WRC 9, la nostra recensione della versione next-gen
Il nuovo episodio del franchise di Nacon con licenza ufficiale World Rally Championship arriva su Xbox Series X
Dopo i passi in avanti fatti registrare lo scorso anno, c’era molta curiosità sul nuovo capitolo di World Rally Championship di Nacon, ma sviluppato da KT Racing. A maggior ragione considerando la sua natura cross-gen con le nuove ammiraglie di Microsoft e Sony. Ebbene lo diciamo subito, WRC 9 è una piacevole conferma nel panorama dei titoli di corse automobilistiche.
Un gioco che non stravolge le meccaniche e la struttura del predecessore, ma che ne porta avanti e migliora le idee attraverso alcuni semplici ma significativi ritocchi alla modalità Carriera, al gioco online e alla giocabilità, oltre che sfruttare la maggiore potenza hardware di Xbox Series X per presentarsi più bello anche visivamente.
Vi lasciamo alla recensione del gioco uscito proprio oggi sulle console next-gen e quindi anche su PS5. Buona lettura.
RALLY (QUASI) PERFETTO
WRC 9 non stravolge struttura e meccaniche del capitolo precedente, ma riparte da quelle basi per migliorare e rifinirne alcune aspetti. A cominciare dalle modalità, che sono rimaste le stesse dell’episodio precedente, con le stagioni complete da disputare impersonando a scelta uno dei piloti reali trai i 52 team differenti nelle categorie di auto a disposizione nel gioco, più nuovi scenari introdotti nella versione ormai definibile old-generation, ovverosia i rally di Kenya, Giappone e Nuova Zelanda.
Questa edizione next-gen, invece, aggiunge l’update di ottobre con sei nuove tappe per il Rally di Finlandia, un pilota WRC (Kiwi Hayden Paddon e il suo copilota John Kennard su Hyundai i20) e una nuovissima modalità Foto, con la quale dare sfogo al fotografo che è in molti appassionati.
Come sempre il fulcro di WRC 9 resta la modalità Carriera, che poi è anche quella che ha subito qualche ritocco più evidente. Sulla scia infatti delle novità introdotte lo scorso anno, la sessione è stata migliorata dal punto di vista manageriale.
Allo stesso modo la modalità multigiocatore apre anche quest’anno agli eSports, con una serie di competizioni che arriveranno nel corso dei prossimi mesi, e aggiunge nuovi obiettivi per la gioia del nostro punteggio giocatore, che fanno sempre piacere, e nuove modalità di gioco appositamente progettate per la community tra le quali spicca un sistema di Club con cui ogni giocatore può creare il proprio campionato e competere online con il resto del mondo. Per tutti i dettagli approfonditi su questa e altre opzioni di gioco, vi rimandiamo alla recensione della versione old-gen.
IL MODELLO DI GUIDA
Una volta in pista è immediatamente percepibile un modello di guida che strizza l’occhio alla simulazione, senza disdegnare qualche tocco di arcade. Stavolta il freno a mano e la derapata sono concetti cardine da comprendere il prima possibile per non cadere in balia della polvere, anche se si lavora ancora troppo di sottosterzo, complice una fisica che a subito qualche miglioria per questa edizione, ma che resta ancora un po’ troppo ancorata, in alcuni frangenti, agli stilemi dei giochi arcade.
Disabilitando o riducendo l’impatto della CPU sui controlli, e affidandosi quasi esclusivamente a quelli manuali, si possono tuttavia ottenere delle soddisfazioni, soprattutto se in accoppiata con periferiche ad hoc come volante e pedaliera.
Monitorare adeguatamente le componenti della vettura come le differenziali a slittamento limitato, il trasferimento di massa, i vari tipi di gomme, l’usura e la gestione dei danni differenziali in questa edizione per Xbox Series X assume un ruolo ancora più determinante nell’economia di una corsa.
Grazie all’attenzione dello sviluppatore ai dettagli e alla potenza del nuovo hardware è stato possibile attribuire una maggiore sensibilità a ogni pezzo, che risente del deterioramento e può subire danni dovuti a una guida intensa, a maggior ragione considerando che è stata esponenzialmente aumentata la velocità, tanto che anche il minimo errore viene pagato a caro prezzo.
QUESTIONE DI TECNICA
A rendere più piacevole l’esperienza generale di gioco su Xbox Series X c’è ovviamente un comparto tecnologico che non fa gridare al miracolo, ma considerando la natura cross-gen dell’opera non ci aspettavamo a dire il vero il contrario, ma comunque in grado di soddisfare lo sguardo dell’utente. Piloti, auto e tracciati, ogni elemento è riprodotto con una buona cura per i dettagli, nonostante il motore che muove tutto non è equiparabile, per qualità e performance generali, a quello di altre produzioni del genere.
Le auto presentano comunque un maggiore livello di dettaglio rispetto alla controparte per Xbox One e PlayStation 4. Queste offrono con una buona qualità dei rivestimenti dei modelli poligonali e una maggiore sensazione di solidità. Dal canto loro, i tracciati sfruttano a dovere l’effettistica per donare più realismo agli scenari, e per coprire alcune texture un tantino piatte.
Il ray tracing, ovverosia la tecnologia che basandosi sul tracciamento dei raggi lungo il loro percorso e sul come interagiscono con gli elementi circostanti, simula l’illuminazione di una scena e dei suoi oggetti riproducendo ombre, rifrazioni e illuminazione indiretta in modo fisicamente accurato, svolge per esempio un buon lavoro restituendo dei giochi di luce abbastanza credibili nei riflessi sulle carrozzerie, nel tinteggiare di sfumature giallo arancio i circuiti a seconda dell’ora e delle condizioni meteo, e nel tracciare ombre tenendo in considerazione l’orario e la posizione del sole in cielo.
Allo stesso modo gli effetti pulviscorali servono a delineare meglio il realismo nell’andamento della strada e delle vetture. Il tutto a una risoluzione di 4K con 60FPS quasi mai instabili, e tempi di caricamento estremamente veloci a garantire una fluidità davvero notevole. Oltra ad una sensazione di velocità davvero importante. Allo stesso modo il comparto sonoro propone buoni effetti di fondo, dai rombi dei motori fino al rumore dei vari impatti delle vetture sul terreno. Senza dimenticare quelli del cambio e degli urti della ghiaia contro il telaio della vettura.
COMMENTO FINALE
WRC 9 sfrutta in maniera più che discreta l’hardware di Xbox Series X per infondere una migliore visione d’insieme alla produzione. Più fluido, veloce e definito visivamente rispetto alla controparte Xbox One e PlayStation 4, conferma l’abilità di KT Racing nel genere dei racing games.
Questa loro ultima fatica, nonostante si porti dietro alcuni difetti dalla precedente incarnazione, come una fisica che andrebbe ulteriormente ottimizzata e la presenza di alcuni binari, merita decisamente un giro, anche se il prezzo per salire a bordo è tutt’altro che moderato.
Pregi
Modalità Carriera ancora più completa. Modalità multigiocatore in locale e online. Tempi di caricamento rapidi e ottima fluidità. Grafica e sonoro migliori rispetto all’originale su One e PS4.
Difetti
Il sistema di guida necessita ancora di qualche aggiustamento. Si percepisce ancora qualche binario in alcuni momenti della gara. Tecnologicamente buono, ma si può fare di meglio.
Voto
8,5