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Space Invaders Forever, recensione Switch

Il classico dei classici degli sparatutto torna in veste moderna sulla ibrida di Nintendo

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Quando si scrive di Space Invaders si entra inevitabilmente in una spirale di ricordi difficile da fermare. Parlare di un gioco che quest’anno spegnerà le 43 candeline ci fa tornare alla mente alle prime rimembranze in sala giochi. Per chi vi scrive, il tutto è riportato alla prima metà degli anni ’80. Anche se i ricordi personali più fervidi sono più in là nel tempo. Non troppo, comunque, a dir la verità. Ma nei primi lampi di memoria, uno dei protagonisti è stato senza dubbio lo sparatutto firmato da Taito nel quale la missione era semplice: sparare alle astronavi aliene nemiche col nostro cannone protetti da alcune montagne.

Il gioco è diventato un classico grazie al suo immediato gameplay che ne decretò un successo planetario. Tanti i sequel, i remake nati grazie anche ai dispositivi mobile, ed i cloni nel corso di oltre quattro decadi. Inutile ripercorrere la storia e per motivi di tempo mandiamo subito il nastro avanti fino ai nostri giorni. Ed arriviamo a fine 2020 quando grazie ad Inin Games, la raccolta Space Invaders Forever ha portato il classico dei classici (che i più grandi – anche di chi vi scrive – ricordano per aver speso una fortuna in gettoni, ndr) su piattaforme PS4 e su Switch. Tale compilation, disponibile dallo scorso 11 dicembre, include tre titoli: Space Invaders Extreme, Space Invaders Gigamax 4 SE ed Arkanoid vs. Space Invaders.

Ecco quindi la nostra recensione della versione Switch. Buona lettura.

TRA REMAKE E CROSSOVER

Space Invaders Forever ci porta quindi indietro nel tempo (ma non troppo) grazie a dei remake e ad un particolare crossover. Andiamo subito al soco con la descrizione di questi giochi che rivisitano in chiave moderna l’originale del 1978 espandendolo in tanti modi.

Space Invaders Extreme

Si tratta del remake pubblicato nell’ormai lontano 2008 per celebrare i 30 anni della saga. Questo gioco offriva, e continua a farlo, delle varianti sul tema. Una bella rinfrescata necessaria per rinverdire il mito. Tante le aggiunte non solo dal punto di vista della giocabilità ma anche su quello tecnico. Ritmi elevati a suon di musica e con una grafica dai tratti psichedelici.

Due le modalità: Arcade e Gioco Libero. Nella prima, ogni livello propone diversi stage, alcuni intermezzi temporali nei quali si devono abbattere navicelle speciali per ottenere bonus, e poi boss fight per andare avanti lungo diversi stage ad albero, ossia con bivi (alla OutRun per intenderci) e finali differenti in base al percorso scelto. Vite limitate ma ovviamente con possibilità di averne extra superando determinate soglie di punteggio. A proposito di punteggi, ci sono le classifiche online ed i più competitivi faranno di certo il possibile per figurare tra i migliori. E migliorare il proprio record personale a suon di milioni di punti.

La seconda modalità, Gioco Libero, ci permette di giocare ad uno dei livelli già sbloccati in Arcade con l’obiettivo di realizzare punteggi e valutazioni migliori. Già ci sono anche le valutazioni di stile scolastico (A, B, C e così via). In Extreme va sottolineata la presenza dei power up che offrono miglioramenti temporanei come lo sparo multiplo, un mega laser, uno scudo, bombe e così via. Tali power up vengono fatti cadere dai nemici e quindi si devono raccogliere per essere utilizzati.

Ma anche gli alieni che conservano le forme storiche) hanno le loro carte da giocare ed essendo molto aggressivi non ci renderanno la vita facile. Tutt’altro.  Questi oltre a forme diverse, possono avere lo scudo che deve essere distrutto prima di poterli distruggere. Altri, a volte, si girano diminuendo le nostre possibilità di beccarli. I boss, invece, sono completamente diversi dalle navette abituali e devono essere colpiti in punti sensibili. Diversamente sarà difficile avere la meglio su di loro.

Space Invaders Gigamax 4 SE

Space Invaders Forever

Questo è dedicato agli amanti del multiplayer anche se è possibile giocarci in singolo. L’aspetto iniziale è molto simile all’originale di 43 anni fa ma con la peculiarità di trovarsi di fronte ad un’area di gioco molto più vasta ed una moltitudine di nemici sullo schermo.

Lo schemo sembra ricalcare il suo illustre capostipite ma… tutto cambia presto. Sovente, infatti, arriva una nave madre che risucchia le astronavi nemiche sullo schermo e le rigetta sullo schermo conferendo loro movenze più imprevedibili e quindi più ostiche da eliminare. Quando si colpiscono gli alieni questi non vengono abbattuti subito ma occorrono almeno tre colpi per toglierceli di mezzo. Insomma, tutto questo aggiunge pepe al gameplay. Quest’ultimo offre una sfida davvero ardua se si gioca da soli essendo votato e dedicato al multiplayer cooperativo.

Visivamente parlando, come accennato, troviamo un aspetto classico e semplice adornato da momenti psichedelici ed è accompagnato da brani interessanti.

Arkanoid vs. Space Invaders

Il terzo ed ultimo titolo di questa raccolta è l’insolito Arkanoid vs. Space Invaders che propone un particolare gameplay richiamando l’altro famoso arcade (Arkanoid) degli anni ’80 griffato Taito. Giusto ricordare come Arkanoid vs. Space Invaders sia uscito originariamente nel 2017 su iOS ed Android.

In questo gioco, che mostra la sua natura mobile, gli alieni vengono -c come da tradizione – sempre dall’alto ma non si controlla il classico cannone bensì una piccola astronave a forma di capsula chiamata Vaus (proprio come quella di Arkanoid). Probabilmente avete già intuito: non dovremo evitare i colpi dei cattivoni ma dovremo respingerli e rimandarli al mittente colpendolo e distruggendolo. Si dovranno anche sfruttare i rimbalzi. Naturalmente ci sono anche i bonus di ogni genere (potenza di fuoco, e difensivi) che facilitano leggermente l’impresa. L’azione si propaga per oltre 150 livelli. Per concludere gli stage si devono abbattere tutte le astronavi entro il tempo prestabilito. Oltre ai nemici alieni avremo anche i famosi mattoni da abbattere.

Lo stile grafico è molto più moderno ed assomiglia a quello degli anime giapponesi. Probabilmente è il titolo che vanta un comparto visivo “più tondo” rispetto agli altri.

COMMENTO FINALE

Space Invaders Forever è una raccolta dei giochi più moderni e delle rivisitazioni più articolate del classico del 1978. Un modo per mandare avanti la memoria di un titolo che ha scritto e fatto (a dir poco) la storia dei videogiochi prima ancora che degli sparatutto. E ka si tramanda ai più giovani che, grazie a questa compilation, possono comunque mettersi in gioco con titoli dal gameplay concettualmente elementare ma dalla difficoltà elevata.

Ce n’è per tutti i gusti ed ha anche un valore storico intrinseco oltre a richiamare un altro titolo amato dell’epoca d’oro degli anni ’80, ovvero Arkanoid. Il gameplay su Switch è veramente gradevole e propone una sfida interessante oltre che a belle varianti sul tema principale. Grafica e sonoro sono gradevoli anche se a livello visivo non ci sono miracoli. Il compito era tutto sommato semplice e si è giocato con un mix che richiama comunque il grande classico.

Insomma per chi ha vissuto quegli anni ma anche per chi vuole conoscere un po’ di storia anche se rivista in chiave moderna.

Pregi

Tre giochi moderni della serie Space Invaders. Le variazioni al gameplay sono interessanti e divertenti. Una vera sfida. Gradevole graficamente. Un bel modo per ricordare lo storico Space Invaders e svecchiarlo.

Difetti

Non c’è molto da segnalare salvo il fatto che nonostante tutte le varianti il gameplay possa essere ripetitivo.

Voto

8,5

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