Hitman 3, la nostra recensione Pc

Dopo due anni l'Agente 47 ritorna in campo per chiudere i conti contro la Providence; sarà riuscita IO Interactive a regalarci un finale degno di questa trilogia?

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Hitman 3 rappresenta la spettacolare conclusione della trilogia di World of Assassination, iniziata nel 2016 con Hitman: Season One. A quasi cinque anni di distanza IO Interactive propone dunque un enorme pacchetto conclusivo, contenente nuovi fantastici livelli e modalità ai quali i fan del genere stealth non potranno rinunciare tanto facilmente.

Il gioco è disponibile su PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One, Switch (Cloud version) e Pc, via Epic Games Store (esclusiva temporale). Di seguito la nostra recensione della suddetta versione Pc, curata dal nostro Claudio Szatko. Vi auguriamo una piacevole lettura.

AFFRONTARE IL PASSATO

Hitman 3 riprende dopo la fine del secondo capitolo, con l’agente 47 intento a ribellarsi contro i suoi ex datori di lavoro, l’International Contract Agency (ICA). Mentre le sue considerevoli abilità di travestimento e assassinio erano precedentemente controllate dall’ICA, ora quelle stesse abilità sono rivolte contro l’organizzazione. Per 47 è dunque tempo di chiudere i conti col passato, combattendo il sistema con ogni mezzo necessario. Al centro dell’esperienza di questo terzo capitolo conclusivo vi sono le funzionalità e i miglioramenti implementati.

Innanzitutto abbiamo la massima revisione grafica, con IO Interactive che ha dato vita ad ambientazioni più grandi e più belle. Tra le altre cose abbiamo camminato per le strade al neon della Cina e scalato un gigantesco grattacielo dorato a Dubai. Il motore di illuminazione è visibilmente migliorato, con le luci fluorescenti di un club tedesco sotterraneo capaci di lasciare veramente di stucco. Anche senza ray tracing (in via di implementazione) la cura per il dettaglio dei vari riflessi ci ha veramente impressionato.

Non mancano aggiunte meno visibili, ma non per questo meno importanti. L’agente 47 può ora contare su una fotocamera che ci ha consentito di scattare sia foto di obiettivi e prove che di violare determiinati oggetti. I codici di accesso, che nei capitoli precedenti venivano inseriti automaticamente in un sistema, ora dovranno essere inseriti manualmente. Essi ora sono anche nascosti meglio nell’ambiente. Per trovarli dovremo cercare tra muri, scrivanie e altre aree.

Gli sviluppatori hanno anche aggiunto delle scorciatoie in ciascun livello. Parliamo di scale o porte chiuse capaci di aprirsi solamente da un lato. Ci vorrà del tempo per attraversare un livello e raggiungere il punto dove poter aprire queste scorciatoie. Ma una volta aperte, queste rimarranno a disposizione anche per le run successive. Ciò costituisce sicuramente un notevole incentivo all’esplorazione approfondita delle ambientazioni di gioco.

L’ARTE DELL’ASSASSINIO

A dispetto delle svariate novità e introduzione Hitman 3 si base comunque su ciò che IO Interactive ha realizzato nei precedenti due capitoli. Infiltrarsi clandestinamente in un luogo esotico, usare il proprio ingegno e i travestimenti abilmente ottenuti per farsi strada verso gli obiettivi prefissati, e via discorrendo. Sebben il gioco offra svariate armi da fuoco con cui poter eliminare i bersagli a sangue freddo, l’agente 47 è di norma un professionista. Capace di dare il meglio di sé agendo come uno spettro, in silenzio, senza lasciare tracce.

Anche in questo capitolo troviamo sei livelli, e di conseguenza sei ambientazioni differenti. Dubai (Emirati Arabi Uniti), Dartmoor (Regno Unito), Berlino (Germania), Chongqing (Cina), Mendoza (Argentina) e i Carpazi (Romania). Rispetto ai livelli dei due predecessori questi sono più grandi e molto più estesi verticalmente. Non a caso nella prima location di gioco ci ritroveremo ad agire nella torre più alta di Dubai, sicuramente ispirata al Burj Khalifa.

Le scelte relative all’eliminazione dei bersagli saranno sempre tantissime. Facili e discrete (come l’avvelenamento del bersaglio) ad altre più spettacolari (come scambiare una pallina da golf con una “versione” più esplosiva). Ogni livello potrà dunque essere rigiocato tantissime volte, per cercare di eliminare i bersagli in molti modi diversi. Come ricompensa potremo ottenere semplici punti esperienza o, a seconda dei casi, abiti e attrezzature extra per le run successive. Questo soprattutto in quelle che sono definite “sfide da purista”.

Alcune “tipologie” di omicidio saranno legate alla trama delle missioni, altre invece saranno legate a delle sfide che richiederanno, per l’appunto, di eliminare il bersaglio di turno in un modo specifico. Ripetere i livelli scoprendo nuovi modi per eliminare un numero crescente di bersagli determinerà anche l’aumento del livello di maestria. Con il tempo potremo sbloccare nuove posizioni di partenza in ogni luogo. Non solo, dunque, nuovi gadget e travestimenti alternativi.

IL CERCHIO SI CHIUDE

Essendo il capitolo conclusivo della trilogia, Hitman 3 non manca di confezionare a dovere tutto ciò che l’ha preceduto. All’interno del gioco potremo infatti accedere e giocare a tutti i livelli di Hitman e Hitman 2, aggiornati sia graficamente che a livello di meccaniche. Per poterlo fare però bisognerà acquistare gli Access Pass di entrambi i giochi, disponibili come dlc per questo terzo capitolo. Coloro che già hanno acquistato i precedenti due capitolo completi dei loro contenuti non dovranno preoccuparsi di nulla.

Io Interactive ha abilitato una funzione che permette di trasferire i progressi compiuti in precedenza su Hitman 3, anche nel caso in cui Hitman 1 e 2 siano stati acquistati su Steam. Complessivamente gli appassionati potranno dunque mettere le mani su un totale di 20 livelli. Un pacchetto mastodontico che permetterà di vivere appieno la storia dietro a uno degli assassini più famosi della storia dei videogiochi. Il gioco include nondimeno modalità aggiuntive oltre alla campagna standard.

Bersagli elusivi, escalation e contratti, con Sniper Assassin che invece offre un’esperienza completamente differente. I bersagli elusivi sono sfide a tempo limitato, in cui avremo una sola possibilità di eliminare dei bersagli speciali. Perdere la partita implica perdere il bersaglio per sempre, ma in caso di vittoria potremo ottenere una ricompensa unica. Come da tradizione le escalation offrono invece nuovi obiettivi all’interno di ogni livello, ma con una nuova particolarità. Nuovi elementi verranno via via aggiunti ai livelli per ostacolare la nostra progressione. Più telecamere di sicurezza, meno travestimenti e così via. Tutto per rendere ancora più avvincente la sfida.

Infine vi sono i contratti, che si differenziano per il fatto che sono creati dai giocatori. Per realizzarne uno è sufficiente selezionare un obiettivo e un metodo di omicidio specifico in un livello. Una volta che avremo completato la nostra stessa sfida, essa verrà messa a disposizione della community. Io Interactive inoltre ispezione regolarmente tutti i contratti, valorizzando i migliori rilasciandoli come “contratti in evidenza”. Sniper Assassin invece è una modalità che ci consentirà di concentrarci esclusivamente sulle eliminazioni dalla distanza, letteralmente.

TECNICA DA MANUALE

Una modalità che non ha fatto ritorno in Hitman 3 è invece la Ghost Mode. Originariamente implementata in Hitman 2, essa consentiva a due giocatori di sfidarsi all’interno di un livello, dove a vincere sarebbe stato il primo capace di eliminare il bersaglio. A fare da sfondo c’erano tutta una serie di condizioni permanenti, come il perenne status d’allerta o l’obbligo di fare vittime innocenti. IO Interactive deve però aver intuito che la community, alla fin fine, sembra preferire esclusivamente un’esperienza per giocatore singolo. Parlando di online, questo terzo capitolo obbliga il giocatore ad avere una connessione costante.

Non che sia formalmente impossibile giocare offline, ma in questo modo tutte le azioni eseguite non verranno conteggiate. Sia in termini di sfide che di livelli di maestria, dei quali abbiamo parlato in precedenza. Tutto ciò andrebbe anche bene, se non fosse per il fatto che i server di gioco, al momento, non si sono dimostrati stabilissimi in tal senso. Attendiamo dunque che il team di sviluppo possa normalizzare la situazione impedendo cadute di connessione indipendenti dalla linea del giocatore.

Sul fronte tecnico generale Hitman 3 si è comunque dimostrato molto convincente. Le immagini sono risultate definite e curate sotto ogni punto di vista, con un framerate che a dispetto dei suggestivi effetti di illuminazione ecc si è mantenuto costante tutto il tempo. A dimostrazione di un egregio lavoro di ottimizzazione effettuato dietro le quinte. Impeccabile anche il lato audio, che si è dimostrato realistico oltre ogni misura anche grazie alla “tridimensionalità” delle voci e delle musica in certe ambientazioni di gioco.

COMMENTO FINALE

Hitman 3 rappresenta senza ombra di dubbio la degna conclusione di una fantastica trilogia, che celebra magistralmente una figura videoludicamente storica come quella dell’agente 47. IO Interactive ha creato il giusto mix di tecnica e meccaniche per rendere indimenticabile l’esperienza vissuta in questa trilogia, ora accessibile in un’unica, gigantesca soluzione.

Tutti e tre i capitoli realizzati negli ultimi 5 anni in una celebrazione corale fatta di grafica migliorati e nuove meccaniche in 20 grandissimi livelli, con centinaia e centinaia di metodi di assassinio diversi da mettere in pratica. Poche serie possono vantare lo spessore di Hitman, e IO Interactive ha elargito alla sua meravigliosa trilogia World of Assassination il giusto saluto.

Pregi

Ambientazioni vastissime e curate. Tanti NPC su schermo. Moltissime sfide da completare e ottima rigiocabilità. Accesso a tutti i livelli della trilogia. Grafica ammodernata.

Difetti

Richiesta connessione costante per poter giocare. L'ultima missione è un po' distaccata dalle altre.

Voto

9