Dopo alcuni mesi dal rilascio su Pc, di cui trovate una recensione qui, le strade di Electro Ride: The Neon Racing arrivano su Switch. Il titolo sviluppato da Sylwester Osik è un racing che abbandona un po’ gli standard moderni: grafica low-poly, umili veicoli e luci psichedeliche ovunque. Di colpo, sembra quasi di essere entrati in qualche spot televisivo anni ‘80. Una sensazione che ci pervaderà per tutta la durata del gioco.
Non solo nell’estetica e nelle musiche, ma anche nel gameplay. Se volete sapere come si comporta Electro Ride: The Neon Racing sulla console Nintendo, vi invitiamo a proseguire la lettura di questa recensione. Ricordiamo che il titolo è uscito lo scorso 27 novembre sull’ibrida della grande N. Detto questo, vi auguriamo una buona lettura.
BENVENUTI NELLA CORTINA DI FERRO VAPORWAVE
Electro Ride: The Neon Racing ci farà attraversare alcune città dell’ex cortina di ferro rivisitate in chiave vaporwave. Infatti, il gioco ci porterà a correre fra le strade di Berlino, Varsavia, Praga, Mosca, Varna e Sofia, attraversando colori e musiche che sembrano chiaramente rifarsi con nostalgia all’estetica digitale degli anni ’80. La particolarità del titolo, oltre allo stile estetico, risiede nella scelta di differenziarsi dai soliti veicoli presenti nei giochi di corsa. Non saliremo a bordo di supercar velocissime, bensì avremo a disposizione veicoli che si ispirano a umili vetture del calibro di una Fiat 125 o una Dacia 1410 Coupe. Insomma, niente rettilinei a velocità folli. Non che sia un male, in quanto aggiunge diversità ad un periodo dove i racing si limitano a darci dream car.
Le modalità di gioco sono essenzialmente tre: Storia, Schermo Condiviso e Corsa Rapida. Nella prima, affronteremo una storia narrata con piccoli frammenti video che ci porterà ad attraversare le succitate città. In ogni città dovremo affrontare diverse modalità di gara, fino alla sfida finale con il boss di zona che ci permetterà di scegliere un nuovo veicolo in caso di vittoria. Lo Schermo Condiviso è il classico multiplayer mentre in Corsa Rapida troveremo le varie modalità di gare, con la possibilità di scegliere anche il numero di avversari e la loro difficoltà.
Le tipologie di gara sono diverse. Ci sarà Ultimo rimasto, una gara dove l’ultimo arrivato del giro viene eliminato, fino a lasciare solo il vincitore. In Attacco al tempo, dovremo battere il tempo sul giro per aggiudicarci la vittoria. In modalità Fantasma, infine, dovremo battere il fantasma dei nostri giri passati. Ovviamente, non mancano le gare classiche.
ARCADE ALLA MASSIMA POTENZA
Electro Ride: The Neon Racing trasuda l’essenza dell’arcade da tutti i pori. Infatti, fin dalla prima gara capiamo che affrontare le gare con un senso logico e tendente al simulativo non ha completamente senso. Preparatevi ad affrontare curve alla massima velocità, derapate folli e collisioni a non finire. Peccato non siano tutti pregi.
La peculiarità del gioco sta proprio in quel neon del titolo. Oltre allo stile estetico già menzionato, i nostri veicoli avranno luci al neon sulla carrozzeria. Elemento che daranno sì un tocco in più all’aspetto delle vetture, ma serviranno anche ad indicarci il colore del powerup che abbiamo attivato. Infatti, lungo il tracciato saranno presenti dei potenziamenti da raccogliere che doneranno alla vettura un colore. Colore che servirà ad indicarci su quale striscia luminosa, presente sulla strada, dovremo puntare per ottenere un aumento di velocità. Una dose di turbo indispensabile, se vogliamo puntare alla vittoria
La guida è complicata da padroneggiare: i veicoli, alcuni più di altri, tendono a non mantenere la strada nemmeno sotto tortura. I comandi su Switch risultano particolarmente difficili, soprattutto se usate i Joy-Con. In realtà, anche la sensibilità delle levette analogiche del pad sembra quasi fuori scala, costringendoci ad utilizzare la molto più gestibile croce direzionale.
Per quanto riguarda le collisioni, le vetture non riportano danni di nessun tipo, nè estetici e tanto meno strutturali. Questo potrebbe far pensare di avere il via libera per poter cozzare contro le altre vetture per poterli superare in tranquillità oppure sfruttare un muro per raddrizzare una curva infelice.
Ma le cose non stanno così. Infatti, non capita raramente di vedere il nostro veicolo volare o ribaltarsi in seguito ad un tamponamento con gli avversari o ad una curva errata che ci ha portato fin troppo vicino ad un guardrail. In questo caso, ci viene in soccorso il tasto Y che ci rimette in pista velocemente, ma non senza lasciarci un pò di amaro in bocca. Un incidente senza senso all’ultimo secondo potrebbe costarci una gara lunga diversi minuti.
Inoltre, vi consigliamo di non provare a prendere il turbo mentre non siete perfettamente allineati alla strada. Il risultato, nel caso vi succeda, nove volte su dieci vi porterà a finire fuori strada o contro una delle barriere laterali.
TECNICAMENTE RETRO, MA FORSE TROPPO
Il lato tecnico di Electro Ride: The Neon Racing in questa versione Switch purtroppo non brilla. All’avvio abbiamo riscontrato un caricamento con schermo nero decisamente troppo lungo, tanto da farci credere che la console si fosse bloccata. Purtroppo la problematica legata alle schermate di caricamento non sono rare, con momenti veramente estenuanti. Inoltre, se decidiamo di ricominciare una gara, magari perché coinvolti in un disastroso, e non raro, incidente proprio prima della linea del traguardo, il gioco avvierà un caricamento senza fine che ci costringerà comunque ad uscire dalla gara, tornare al menù e riselezionare la gara in questione. E visto i caricamenti non fulminei, alla lunga può risultare frustrante.
Il comparto grafico alterna le buone idee dello sviluppatore ad una realizzazione deficitaria, dove si notano problemi in tutto ciò che circonda il nostro veicolo. Va detto, però, che gara dopo gara si riesce a soprassedere leggermente a questo problema, grazie anche allo stile adottato dal gioco. Peccato, perché la versione Pc risulta nettamente migliore.
COMMENTO FINALE
Electro Ride: The Neon Racing risulta essere un gioco dal colpo d’occhio formidabile, ma che difficilmente si farà amare alla prima gara.
E forse nemmeno alla seconda. Il lato tecnico di questa versione per l’ibrida Nintendo risulta imperfetto e i comandi non brillano certo per semplicità. Inoltre, il titolo pecca di poca diversità. Lo stile estetico rimane la scelta migliore fatta da Sylwster Osik. Ci teniamo a ricordare, comunque, che il gioco è un indie, quindi possiamo anche chiudere un occhio su qualche magagna tecnica nonostante la versione Pc sia notevolmente più fluida.
Pregi
Estetica ricercata. Concept originale.
Difetti
Vari problemi tecnici- Giocabilità non immediata e difficile da padroneggiare. Gestione delle collisioni migliorabile. Modalità Storia un po' scarna.
Voto
5,5