Football Manager 2021, recensione
Torniamo in panchina con la nuova versione del mageriale di Sports Interactive e SEGA
Il panorama calcistico è riuscito nell’impresa di portare avanti la programmazione, pur con scelte differenti e in alcuni casi discutibili, nonostante la pandemia abbia bloccato il globo, Se il pallone continua la sua corsa, poteva mancare quel periodo dell’anno in cui ogni appassionato attende di tornare in panchina tra statistiche, moduli e calcio mercato? Certamente no, ed infatti Football Manager 2021 sta approdando su Steam puntuale come un orologio svizzero, pur con qualche settimana di ritardo rispetto al periodo d’uscita canonico.
L’imperatore manageriale calcistico per eccellenza, sviluppato da Sports Interactive e pubblicato da Sega, sarà disponibile da domani, 24 novembre. La recensione che vi proponiamo si basa sulla beta accessibile a tutti gli utenti che lo hanno acquistato durante la fase di accesso anticipato. Vi auguriamo una piacevole lettura ma è probabile che in futuro si possa ritornare sul gioco con un approfondimento.
SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA, SI MIGLIORA
Parlare del gameplay di Football Manager è come ricordare che a dicembre c’è anche il Natale. Si crea l’allenatore dei propri sogni o un personaggio che si vuole interpretare, si parte come neo tecnico disoccupato e di belle speranze o alla guida della propria squadra del cuore.
Facile a dirsi, difficile a farsi per una mole di dati che ai non avvezzi può risultare indigesta e inesplicabile. In realtà, ad ogni iterazione il concetto di “user friendly” è sempre più preminente, rendendo di fatto quasi automatico ogni aspetto gestionale della rosa. Questo voler a tutti i costi strizzare l’occhio ad utenti potenzialmente meno interessanti è croce e delizia dello zoccolo duro della community.
Che dal canto suo, negli anni ha evidenziato con estrema precisione tutte le mancanze o le parti da migliorare di un progetto che segue sempre il traguardo della perfezione. Sports Interactive si è sempre distinta per piccoli ma importanti passi avanti in ogni capitolo, salvo poi passare ad una vera rivoluzione più o meno ad ogni lustro.
Football Manager 21 è erede diretto di uno dei capitoli più apprezzati da pubblico e critica, degno erede di quel FM12 che ancora oggi è ricordato come uno dei migliori e più divertenti, pur non condividendone la bontà del match engine, tallone d’Achille della scorsa edizione.
Prima di passare alle considerazioni però, è doveroso dare un’occhiata alle novità introdotte in questa nuova edizione.
NUOVI ACQUISTI
L’interfaccia di gioco in Football Manager 2021 è la stessa del capitolo precedente ma con diverse modifiche che andremo ad analizzare successivamente. Le novità più importanti le troviamo sotto la scocca e sono consistenti, a partire da quella che secondo noi è l’aspetto cardine di tutti i Football Manager: il match engine. Spauracchio di Sports Interactive da tempo, è sempre stato protagonista di criticità mitigate da una serie di patch.
In questa nuova versione la meccanica gestionale delle partite è stata completamente rivoluzionata introducendo il concetto di “capacità decisionale”. I giocatori e lo staff simulati dall’AI di gioco prenderanno decisioni ogni quarto di secondo, con un’unità temporale che lo sviluppatore ha definito “slice”.
Queste decisioni varieranno a seconda di una lunga serie di fattori, quali ad esempio le condizioni del campo, la squadra avversaria, i compagni in campo, le indicazioni dell’allenatore, il risultato della partita in quel momento. Valutata la situazione, il giocatore o membro dello staff eseguirà l’azione che ritiene più adatta in base alle proprie capacità.
Il concetto può sembrare astruso ma l’ambizione e la ricerca del realismo ci inducono verso un cauto ottimismo, fermo restando alcune considerazioni di cui parleremo più avanti. Altre novità che vanno ad armonizzarsi al concetto di “decisione” sono relative alle fasi di gioco difensive, offensive, sulla tre quarti campo e le manovre d’interdizione e costruzione a centrocampo.
I difensori si muoveranno in modo più realistico, dandosi il cambio in fase di marcatura. Per tutti i modaioli del 4-2-3-1, la fase di costruzione sulla tre quarti è stata nettamente potenziata, con i trequartisti che finalmente saranno più partecipi alla manovra.
Un mondo di numeri
Altra importante introduzione per tutti gli amanti delle statistiche è quella relativa alla meccanica degli xG, ovvero gli expected goals. Il concetto trasferito sul terreno calcistico ci indicherà i “gol attesi” durante la partita, ma nel complesso questo valore è la “rappresentazione in decimali” della bontà della fase offensiva di una squadra.
Tenendo presente diversi parametri quali ad esempio il numero di tiri in porta, la posizione, il numero di parate e il numero di tiri fuori dall’area avremo un’idea del numero di goal che dovremo aspettarci di segnare. Per chiarirvi le idee, se durante una partita il vostro xG fosse intorno al 2, dovreste aspettarvi all’incirca quel numero di goal.
Ovviamente il concetto prende in considerazione una miriade di fattori ma risulta importante anche come strumento per valutare quali siano i problemi della rosa. Ad esempio, avere un valore di xG molto alto ma un numero di realizzazioni esiguo ci suggerirà che qualcosa non va e dobbiamo intervenire. Il modulo, cambi di ruolo e soprattutto allenamenti e affinità di gruppo sono i primissimi elementi su cui è utile indagare.
Una chiacchierata meno monotona
Dopo circa cinque anni in cui community e critica chiedevano a gran voce una revisione profonda del sistema relativo alle interviste, Sports Interactive ci ha accontentato rivedendo la più vetusta finanche inutile meccanica di gioco. Fino a ieri le interviste erano monotone, ripetitive e con un impatto quasi ininfluente sul gameplay.
Il discorso in Football Manager 2021 è diverso poiché in linea con il trend moderno, le conferenze stampa vedranno i giornalisti proporci domande individualmente. Il tipo di risposta e il tono che useremo avranno un effetto sui nostri interlocutori che verrà riepilogato a fine evento. Oltre alle risposte tra cui abbiamo trovato un po’ troppe frasi riciclate, è stato introdotto il concetto di “gestualità”.
Valido tanto nelle conferenze quanto nelle conversazioni private con i singoli giocatori, battere il pugno sul tavolo o sorridere amichevolmente avrà effetti diversi in base alla situazione. Soprattutto negli incontri privati con i giocatori della rosa e i loro rispettivi agenti, può impattare anche in modo significativo ad esempio quando un calciatore piagnucola perché retrocesso nelle gerarchie dopo una serie di partite inguardabili e scarso impegno in allenamento.
Agenti che ora risultano più importanti anche nell’economia di un gameplay che permette di interloquire con una figura finora rimasta ai margini. Chiedere la disponibilità di un giocatore al suo agente permetterà di avere un’idea circa richieste contrattuali, l’interesse ad approdare nel nostro club e le aspettative circa il minutaggio durante la stagione.
In linea di massima, la volontà di Sports Interactive è quella di rendere il lato “diplomatico” di Football manager più realistico, con tanto di relazioni tra gli stessi addetti ai lavori. Le nostre prove hanno evidenziato un certo pessimismo dei giornalisti quando si prende il controllo di un club da perfetti sconosciuti, il che è in linea con quanto accadrebbe fuori dai nostri schermi. Man mano che i risultati arrivano i rapporti tra stampa e staff possono migliorare e lì le scelte del giocatore avranno un certo impatto, anche se a lungo termine.
Rapporti con la dirigenza
Fino a ieri, il rapporto con lo staff proprietario era limitato alle richieste e incontri per la revisione della linea societaria. In Football Manager 2021, alla mole di esistente sono stati aggiunti una serie di incontri per valutare le possibilità di miglioramento della rosa.
In base ai giocatori disponibili e al modulo utilizzato, la proprietà ci indicherà alcuni giocatori che potrebbero risultare papabili per rinforzare la squadra. Il sistema non sostituisce lo scouting e i rapporti ma ne costituisce un complemento gradito, pur non variando la formula base che mantiene le stesse schermate di riepilogo del capo osservatore.
INTERFACCIA E COMPARTO TECNICO
I miglioramenti all’interfaccia di cui abbiamo parlato in precedenza riguardano principalmente una più chiara visione del quadro d’insieme. La forma fisica in percentuale è stata sostituita da cuoricini di diverso colore e passando il mouse sopra la relativa icona, avremo un dettaglio più chiaro delle condizioni del giocatore. Il morale è ora indicato da faccine colorate, anche se durante la partita alcuni colori (soprattutto i toni scuri) risultano meno visibili.
Parlando del terreno di gioco, l’interfaccia durante il match è stata completamente rivista e risulta piuttosto comoda anche se i consigli dello staff spesso si perdono nella mole di informazioni che arriva con il passare dei minuti. Una sezione apposita sarebbe preferibile.
Anche tecnicamente si vedono alcuni passi avanti, soprattutto per quel che concerne il numero di animazioni dei giocatori e un aumento del dettaglio per quel che riguarda gli stadi. Le animazioni delle parate offrono ancora scene da “meme” esilaranti.
Da amanti dell’inquadratura in due dimensioni, vi suggeriamo di prenderla comunque in considerazione perché nonostante sia “vecchia” e bistrattata, offre una panoramica che secondo noi merita attenzione, soprattutto in fase di sovrapposizione e osservazione dei passaggi.
In campo
E dopo una lunghissima carrellata, è ora di mettere nero su bianco le considerazioni dopo poco meno di quaranta ore di gioco. È importante evidenziare che l’utenza di titoli come Football Manager 2021 si divide in tre fasce:
– Giocatori occasionali che difficilmente superano le sessanta ore
– Utenti appassionati che possono arrivare tranquillamente alle trecento ore
– Lo zoccolo duro, che arriva a superare anche le novecento ore
È palese che gli sforzi dello sviluppatore britannico siano indirizzati a rendere l’esperienza il più semplice e automatica possibile. Soprattutto a chi non vuole gestire gli allenamenti, a chi non desidera occuparsi della destinazione del gruppo osservatori, a chi non ha interesse per lo sviluppo delle giovanili. A seconda dei gusti, il gioco offre molte soluzioni per rendere più semplice l’esperienza. Anche se a nostro avviso un maggior controllo offre maggiori opportunità e sfumature.
Ad esempio, almeno fino alla beta pre-recensione, la meccanica relativa agli allenamenti aveva seri problemi di bilanciamento. In questa situazione, lasciare che lo staff si occupasse dei giocatori ha avuto esiti infausti. Il match engine, rinvigorito dai miglioramenti e dall’introduzione degli slice e delle decisioni, appare più realistico anche se a conti fatti il valore più importante è quello relativo all’affinità di squadra.
Finché i legami del gruppo non saranno cementati, le decisioni e le prestazioni in campo ne risentiranno significativamente. Rendendo di fatto necessario l’uso di moduli più semplici e una supervisione costante degli impegni fuori dal terreno di gioco. Per quanto riguarda la partita, finalmente è finita la moda delle mille ammonizioni ed espulsioni con cartellini snocciolati con cadenza più realistica.
La rivoluzione sulle conferenze stampa dà i suoi frutti, stemperando la noia di una meccanica oramai inutile e noiosa. Davvero interessante invece, la possibilità di parlare con gli agenti e l’interazione con gli stessi e i rispettivi giocatori. Questo porta ogni allenatore in erba a vivere un’esperienza nettamente più simile a quella reale di un manager.
COMMENTO FINALE
Football Manager 2021 è la revisione di ciò che mancava a Football Manager 2020. La nuova gestione delle conferenze stampa e il rapporto con gli agenti sono una gradita novità e se dopo un centinaio di ore risulteranno sicuramente ripetitive, non sono meccaniche laterali, o almeno non più. La revisione del match engine si nota principalmente quando l’affinità di squadra migliora, proponendo partite più realistiche e offrendo spunti tattici finora scarsamente utilizzati.
Al di là dei timidi passi avanti sul versante tecnico, è un peccato constatare che le licenze siano sempre quelle e puntare tutto sul lavoro della community è lodevole ma anche troppo facile. La lega Canadese non è certo irresistibile, tenendo presente che sono già in lavorazione pacchetti che permetteranno di allenare in centinaia di campionati, Cipro compreso.
Ad oggi, la creatura di Sports Interactive naviga incontrastata poiché nella sua nicchia non ha alcun degno rivale in grado di raccogliere il guanto della sfida e metterlo in discussione. È un gioco profondo, destinato ad un’utenza appassionata che non teme di sforare le centinaia di ore tra liste di giocatori, acquisti e cambi di modulo. Il miglior consiglio che possiamo dare a chi è già in possesso della scorsa edizione è valutarne l’acquisto con attenzione perché le novità ci sono, ma non ci troviamo dinanzi a quella rivoluzione che forse qualche utente si aspettava.
Pregi
Conferenze stampa finalmente rinnovate. Match engine revisionato. Introduzione della figura dell’agente. Interfaccia più snella.
Difetti
Mancano tante potenziali licenze. Revisione, qualche novità ma nessuna rivoluzione.
Voto
8