DwarfHeim, la nostra Anteprima
Pineleaf Studio è al lavoro su uno strategico in tempo reale con elementi da gioco di ruolo e da gestionale; ecco le nostre impressioni
Un passo verso una nuova generazione di RTS cooperativi. Così si definisce DwarfHeim, titolo d’esordio dello sviluppatore indipendente norvegese Pineleaf Studio, che ha recentemente rilasciato il gioco in accesso anticipato su Steam. Un lavoro iniziato già da alcuni anni, nei quali gli sviluppatori hanno seguito i suggerimenti e in generale i feedback di una crescente community, anche grazie al supporto di canali Discord multi-lingua.
Questo fino ad approdare all’attuale versione in accesso anticipato, con la release del titolo completo fissata approssimativamente per l’estate del 2021. Con diversi contenuti già disponibili, questo strategico in tempo reale unisce anche elementi da gioco di ruolo e da gestionale. Il tutto dedicato a una gestione profonda e a 360 gradi di una fiorente cittadella di nani, che andrà costruita, difesa e fatta prosperare.
Di seguito la nostra anteprima di DwarfHeim, che ricordiamo essere distribuito da Merge Games. Vi auguriamo una piacevole lettura.
NANI DI CLASSE
DwarfHeim è ambientato ad Agartha, un pianeta ricco di minerali nel proprio sottosuolo e abitato da nani e troll. Al momento non vi è un contesto particolarmente approfondito, ma Pineleaf Studio ha garantito in futuro l’implementazione di una campagna/modalità storia. Nell’attesa gli appassionati possono cimentarsi con le svariate altre modalità. Che d’altra parte costuiscono il perno del gameplay attorno a cui ruota questo particolare strategico in tempo reale.
Nominalmente infatti costituisce un RTS cooperativo, che comprende scontri sia PvE che PvP. Fin qui tutto normale, se non fosse per il sistema di classi dei personaggi e le relative meccaniche legate a costruzione, raccolta di risorse e combattimenti. Un mix che regala una notevole profondità e complessità al gameplay, che vedremo nel dettaglio tra poco. A venirci incontro una volta avviato il gioco vi è fortunatamente la possibilità di svolgere dei tutorial specifici.
Oltre a uno “basic” (incentrato proprio sulle basi, quali la selezione e movimenti delle unità ecc) vi sono tre tutorial. Ciascuno di essi è incentrato su una delle tre classi e alle relative meccaniche di gioco:
- Costruttore. Qui impareremo i rudimenti fondamentali del gioco, molti dei quali comuni ai tradizionali RTS. Raccoltà di risorse, creazione di unità ed edifici, ecc.
- Minatore. In questo tutorial verremo istruiti sulla componente gestionale di DwarfHeim, relativa ai minerali. Essi potranno essere rinvenuti nel sottosuolo, dove sarà nostro compito erigere un’autentica catena di scavo e lavorazione dei suddetti.
- Guerriero. Infine avremo modo di familiarizzare con il combattimento, e soprattutto con la meccanica propria di questa classe (e di annesso stile di gioco). In questo caso infatti le risorse potranno essere raccolte solamente combattendo.
UNA MINIERA DA GESTIRE
Come abbiamo accennato pocanzi, i minerali potranno essere rinvenuti nel sottosuolo, che costituisce un “piano” a se stante. Una partita di DwarfHeim (o meglio, una sua mappa) si divide infatti in superficie e sottosuolo. Due piani della medesima estensione attraverso cui potremo spostarci facendo ricorso ad alcuni passaggi posti in posizioni predefinite, a seconda della mappa.
Una peculiarità altresì collegata ad altri elementi, quali la possibilità di coltivare determinati funghi e piante solamente in superficie, altri invece solamente sottoterra. Ed è proprio in quest’ultima dimensione che si concentra la meccanica gestionale del gioco, che ricorda da vicino Factorio. Infatti oltre al cibo e al legname tra le altre risorse figureranno diverse tipologie di minerali, che andranno estratti e lavorati.
Certo, potremo semplicemente ordinare ai singoli minatori di picconare rocce e minerali, trasportando dove di dovere quanto raccolto. Ma sarebbe davvero poco remunerativo, poichè tanto più lavorati saranno i minerali, maggiore sarà il ricavato in termini di risorse. Per riuscire a fare (e possibilmente automatizzare) tutto questo potremo costruire delle vere e proprie catene di nastri trasportatori.
Ad essi andranno poi affiancati i vari macchinari, da quello che rimuove i residui di roccia da un minerali, alla fornace che invece lavorerà i minerali trasformandoli in lingotti. Un impianto che andrà altresì difeso da nemici e malfunzionamenti. Se per esempio un pezzo di carbone, non lavorabile, finisce in una fornace, la catena di produzione si fermerà, e starà a noi risolvere il problema facendola poi ripartire.
UN POTENZIALE DA ESPRIMERE
E’ necessario partire dal presupposto che DwarfHeim riesce a esprimere il suo pieno potenziale in cooperativa, per cui è stato concepito. Ciò vale per le svariate modalità (Conquista, Schermaglia, Survival ecc), nelle quali il titolo si dovrebbe reggere su una collaborazione fra tre giocatori. Uno per classe, ciascuno dedito alla propria “specialità”.
Il Costruttore dedito alla prosperità del nucleo principale della città nanica. Il Minatore frequentatore fisso del sottosuolo ricco di ricchezza da estrarre per la causa. E infine il Guerriero, incaricato di difendere tutto e tutti dalle minacce, sgraffignando un po’ di risorse nel processo. Un’idea interessante che se ben sviluppata potrebbe davvero rendere la creazione di Pineleaf Studio una super proposta alternativa nel prestigioso ambito degli RTS.
Al netto delle potenzialità, c’è sicuramente ancora molto da fare in quel di Agartha. Pur essendo generosi con le spiegazioni, i tutorial risultano estremamente “rigidi”. Per proseguire in essi (pena il dover ricominciare da capo) bisognerà costruire gli edifici esattamente nel punto indicato. Questo, assieme all’omissione di alcuni elementi (nessuno ci dirà come differenziare i minerali, specie nella loro lavorazione), renderà i tutorial fuorvianti e a volte persino frustranti.
Nel gameplay ritroviamo a tratti impreciso il pathfinding delle unità, così come degli errori nelle code di produzione e in altri piccoli elementi. Anche sul fronte delle prestazioni ci si ritrova con più di qualche problema. Cali di fps frequenti e qualche bug renderanno meno piacevole un’esperienza che, almeno dal lato visivo, si presenta invece piuttosto accattivante. Pur non essendo particolarmente complessi, texture e modelli poligonali risultano davvero curati.
COMMENTO FINALE
Esprimere un giudizio su un titolo come DwarfHeim risulta più che mai prematuro. Ciò è dovuto principalmente alla difficile reperibilità di altri giocatori con cui sperimentare il pieno potenziale dell’RTS cooperativo di Pineleaf Studio. Lo stato di accesso anticipato oltretutto rende non poca giustizia al molto lavoro che c’è ancora da fare, specie sul lato tecnico. Tuttavia sul fronte del gameplay ci troviamo senza dubbio su una possibile, futura pietra miliare degli strategici in tempo reale.
La formula dello studio indipendente norvegese, che prevede l’inserimento di una buona componente gestionale assieme a elementi tipici dei giochi di ruolo, promette infatti molto bene. Per quanto resti da vedere l’efficacia della cooperazione fra tre giocatori in un simile contesto, soprattutto nella modalità Conquista, della quale sarà disponibile una versione ranked alla release finale del gioco. Classifiche globali per determinare la migliore squadra di nani, mentre nell’attesa ci si potrà sempre scaldare con l’IA, che comunque sa il fatto suo.