Qualche settimana fa ZCREW si è affacciato su Steam in accesso anticipato. Uno di quei tanti titoli indie che vengono pubblicati in sordina, senza proclami, e che sperano di conquistare fama e fortuna a suon di meriti, magari tramite un ricco passaparola. Da qualche parte si deve pur iniziare. E infatti dietro a questo sparatutto isometrico cooperativo c’è una squadra di giovani sviluppatori alla loro prima esperienza.
Stiamo parlando di Emotion Studio, un team interno all’editore Snail Games (che è l’editore del gioco ndr). Che puntano forte sull’elemento cooperativo, e che hanno stimato un periodo di accesso anticipato di circa un anno. Anche a seconda dei feedback della community e in generale dell’avanzamento dei lavori. Di seguito la nostra anteprima di ZCREW, per ora previsto sulla sola piattaforma Pc. Vi auguriamo una piacevole lettura.
UNA VERA PANDEMIA
In ZCREW un virus alieno ha portato il pianeta sull’orlo dell’apocalisse, trasformando gli esseri umani in zombi e infettando molte altre creature viventi (ora mostri assassini ndr). Il caos ora impazza sulla Terra, disseminata quasi solamente di rovine. Ed è qui che entra in gioco l’U.N.R, una task force impegnata a tentare di ribaltare la situazione a favore dell’umanità.
Nello specifico tramite l’invio di cloni umani geneticamente modificati, gli unici in grado di tener testa alle orde di infetti, umanoidi e non. E questo rappresenta il contesto (anche piuttosto standard) che ruota attorno al gioco, che come abbiamo anticipato rappresenta uno sparatutto isometrico cooperativo, in grado di supportare fino a 4 giocatori contemporaneamente.
Cominciando una nuova partita verremo catapultati in una specie di base militare. Essa rappresenterà il nostro hub, da cui potremo selezionare le missioni, craftare e modificare il nostro equipaggiamento e naturalmente cambiare classe. In ZCREW vi sono infatti quattro classi di combattenti: Assault, Warrior, Supply e Medic. Ciascuno di essi presenta delle abilità speciali, che sbloccheremo salendo di livello.
In questa versione in accesso anticipato avremo accesso a circa 30 livelli, divisi in due zone: Lost Desert e Ruined City. All’interno di ciascun livello saranno presenti obiettivi primari e secondari di vario genere. Si va dall’uccisione di un certo numero di zombi o altri mostri, alla scorta di individui e alla protezione di strutture, fino ad arrivare a sabotaggi e recupero di oggetti. Il tutto in chiave di salvezza dell’umanità contro il virus.
SENZA INFAMIA E SENZA LODE
Al centro di ZCREW vi è il combattimento. Le missioni infatti non sono che un pretesto per scendere in campo e combattere, mettendo alla prova le varie classi con le relative abilità. Centrale all’interno del gioco è ahimè il grinding. Infatti per poter accedere a missioni più difficili dovremo raggiungere un livello di “potere” specifico. Craftando armi più rare e potenti ed equipaggiando accessori quali torce, mirini ecc potremo far salire tale livello, aumentando di conseguenza la nostra potenza di fuoco.
Al termine di ciascuna missione otterremo Esperienza, U-Coin (la valuta del gioco ndr) e due tipi di materiali, fra cui spiccano i blueprint (progetti ndr). Con essi potremo accedere alla postazione della base dedicata al crafting per realizzare armi e accessori sempre più potenti. Nella postazione “inventario” decideremo invece cosa equipaggiare in vista della missione successiva. Un’ultima postazione sarà invece dedicata al multiplayer. Da essa potremo unirci alla lobby di altri giocatori, o invitarne qualcuno (fino a 3 ndr) nella nostra.
Giocare in compagnia attenuerà, anche se non di molto, la ripetitività della formula di ZCREW. Il tutto facendo possibilmente attenzione a non ferirsi a vicenda con spari e granate (vi è infatti il fuoco amico ndr). E’ importante evidenziare che al netto della scarsa varietà di armi e tipologie di incarichi, il gioco sa comunque divertire. Il feeling dei controlli è più che soddisfacente, come anche l’aspetto grafico complessivo. Non impressionante, ma comunque di buona fattura.
A rendere un po’ frustrante l’esperienza sono le hitbox di alcuni attacchi nemici, specie quelli a distanza portati a segno da alcuni mostri. Imprevedibili e persino capace di oltrepassare, non di rado, barriere fisiche. Non mancano bug minori, come per esempio il personaggio che, qualora rimanga incastrato da qualche parte, ci costringerà a ricominciare da capo la missione. Piuttosto anonima, infine, la colonna sonora.
COMMENTO FINALE
C’è parecchio lavoro da fare in quel di Emotion Studio. Non solo per arricchire ZCREW sul fronte dei contenuti, ma anche della varietà e in generale dello spirito. Questo perchè allo stato attuale il gioco non offre nulla che non sia già stato visto altrove. Per giunta con una resa complessiva che oscilla tra il basso e il medio-alto. Ci vorrà decisamente di più per ritargliarsi un posto importante all’interno degli sparatutto isometrici cooperativi. Gli spunti buoni ci sono, ma vanno raffinati e proposti alla loro massima potenza espressiva. Il prezzo budget (circa 8 euro) risulta quantomeno favorevole nell’ottica di investire sul gioco, dando fiducia a un team di sviluppo giovane ma, comunque, capace.