Pumpkin Jack, la nostra recensione

Un platform molto vivace che ci fa attraversare il Regno della Noia proprio in tempo per Halloween

-

Pumpkin Jack è un esempio di come dovrebbero essere realizzati dei buoni titoli indie. Il gioco, disponibile su Pc, Xbox One e Switch, è stato sviluppato da un uomo soltanto, Nicolas Meyssonnier. Quest’ultimo ha saputo incastrare perfettamente svariati elementi per rendere assai coinvolgente la propria creazione.

Grafica, ambientazioni, umorismo e colonna sonora si sposano grandiosamente nel corso dell’avventura che abbiamo vissuto nel Regno Della Noia. Distribuito da Headup, del titolo è inoltre attesa una versione PS4. Di seguito vi lasciamo invece alla recensione della versione Steam, curata dal nostro Claudio Szatko. Vi auguriamo una piacevole lettura.

IL SIGNORE DELLE ZUCCHE

Pumpkin Jack ci porta in un viaggio nel Regno Della Noia, una terra stupenda in cui gli abitanti hanno sempre vissuto insieme armoniosamente. Arrivando perfino ad annoiarsi, per quanto stabile e duratura era la pace.

Il Diavolo, che di quest’ultima non ne poteva più, decise di porvi fine una volta per tutta lanciando una maledizione sulle terre del regno. Per effetto di quest’ultima, mostri di ogni tipo hanno iniziato a risvegliarsi. Il popolo del reame decise di reagire chiedendo aiuto a un potente stregone. Il Diavolo tuttavia aveva in serbo un altro asso nella manica: lo spirito di Jack, il Signore delle Zucche.

Evocato proprio dal signore del Male, nei suoi panni dovremo farci strada in mezzo alla guerra con le forze del Bene, e del Male stesso. Il nostro compito è quello di annientare lo stregone prima che possa ristabilire la pace, e dunque la noia prima onnipresente nel regno.

DIVERTIMENTO NEL REGNO DELLA NOIA

Il gioco è impostato come un platform tridimensionale in terza persona, che ricorda piuttosto da vicino le avventure di Sir Daniel Fortesque in Medievil. Questo anche grazie alle ambientazioni e all’umorismo di qualità diffuso fra tutti i personaggi presenti all’interno di Pumpkin Jack. Il titolo è stato suddiviso in sette capitoli, contraddistinti da uno stile inneggiante ad Halloween. Fra le ambientazioni figurano non a caso un lugubre cimitero e una tetra foresta. Mentre saremo impegnati ad attraversarli dovremo stare attenti ed evitare le numerose trappole.

Cercando nel contempo di saltare sulle varie piattaforme e di trovare i collezionabili (che serviranno a sbloccare nuovi costumi per il protagonista). Non manca naturalmente una ricca componente di combattimento, dove saremo chiamati a fronteggiare orde di avversari. A loro volta guidati da potenti boss di fine livello, che una volta sconfitti ci dropperanno la loro arma caratteristica.

Il divertimento è assicurato da un gran varietà di questi ultimi, come anche di enigmi ambientali, la cui soluzione richiede spesso di prendere il controllo della testa di Jack.

La quale, staccata dal corpo, richiederà non di rado di dover interagire con delle statue specifiche. C’è inoltre da sottolineare che non saremo costretti a vivere le nostre avventure in solitaria. A farci da guida ci sarà infatti un gufo, assieme a un corvo che invece sarà incaricato di supportarci in combattimento. Quest’ultimo si lancerà contro i nostri avversari, oppure contro degli oggetti che ci permetteranno di accedere a nuovi percorsi.

Il Signore delle Zucche Jack sarà inoltre in grado di combattere sia da vicino che da lontano. I nemici potranno essere affrontati facendo sì ricorso a varie e tradizionali armi bianche, ma tra le opzioni figura anche un fucile a pompa. Molto divertente è invece la schermata con la quale verremo accolti ad ogni nostra morte, che ci farà inoltre il favore di tenere il conteggio.

QUALCHE SBAVATURA

Sul fronte del combat system si poteva fare decisamente meglio, poichè le combo o più in generale le mosse attuabili risultano assai limitate. Tre pressioni del tasto di attacco, una mossa in aria eseguibile con un doppio salto e un’ultima da eseguire in seguito a una schivata. Che risulterà essere fondamentale per poter sperare di sconfiggere gli avversari più ostici.

A livello di controlli risultano piuttosto imprecisi i salti laterali che richiederanno un’attenzione fin troppo estrema. Discorso non troppo dissimile con le sezioni a bordo di “veicoli”, ripetute più volte nello stesso livello senza un’apparente e concreta finalità.

Pumpkin Jack è stato realizzato grazie alla tecnologia di Unreal Engine 4. Complessivamente il titolo vanta un comparto grafico piuttosto piacevole alla vista, con uno stile ricco di colori nonostante l’aura di “oscurità” che lo caratterizza.

A livello di modelli l’autore si è affidato a una semplicità a tratti eccessiva, che tuttavia a dispetto del non ricchissimo numero di poligoni si sposa perfettamente con l’atmosfera grottesca del gioco. Ciò si aggiunge alle altre indiscusse qualità della produzione, tra cui i personaggi davvero ben scritti e una colonna sonora affascinante. Sul fronte delle prestazioni infine non si sono registrate problematiche di alcun tipo.

COMMENTO FINALE

Nell’atto di iniziare l’avventura su Pumpkin Jack, abbiamo temuto che si sarebbe trattato del classico titolo sviluppato per monetizzare in maniera semplice e rapida sull’onda dell’arrivo di Halloween. Tuttavia i nostri timori si sono rivelati largamente infondati. Il gioco offre infatti tonnellate di puro divertimento mettendo insieme un mix interessante di combattimento e risoluzione di enigmi.

A fronte di una longevità alquanto limitata (una manciata di ore scarsa), resta comunque un’esperienza di qualità che offre una sequenza di livelli unici. Da affrontare al fianco, o per meglio dire nei panni, di Jack nella sua avventura nel Regno della Noia.

Pregi

Personaggi divertenti e ben scritti, a partire dal protagonista. Atmosfera grottesca e memorabile, che fa da sfondo a un'avventura coinvolgente. Gran varietà di boss battle ed enigmi ambientali. Ottimizzazione super.

Difetti

Combat system poco vario. Alcuni movimenti relativi al platforming risultano imprecisi. Effettivamente non è troppo longevo.

Voto

8