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Video Game Source Project, al via a fine ottobre

L'iniziativa, organizzata dal Video Game History Foundation, si propone come obiettivo quello di preservare il codice sorgente dei classici. Tra questi i primi Monkey Island

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La Video Game History Foundation (VGHF), organizzazione no-profit che riporta in vita vecchi videogiochi preservando la loro storia, presenta oggi il Video Game Source Project, uno sforzo per salvare e studiare il codice sorgente e i relativi materiali di sviluppo prima che questi vadano persi.

L’INIZIATIVA

Per dare il via a questa iniziativa, il VGHF sta invitando sviluppatori, editori e chiunque sia in possesso di codice sorgente, documentazione, concept art, build demo o altri materiali che possono aiutare a raccontare la storia di un gioco. I materiali donati saranno conservati negli archivi della California settentrionale del VGHF e messi a disposizione degli storici dei videogiochi.

I primi giochi a beneficiare del Video Game Source Project saranno la leggendaria avventura punta e clicca di Lucasfilm Games, The Secret of Monkey Island, che che proprio oggi (15 ottobre) celebra il suo 30° anniversario, e il suo seguito Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge.

I SEGRETI DI MONKEY ISLAND

Lo staff e i volontari del VGHF hanno trascorso gli ultimi mesi a studiare il codice sorgente dei giochi di Monkey Island, scoprendo segreti non spediti e persino ricostruendo stanze tagliate e filmati. Gran parte di questo contenuto verrà mostrato per la prima volta il 30 ottobre, quando Ron Gilbert, il creatore di Monkey Island e del motore di gioco SCUMM, si unirà a Cifaldi per una “chat al fuoco” in live streaming e domande e risposte. I biglietti per I segreti di Monkey Island sono disponibili a 10 dollari con vendite a beneficio del VGHF.

Oltre a Monkey Island, i membri del VGHF stanno attualmente studiando materiale sorgente da un amato gioco di ruolo a 16 bit, hardware Sega abbandonato dagli anni ’90 e un seguito mai visto prima di un leggendario gioco arcade. L’analisi storica e i contenuti relativi a questi giochi e ad altri saranno svelati nei prossimi mesi. Il VGHF ha anche istituito un comitato consultivo di sviluppatori, editori, accademici e storici per affrontare i problemi relativi alla conservazione della fonte e incoraggiare la partecipazione dell’industria.

Frank Cifaldi, fondatore e codirettore del VGHF, ha commentato:

Per uno storico dei videogiochi, uno scavo archeologico attraverso il materiale originale è la cosa migliore dopo il viaggio nel tempo. Sfortunatamente per noi, la maggior parte di quel materiale – specialmente dai nostri primi giorni – è andato perduto per sempre. Il Video Game Source Project ci aiuterà a far emergere più di questo materiale e normalizzarne l’uso come strumento educativo.

Ron Gilbert, creatore di Monkey Island, ha dichiarato:

Monkey Island è un gioco speciale per me e la creazione del sistema SCUMM è una parte importante di questo. Guardare la fonte mi stimola sempre la memoria e ora mi dà la possibilità di rispondere a varie domande. In qualità di sviluppatore, vedo un valore nel preservare e imparare dal lavoro di cui non ci siamo mai preoccupati. Sono lieto che la Video Game History Foundation stia rendendo questa una priorità.

 

Video Game Source Project

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