Di Alien Scumbags ci eravamo fatti una buona idea visto che avevamo provato l’anteprima a lo scorso metà marzo. Era un progetto interessante, uno shooter a scorrimento laterale che avrebbe potuto offrire delle soddisfazioni soprattutto agli amanti delle atmosfere retro e delle sfide toste.
Pur trattandosi di una versione preliminare, infatti, il titolo ci aveva convinto per stile grafico e giocabilità. Durante i mesi successivi, lo sviluppatore indie Monster Finger Games ha lavorato sodo per migliorare e ampliare questo progetto, sbarcato su Steam lo scorso 17 giugno e disponibile anche sulle piattaforme ITCH.io e Gamejolt . La nostra recensione si basa sulla versione Steam del gioco, vi auguriamo una piacevole lettura.
QUANDO LE COSE VANNO MALE, CHIAMATE I MARINES!
La terra è un pianeta splendido, potenzialmente ascrivibile ad un paradiso. Eppure le cose non vanno mai come vorremmo e l’ombra di qualche guerra è sempre dietro l’angolo. È il caso di Alien Scumbags dove in un non ben specificato “20XX” il pianeta è vicino alle soglie della disfatta dopo che qualche simpaticone ha deciso di sganciare quel “grappolo di bombe nucleari” che gli avanzavano in cucina.
L’unica speranza per tutti i videogiocatori è rappresentata dall’astronave Nostrami che purtroppo ha interrotto ogni collegamento. I motivi sono ignoti, ma la posta in gioco è troppo alta e i militari decidono di mandare il loro uomo migliore, “Master Chef”. Ultima recluta a vincere il premio “Peggior soldato del decennio”, lo sfortunato eroe per caso viene inviato in quattro e quattr’otto per indagare sulle cause del silenzio radio e far luce su quello che è accaduto all’equipaggio.
Qualcuno di voi potrebbe obbiettare ma Vin è impegnato su Andoria, Jason è a caccia di megalodonti e Dwayne è impegnato con il torneo di Switch Fit. L’unico elemento abile siamo noi, esattamente come il Regno Unito quando chiama Johnny English. Arrivati sulla nave, ad attenderci ci saranno scritte di sangue, stanze per esperimenti e una luce così soffusa da non veder quasi nulla.
La storia è colma di cliché ma calzano a pennello su un titolo che vuole prendersi in giro e far divertire pur mantenendo alto il grado di sfida. Se avete paura del buio, è esattamente il gioco che fa per voi, lo pensa anche Master Chef e lui ha l’ossessione delle torte formato Halo.
ABBRACCIA IL FUCILE, DAL LATO GIUSTO PERÒ…
Ci troviamo di fronte ad uno shooter senza compromessi: velocità, adrenalina, nemici che appaiono ovunque, tutti elementi basici del genere che qui sono riproposti con ironia e umorismo particolarmente azzeccati. I primi livelli si susseguono con una certa rapidità, utile per farci accarezzare una finta sensazione d’onnipotenza e prendere confidenza con i comandi.
Vagando tra le sezioni della Nostrami, potremo trovare vari strumenti di morte con i quali seminare distruzione e panico tra le fila nemiche. Dal classico e iconico fucile a pompa all’iper tecnologico fucile laser, ce n’è per tutti i gusti. E quando finiremo i colpi, la pistola sgraffignata ai marines del secondo Alien ci permetterà di difenderci quanto basta.
Una meccanica che abbiamo particolarmente apprezzato è relativa al sistema di munizioni. In questo tipo di giochi, una buona strategia è sempre stata quella di recuperare quanto più materiale possibile per poi fare livelli con le armi a pieno carico.
Alien Scumbags impedisce questo accumulo, pertanto avere il lanciafiamme carico e non usarlo fino a che non troviamo la ricarica sarà inutile. Questa scelta aumenta e non di poco la difficoltà, portando i giocatori a ponderare attentamente su quali armi puntare e quali lasciare a terra.
Altra meccanica interessante è legata ad armadietti sparsi nei punti strategici dei livelli e che potremo usare per nasconderci. Non serviranno a ripristinare l’energia vitale ma risulteranno molto utili per evitare confronti indesiderati. Specialmente quelli dove l’alieno o lo zombie di turno sono molto forti. È un’aggiunta che strizza l’occhio a meccaniche survival, pur risultando semplice e molto arcade nell’esecuzione.
DOVE MI TROVO? VEDO DUE LUCI ROSSE CHE SI MUOVONO
Il level design è stato oggetto di una profonda revisione rispetto alla versione da noi provata a marzo. L’inquadratura è sempre ravvicinata così da non permettere di capire la posizione di creature nemiche e i livelli godono di maggior varietà e ricchezza di particolari. I nemici cresceranno in numero e in pericolosità man mano che avanziamo nella nave, risultando stilisticamente ispirati ai canoni del genere pop.
La colonna sonora è davvero suggestiva e contribuisce a rimarcare l’atmosfera horror che pervade tutto il gioco. Il più delle volte, gli effetti sonori di armi e creature interromperanno melodie prevalentemente dark e inquietanti.
A incorniciare un magnifico quadro dai toni ambigui abbiamo una discreta quantità di easter eggs, diversi personaggi sbloccabili e una splendida grafica a 8 bit. Tutte caratteristiche che ingolosiranno tutti gli amanti del retrogaming.
COMMENTO FINALE
Alien Scumbags è l’ennesima riprova che il panorama indie è in grado di stupire, divertire ed impegnare.
Ed è forse questa caratteristica più importante di un gioco, il divertimento. La ventina di ore che vi serviranno per portarlo a termine passeranno in fretta, soprattutto quando potrete sbloccare i personaggi aggiuntivi, tutti dotati di abilità uniche pur se caratterizzati solo in superficie. Un buon level design ed una grafica ad 8 bit lo rendono perfetto per le serate dedicate al retrogaming o per farsi due risate con gli amici.
Ma non fatevi ingannare, non va assolutamente preso sottogamba. Il livello di sfida è di tutto rispetto grazie anche a meccaniche che lo rendono particolarmente impegnativo.
Pregi
Divertente e impegnativo. Buona rigiocabilità. Colmo di easter eggs.
Difetti
Prima o poi lo finirete. Alcuni boss particolarmente ostici. Vogliamo il secondo capitolo adesso.
Voto
8