminente”. In molti, lo ammettiamo, ci aspettavamo un famigerato Turrican 4 poi la certezza, di una raccolta: Turrican Flashback per PS4 e Switch.
Niente episodio nuovo ma una compilation con quattro titoli che debutta oggi, 29 gennaio 2021, sulle piattaforme appena nominate grazie al lavoro di ININ Games e Strictly Limited Games, rispettivamente sviluppatore e publisher della raccolta non nuovi a questo tipo di “opere” (leggasi la recente raccolta Space Invaders Forever, ndr).
Noi vi parleremo della versione Switch. Buona lettura.
UN POKER D’ASSI PER RIGIOCARE LA STORICA SAGA
Turrican Flashback, come detto, racchiude quattro giochi della amata serie. Si tratta di Turrican, Turrican II: The Final Fight, Mega Turrican e Super Turrican. Ovviamente vi parleremo singolarmente di ognuno di questi titoli. La compilation ha il grande merito di far “rinvenire” giochi storici di una serie cha ha scritto la storia degli action platform sparatutto. E l’evoluzione di un genere attraverso questi quattro giochi usciti tra il 1990 ed il 1994. Un percorso che ha un chiaro valore storico.
Tutti i giochi possono usufruire di alcune funzionalità extra: la possibilità di riavvolgere il tempo per evitare di perdere vite, utilizzare diversi filtri per ottenere una visualizzazione più o meno retro (Pixel Perfect, aggiunta di linee di scansione, di curvatura dello schermo per simulare il tubo catodico, ed altri effetti per sentire il feeling degli anni ’90).
È possibile giocare a schermo intero, in 4:3 o, appunto Pixel Perfect) e scegliere anche lo sfondo della cornice dell’area di gioco nonché se avere l’hub originale o l’interfaccia minimale o più moderna con le informazioni necessarie come numero di vite, tempo a disposizione ed altro comunque visualizzabili su schermo. Inoltresi può modificare la difficoltà del gioco: facile, media e difficile. Ci sono anche le cheats (i trucchi) che fanno ottenere vite ed armi in quantità colossale ma pena l’impossibilità di non conquistare trofei.
E si può anche salvare la posizione corrente e riprendere quando si vuole. Tutto grazie al menu di navigazione dal quale si possono anche settare i comandi. Turrican Flashback, dunque, propone questi piccoli extra, in linea con produzioni simili.
Turrican
Il capostipite della serie uscì nel 1990. Qui troviamo la versione Amiga. Protagonista è il nostro guerriero cyborg che indossa un’armatura altamente tecnologica. Nostro compito è quello di affrontare e sconfiggere le forze di Morgul. Questo è l’acronimo di Multiple Organism Unit Link che si materializza in un mostro minaccioso dai tre volti.
Il nostro viaggio ci porterà attraverso 13 stage suddivisi in 5 mondi affrontando bestie meccaniche e biomeccaniche ed installazioni belliche altamente tecnologiche e strutture militari per oltre 1.300 schermate. E circa 50 tipologie di nemici. Una sorta di metroidvania in senso lato e senza necessità da parte del giocatore di fare backtracking dato che non c’era bisogno di tornare indietro per sbloccare delle location ma esistevano posti segreti e pieni di bonus nonché alcune piattaforme “segrete” sparse qua e la. Per trovarle bastava sparare in area e se colpito il punto giusto compariva una piattaforma artificiale da distruggere per ottenere bonus.
Nel nostro cammino dovremo raccogliere diamanti e potremo usufruire di bonus per cambiare armi e rinforzarle.
Dal punto di vista tecnico si apprezza la fluidità dello scrolling, un dettaglio decente degli ambienti che diventano sempre più carichi di dettagli. Iconici alcuni boss: il pugno gigante nel primo livello, il colossale Piranha del secondo mondo. E così via.
Turrican II: The Final Fight
Correva l’anno 1991 ed il sequel del primo episodio cominciò ad imperversare. Turrican II: The Final Fight, in questa raccolta riproposto per la versione Amiga, è più grande, più cattivo, più spettacolare. Dodici livelli, suddivisi sempre in cinque mondi, ma con oltre 1.500 schermate da esplorare. Ma con altre novità: più nemici, aree più colorate e dettagliate e la solita solidità di gameplay reso sempre veloce e distruttivo grazie ad armi inedite e potenziabili più volte. Alcune dagli effetti devastanti. C’erano anche piccole finezze: alcuni nemici come i robottini tanto conosciuti nel primo capitolo potevano esser distrutti anche saltando sopra la loro testa. Un omaggio al leggendario Super Mario.
Tra le novità nel gameplay e sostanziale anche una sessione shoot’em up velocissima dedicata a Katakis (titolo amatissimo dagli utenti C64) perla del 1987 di Rainbow Arts e Manfred Trenz.
Notevole valenza storica ha la colonna sonora firmata da Chris Hulsbeck che in quel 1991 lasciò gli utenti Amiga a bocca aperta per la famosa routine a 7 voci che davano enorme corposità ai brani diventati iconici anche per la loro qualità e musicalità. Imponente il motivo iniziale ma altrettanto memorabile il brano intitolato “The Great Bath”. Fu, come detto, l’ultimo titolo di Rainbow Arts su C64.
Bella anche la scena introduttiva, sia su C64 che presentava le sequenze in bianco e nero che su Amiga che, godendo di maggiori mezzi tecnici presentava la stessa intro ma a risoluzione maggiore ed a colori. La Avalon 1, una astronave delle Forze dei Pianeti Uniti (The United Planets Freedom Forces) che sta esplorando la galassia (Aldeberan 42), viene intercettata dalla gigantesca nave dell’imperatore The Machine. Ne nasce un breve scontro a fuoco che vede vincitori gli alieni. L’unico sopravvissuto, Brian Mc Guire giura vendetta ed indossa la nuova armatura da combattimento Turrican.
Mega Turrican
La raccolta propone la versione per SEGA Mega Drive di Mega Turrican, pubblicata su console nel 1994. Questo non è altri che il terzo capitolo del gioco uscito su Amiga l’anno prima. Il miglioramento grafico è deciso con tanti più dettagli ed un’interazione con gli ambienti. Non c’è più, infatti, lo sparo giroscopico presente nei primi due episodi della saga, ma un rampino che ci permette di saltare da una piattaforma all’altra percorrendo grandi balzi. A tratti questo tipo di gameplay ci ha ricordato Batman: The Movie.
È il primo gioco della serie non realizzato da Manfred Trenz. E si vede. I livelli sono meno vasti e l’esplorazione è meno libera. Ad ogni modo si tratta di un bel titolo che vanta oltre ad un ritmo frenetico anche ottime musiche firmate sempre da Chris Hulsbeck con l’apporto di Ramiro Vaca. Ottimi anche qui i motivi dei brani.
Super Turrican
Il quarto gioco di Turrican Flashback è Super Turrican, ossia la versione Super Nintendo del gioco che propone diverse novità. Il titolo è datato 1993 e vanta molti omaggi. Il protagonista, che veste sempre l’armatura da combattimento altamente tecnologica Turrican, è atterrato con la Avalon 1 sul pianeta Katakis (dove abbiamo già sentito questo nome?), una volta pacifico ma adesso assoggettato allo strapotere tecnologico e bellico di The Machine.
Oltre ad avere un comparto tecnico interessante con una grafica molto dettagliata e – come in Turrican 2 e 3, diversi livelli di parallasse, il gameplay ha delle dinamiche nuove. Il raggio giroscopico presente nei primi due episodi, torna (non c’era nel terzo capitolo) torna ma con una novità: questa volta non distrugge i nemici ma li congela. Dinamica che serve al giocatore per guadagnare tempo ed avere più possibilità di disintegrare l’avversario a suon di colpi o… di fuggire via.
Tornano invece un paio di elementi che hanno contraddistinto la serie: l’esplorazione ed i segreti per la felicità degli amanti. Super Turrican è un miscuglio del meglio dei titoli e tecnicamente si fa valere.
GAMEPLAY
Giusto parlare del gameplay di questi titoli che con il controller della Switch si comporta bene anche se, almeno per chi vi scrive, l’impatto iniziale è stato quasi traumatico. Abituati al vetusto Tac-2 (joystick famoso per la sua resistenza), le levette dei joycon sono sembrate ad un primo acchito non rispondere benissimo. Ma ci siamo resi conto che eravamo noi quelli arrugginiti: dopo oltre 20 anni di assenza dall’azione è comprensibile.
I controlli sono risultati buoni ed anche i comandi, una volta che ci si abitua, per le armi secondarie fanno il loro lavoro.
In tutti i giochi di Turrican Flashback i riflessi sono fondamentali per saltare, schivare e sparare. Ed ovviamente c’è bisogno di tanta pazienza perché pur non essendo troppo difficili, alcuni passaggi sono comunque complicati ed arriveranno colpi da ogni dove.
PIXEL E MUSICA CHE HANNO FATTO STORIA
Non aspettatevi miracoli da Turrican Flashback. Quanto offerto è sostanzialmente identico all’offerta principale e si può modificare con alcuni filtri che abbiamo già descritto che servono per acuire l’effetto retro.
Parliamo di giochi di 31 anni fa. All’epoca (soprattutto su C64) si gridò al miracolo. La vera novità, per noi, è sicuramente Super Turrican che all’epoca uscì per Super Nintendo.
Le musiche rimangono eccezionali. Molti brani hanno scritto la storia dei videogiochi e non solo. Anche alcune orchestre hanno reso omaggio alle canzoni firmate dal maestro Chris Hulsbeck. La longevità e l’esplorazione fanno il resto.
COMMENTO FINALE
Turrican Flashback cala un poker di titoli della serie che ha fatto faville nella prima metà degli anni ’90. Non ci sono contenuti extra esagerati ma delle opzioni praticamente standard in questo tipo di produzioni. Filtri grafici per modificare l’aspetto e renderlo più simile alla propria esperienza favorita retro, ed alcune opzioni moderne come salvataggi (che prima non erano presenti), o la presenza dei trucchi per avere vantaggi enormi.
Nulla più. Non aspettatevi grandi novità. Rimane però il grande di poter tornare ad usufruire di alcuni titoli di una delle serie più famose e giocate dell’epoca 16 bit. Speriamo che prima o poi arrivi un famigerato Turrican 4 in chiave moderna anche se riteniamo che sia un rischio e non sempre può andare bene. Ammettiamo che gli autori dovrebbero fare uno sforzo creativo non indifferente per proporre un titolo che non snaturi il passato ma che sappia comunque innovare. L’approdo, però, su Switch e PS4 è comunque un fatto importante. Dategli una possibilità visto che il valore storico (ed affettivo per molti utenti sopra la trentina) non è indifferente.
Pregi
Quattro Turrican originali offrono tante ore di gameplay e sfide. Ci sono i salvataggi. Opzioni grafiche per l’esperienza visiva che più aggrada. Il feeling con la saga storica non viene snaturato.
Difetti
Non ci sono tantissimi contenuti supplementari. A non tutti il gameplay può sembrare idoneo.
Voto
8