La next-gen è arrivata, buon gioco a tutti
Debutta oggi la Xbox Series X mentre dopodomani toccherà alla PlayStation 5. Inizia un nuovo modo di intrattenersi ma sarà così diverso dal passato?
L’evoluzione. Un processo incontrovertibile che porta per ovvi motivi novità. Non sempre positive o facili da accettare. E poi si sa: l’essere umano è una dicotomia di sentimenti. Sempre contrastanti. Forse è anche questo il bello. Ad ogni modo, in un clima davvero difficile accompagnato soprattutto da notizie su questa dannata pandemia che ha stravolto le vite ed abitudini di ognuno di noi, oggi è un giorno importante per il mondo dell’industria del videogioco e per i videogiocatori. Oggi entriamo nella next-gen: debutta la Xbox Series X accompagnata dalla sorellina Series S e tra due giorni, il 12 novembre, toccherà alla PlayStation 5.
Next-gen, dunque, da parte dei due colossi Microsoft e Sony. Lungi da noi fare un confronto tecnico che poco interessa visto che già è stato fatto da chi è più esperto (e bello?) di noi. I tratti somatici sono più velocità, più potenza. Come sempre. E come nello sport: più alto, più veloce, più lungo, più lontano e così via.
È giusto che sia così ed è sempre stato così. Fin dai tempi di Pong per arrivare alle prime vere lotte di inizio-metà anni Ottanta: è meglio il C64 o lo Spectrum? E l’Amstrad? Stesso dicasi per le console ad 8 bit Nintendo e SEGA: NES o Master System? Super Nes o Mega Drive? E così via…
Sulla computer ma soprattutto sulla console war (pratica diffusissima ma da noi mai amata perché se dobbiamo fare click li dobbiamo fare con i fatti e non facendo gli ultras di questa o di quella fazione… e poi perché dovremmo farlo o esserlo? Ndr) si è letto di tutto. E, naturalmente, anche questa “guerra” si è trasferita sulla Next-Gen attuale. Xbox Series X o PlayStation 5? Attenzione, questo esiste anche in altri settori. Ma nessuno ha la formula magica. Per fortuna.
Beh, dal basso della nostra esperienza ma soprattutto dal bassissimo di quella di chi vi scrive che ha appena 43 anni ed oltre 35 da videogiocatore (scadente), possiamo dirvi di affrontare serenamente questa novità. E di scegliere quello che più vi aggrada facendo attenzione più che alle prestazioni (che grazie ad aggiornamenti possono mutare anche se di poco), a quali siano i vostri obiettivi.
Quali sono i vostri giochi preferiti? Chi ha Xbox Series X può sfruttare la retrocompatibilità di Microsoft. Caratteristica che il colosso di Redmond ha studiato da diversi anni e che ha reso operativa fin dai tempi della Xbox 360. Questa permetterà agli utenti Series X / S di godersi anche i vecchissimi capolavori della prima Xbox di inizi 2000. Uno tra tutti, ci viene in mente, Ninja Gaiden Black. Ed ovviamente centinaia e centinaia di altri giochi di ben quattro generazioni di console della famiglia Xbox.
Su PS5 ci sarà la possibilità di sfruttare un concetto simile ma che si estende solo ai modelli PS4 Pro e PS4. Uno sguardo volto al futuro ma una carezza al passato. Modi di pensarla simili ma differenti.
Non badate troppo alle prestazioni: con SSD i caricamenti saranno quasi del tutto abbattuti e diventa ridicolo – anche se la statistica non lo è – soprattutto per chi non è un tecnico sindacare sui differenti tempi di caricamento (frazioni di secondo in più o in meno) di questa o di quell’unità. Di certo avrete già fatto un balzo in avanti rispetto agli hard disk tradizionali. E poi il principio SSD, quello dell’immediatezza, è stato mutuato dalle vecchie cartucce già esistenti dagli anni ’80 che garantivano caricamenti istantanei anche si qui si tratta di una mole di dati infinitamente più ampia.
Quattro o otto K, 60 o 120 fps… sono solo numeri – che fanno la differenza, senza dubbio – che determinano la risoluzione o la fluidità di un gioco ma a cosa servirebbero se non ci si divertisse? Chi vi scrive ha sempre un cruccio: come hanno fatto ad inserire il tempo dinamico in Microprose Soccer (titolo del 1989) su C64 ed Amiga (macchine ad 8 e 16 bit)? Solo ora il clima dinamico sta tornando in auge e non nei giochi di calcio. Almeno per il momento e salvo la parentesi di Fifa 07.
Fidatevi: le nuove console non saranno perfette. Ogni costruttore decanterà solo le qualità. Come sempre è stato e sempre sarà perché loro devono vendere la console. Noi no per fortuna. Non saranno perfette ma saranno il presente ed il futuro, il nuovo standard al quale ci dovremo abituare. Il cambiamento promesso potrebbe effettivamente esserci ed il fatto di entrare nell’era SSD dove i caricamenti dati sono abbattuti è il primo segno tangibile. Ricordo ancora i minuti per caricare i livelli dei vari giochi per C64. I tempi erano così lunghi che gli sviluppatori decisero di alleviare le attese con delle musiche, dei loader. Molti di essi fecero storia. Cercate il loader di Arkanoid ad esempio o quelli dei giochi targati Ocean. O quelli di Myth, Turrican e The Last Ninja. Un po’ a confermare che non tutti i mali vengono per nuocere.
Alla fine di tutto questo cosa vogliamo dire? Semplice: la storia della console più potente o più performante deve passare in secondo piano (fermo restando che ognuno ha il diritto di esprimere le proprie simpatie) ma il consiglio è quello di divertirvi e basta. Senza estremizzare perché entrambe avranno difetti ed entrambe avranno pregi, il tutto seguendo le forma mentis delle case produttrici.
Del resto, i videogiochi sono fatti per questo e per appassionare. Ed a tal proposito, ci si può appassionare a vecchi titoli che adesso graficamente o per meccaniche di gameplay farebbe ridere ma che rimangono sempre scolpiti nel cuore di ognuno di noi.
Ed ognuno ha il proprio ricordo personale sicuramente non legato a PS5 ed Xbox Series X. L’invito è quello di divertirsi mentre la cosa, l’unica cosa, da esaltare è il progresso.
Detto questo, buon gameplay a tutti e buon divertimento: che sia PS5 o Xbox Series… o Rapsberry Pi 400.