PositronX, la nostra recensione
Un fps vecchio stile che punta al sodo
“Play, die, repeat”: non è tanto una descrizione ma, piuttosto, un “avvertimento”. Perché PositronX, il titolo di cui parleremo quest’oggi, ha le idee molto chiare: giocare significa si divertirsi ma non senza arrabbiarsi quel tantino che basta a rendere memorabili le sessioni di gioco.
Sviluppato ed edito dalla Scorpius Games, il titolo è disponibile dal 29 ottobre scorso in versione “completa” dopo aver navigato per qualche mese in versione ad accesso anticipato su Steam. Ma come sarà questo gioco? Scopriamolo assieme con la recensione della versione Steam di PositronX. Buona lettura.
UN SOLE MORENTE, UN’ESTINZIONE IMMINENTE
PositronX è uno sparatutto in prima persona dall’impostazione piuttosto old school e che ricorda, sin dai primi istanti, i progenitori del genere e, in modo particolare, Unreal sia per impostazione più squisitamente meccaniche, sia per l’ambientazione complessiva tesa allo sci-fi. Un’impostazione classica ma che si avvale anche di alcune scelte di peso, relative specialmente alla complessiva difficoltà del titolo, che lo avvicinano al mondo dei roguelike (o, per gli amanti della “categorizzazione assoluta”, dei roguelite).
Le premesse narrative, come spesso accade nel settore, offrono degli spunti infausti: nel gioco impersoneremo una «macchina ad intelligenza autonoma» chiamata Turing che viene spedita su di un pianeta lontano dalla Terra, con l’obiettivo di cercare una nuova casa per gli esseri umani visto che la stessa è ormai irrimediabilmente compromessa, a causa dell’irreversibile “spegnimento” del Sole. Peccato che, cliché, il nuovo mondo esplorabile sia ben lungi dall’essere ospitale: ed è qui che, effettivamente, entriamo in campo noi.
Come detto in incipit, PositronX è un gioco difficile seppur con delle premesse meccanico-ludiche molto semplice. Il titolo di Scorpius Games è uno sparatutto in prima persona, basato su livelli generati proceduralmente.
Una volta addentratici nel titolo, dopo un breve tutorial in cui prenderemo confidenza con i (semplici) comandi di base, PositronX si schiuderà dinanzi ai nostri occhi: un titolo, come detto, impegnativo e che ci offrirà una sfida ascendente nella difficoltà complessiva.
All’inizio dovremo scegliere un personaggio, o meglio dire una classe, con cui affrontare le peripezie che ci attendono: ognuno d’essi sarà dotato, oltre che di un’estetica personale, anche di precise abilità, armi iniziali e bonus specifici, certamente il tutto si potrà ottenere nel corso dei vari tentativi di gioco.
Perché, com’è avrete sicuramente immaginato, nel titolo si morirà parecchio e, nel caso di una prematura scomparsa, dovremo ricominciare il livello prescelto da campo. Ma, durante le nostre run, avremo modo di ottenere diversi item in grado di aumentare l’abilità del nostro personaggio.
PLAY, DIE, REPEAT!
Durante l’azione di gioco, ad esempio, in seguito alle varie uccisioni, al completamento di obiettivi e alla “archiviazione” degli stage, si potranno ottenere i “core”, la currency di gioco, che potrà esser spesa in diversi upgrade e potenziamenti.
In alternativa, al termine di alcuni livelli sarà possibile ottenere un impianto, che farà guadagnare poteri aggiuntivi al personaggio selezionato (come la possibilità di rallentare il tempo e teletrasportarsi).
In sostanza, in queste caratteristiche giace il cuore pulsante del gioco: il ricominciare sempre e comunque non sarà solo una questione relativa alla nostrq volontà di superare i propri limiti personali (che PositronX metterà duramente alla prova in modo particolare con le Boss battle, durissime e dalle meccaniche/ambientazioni “specifiche”), ma anche di ottenere sempre più item e potenziamenti, al fine di poter approcciare i nemici più coriacei.
Come detto, questo è il cuore pulsante e il maggior pregio del titolo, seppur ogni moneta ha due facce: PositronX, sostanzialmente, sarà una infinita corsa nel finire lo stage e sbloccare nuovi potenziamenti, senza soluzione di fine (intesa sia come “termine” ma anche come “scopo”).
In sostanza, come accade spesso ai rappresentanti del settore, vista anche la presenza della singola modalità offline a giocatore singolo, PositronX è ripetitivo e, alla lunga, potrebbe stancare: un pericolo che potrà esser solo scongiurato, sul lungo periodo, da un puntuale lavoro di espansione dei contenuti degli sviluppatori.
Una ripetitività che viene accentuata, per certi versi, da una intelligenza artificiale non particolarmente brillante (i nemici, in linea di massima, saranno dei “bersagli semovibili”) e ci attaccheranno in massa e, quasi sempre, senza una strategia particolare se non quella di “investirci” con la forza dei numeri.
UN PREGEVOLE ASPETTO ESTETICO
Da un punto di vista più squisitamente tecnico, PositronX è un ottimo lavoro specialmente se si pensa che è il frutto del lavoro di un team indipendente. Partiamo dall’aspetto estetico: sicuramente pregevole e ben dettagliato, caratterizzato da un’estetica sci-fi, tesa all’orrore e alla decadenza, davvero ben congegnata ed azzeccata.
Una resa grafica di sicuro valore, alimentato in modo ingegnoso grazie ad una sapiente scelta di colori “freddi”, che rendono gli ambienti di gioco e le orde di nemici che li popolano (tutti, tendenzialmente, rappresentati come delle macchine senzienti) glaciali e spettrali coerentemente con le premesse narrative “disperate”, seppur solo accennate, del gioco.
Un’ottima prova tecnica, basata sull’Unreal Engine 4, una fluidità notevole e senza particolari “colli di bottiglia” anche sulle macchine meno recenti. Gli utenti di quest’ultime, però, dovranno diminuire risoluzione e dettagli perché il titolo è “pesantuccio”, se vorranno mantenere una scorrevolezza senza intoppi.
Ultimo ma non per demerito, il comparto sonoro, sorprendentemente di ottimo livello e caratterizzato da sonorità metal e “heavy” che ben accompagneranno le nostre “smitragliate” per gli infiniti corridoi metallici che compongono il gioco. Anche gli effetti ludici, seppur meno validi della controparte musicale, saranno però sostanzialmente ben realizzati.
COMMENTO FINALE
PositronX non è un titolo particolarmente originale, né tanto meno innovativo. Ma, ad un prezzo sostanzialmente contenuto, il titolo di Scorpius Games ci offrirà ore di divertimento e una buona sfida da domare.
Il titolo ha dei difetti evidenti, primo fra tutti la sostratica ripetitività del main core ludico, che però potrebbe essere grandemente limitata se e quando gli sviluppatori decideranno di ampliare i contenuti. Un ottimo shooter, vecchio stampo, per chi ama le sfide e, semplicemente, sparare a tutto ciò che si muove.
Pregi
Vecchia scuola e implacabile. Artisticamente pregevole. Tecnicamente ben realizzato.
Difetti
Alla lunga ripetitivo. I.A. dei nemici migliorabile.
Voto
8