Rebel Galaxy Outlaw, Recensione Pc
A spasso nello spazio con l'avventura targata Double Damage Games, prequel di quella rilasciata 5 anni fa; vediamo come è andata
Rebel Galaxy Outlaw è stato rilasciato per la prima volta nell’estate del 2019, quando esordì in esclusiva temporale su Epic Games Store. Pur non potendo reggere il confronto con altri simulatori spaziali più blasonati (e con budget maggiori) quali Elite Dangerous, la piccola gemma di Double Damage Games è ugualmente riuscita a ritagliarsi la sua fetta di appassionati.
Questo grazie alla strada intrapresa dal sopracitato studio indipendente, che ha deciso di coniugare in un solo titolo una trama ben costruita senza però rinunciare a un’autentica libertà di esplorazione e, volendo, combattimento. Difatti si è soliti assistere a simulatori e in generale videogiochi a tema spaziale concentrati su uno solo di questi due aspetti, proprio per l’innata difficoltà nel farli coesistere con successo. Rebel Galaxy Outlaw, che costituisce il prequel del Rebel Galaxy rilasciato su Pc nel 2015, riesce invece nell’intento di offrire ai giocatori un ottimo compromesso in tal senso. Infatti riesce a far assaporare al massimo, nei panni della protagonista Juno Markev, la sensazione di libertà. Tanto di pensiero quanto di movimento.
Il buon successo riscosso ha fatto sì che al termine dell’esclusiva temporale venisse recentemente rilasciata una versione per console (PS4, Xbox One e Switch), oltre che per Steam. Ed è proprio su quest’ultima che si basa questa recensione, che lasciamo qui di seguito. Vi auguriamo una piacevole lettura.
(RI)PARTENZA DA ZERO
Vasto, freddo e denso di pericoli. Questo è l’universo di Rebel Galaxy Outlaw, dove vestiremo i panni di Juno Markev. Una giovane pilota squattrinata e ai margini della società, alla quale anche la fortuna sembra aver voltato le spalle del tutto. Con un grosso debito da saldare e un misterioso assassino da pedinare, dovremo muoverci tra ladri e poliziotti spaziali, oltre a mercanti e fuorilegge di ogni genere.
La trama spinge fin da subito sulla necessità di approfondire e seguire più da vicino le vicende della cazzuta protagonista, ma potremo anche decidere di agire diversamente. Una volta messo piede per la prima volta nella nostra prima e scalcagnata nave spaziale, sarà possibile prendere il largo e iniziare a vagabondare liberamente per i numerosi sistemi di pianeti.
Contrabbandieri e ricercati vari a cui dare la caccia per poter riscuotere delle taglie. Consegne di merce tra una stazione spaziale e l’altra. Assalti a fortezze e pattuglie di pirati. Ad attenderci ci sono svariate tipologie di attività in forma di missione, aggiuntive/secondarie rispetto alla trama principale. Esse saranno altresì necessarie per poter tirare su un po’ di grana.
Per farlo basterà recarci presso un pianeta o una stazione spaziale, provvista di un banco indipendente dove potremo accettare fino a 4 missioni contemporaneamente. In alternativa potremo acquistare e vendere merci al mercato, oppure fare un salto al bar. Qui sarà possibile ottenere informazioni dai baristi (spesso in cambio di denaro), ma anche svagarsi un po’ con alcuni minigiochi davvero ben realizzati. Utili anch’essi per guadagnare del denaro, o per perderne un po’. Tra di essi figurano le slot machine, il biliardo e i dadi.
L’IMPORTANZA DEL DENARO
La missione principale di Juno consiste nello scovare l’assassino che presumibilmente ha ucciso suo marito. Per farlo dovrà farsi strada in un universo ostile e oltremodo avido. L’importanza del denaro sarà, come è facile immagine, assolutamente cruciale. Sia per poter comprare informazioni utili che per poter apportare riparazioni o miglioramenti alla nostra nave.
In Rebel Galaxy Outlaw sono presenti diversi modelli di astronave, ognuna con le sue caratteristiche legate alla velocità, potenzia di fuoco e capacità di carico. Dopo aver accumulato un bel po’ di quattrini potremo acquistare quella più adatta alle nostre esigenze, e nel contempo apportarvi tutte le migliorie necessarie. Laser e razzi più letali, scudi e generatori di energia più potenti e persino slot di carico extra, dove poter ammassare merci.
Non mancano accessori che si riveleranno via via più importanti, specie con il proseguimento della trama. Come il raggio traente, con cui potremo agganciare e imbarcare minerali e merci alla deriva. O un dispositivo che servirà, in aree definite, a poter raggiungere sistemi di pianeti lontani. Con il tempo e col denaro potremo accedere a tutte le varie meccaniche che contraddistinguono il gameplay.
Non manca un sistema di fazioni, dove a seconda delle nostre azioni potremo farci amici (o nemici) organizzazioni quali la gilda dei mercanti, la “polizia spaziale” e, nel caso, persino gli stessi pirati. Non sempre l’atteggiamento delle fazioni risulterà “realistico”, ma contribuirà comunque a farci immergere in Rebel Out Galaxy. Che a dispetto della marcata impronta arcade resta, almeno concettualmente, un simulatore spaziale.
TUTTI IN CABINA DI COMANDO
Prima di iniziare una nuova partita è consigliabile cliccare “flight training” dal menu principale. In questo modo potremo svolgere un breve tutorial che ci mostrerà i comandi essenziali per una padronanza totale della nostra nave spaziale. Nell’atto di controllarla potremo decidere in qualunque momento sia di passare dalla prima alla terza persona e viceversa, sia di configurare nelle impostazioni il livello di “realismo”.
Tale nostra scelta può svilupparsi su due diramazioni differenti. La prima riguarda la difficoltà di gioco, che a seconda di come verrà calibrata sarà in grado di accontentare sia il neofita che un veterano di questo genere di titoli. La seconda concerne viceversa lo stile di “guida” della nave. Pur essendo meno simulativo e più arcade rispetto ad altri titoli, Rebel Galaxy Outlaw permette comunque di personalizzare la propria esperienza di volo.
Pur essendo un titolo indipendente avente alla base un budget tutt’altro che faraonico, il gameplay presenta numerose chicche. Non dovremo/potremo limitarci solamente a manovrare la nave mirando e sparando di quanto in quando, ma ci sarà possibile esercitare tutta una serie di funzioni utili e immersive. A seconda della situazione potremo decidere di distribuire l’energia (normalmente equilibrata) tra scudi, motori e armi.
Ciò assurge ad autentico simbolo della profondità e della cura riposta nel gioco da parte di Double Damage Games, a dispetto dell’intuitività e della semplicità tecnica complessiva. Tenendo premuto un tasto potremo accedere a un menu da cui potremo fare quanto detto, ma anche scannerizzare l’area circostante, passare alla modalità foto e tanto altro ancora.
UN PICCOLO GIOIELLINO
A dispetto della natura indipendente dal comparto tecnico di Rebel Galaxy Outlaw emerge mediamente un livello di cura pari a quello riversato nel gameplay. Pur essendo le texture ben distanti dagli standard odierni, a livello grafico potremo godere di un ottimo livello di realizzazione. Dalle esplosioni e dagli effetti di luce fino ad arrivare a vetri incrinati e altri danni visibili in caso di astronave danneggiata.
Le numerose impostazioni permettono di trovare un giusto compromesso tra qualità e prestazioni nel caso di configurazioni hardware non al top, con un buon livello di ottimizzazione che regalerà un’esperienza fluida e piacevole. Meno idilliaci sono invece i crash (tuttavia abbastanza sporadici) in cui siamo incappati in sede di recensione. Fortunatamente localizzati nella fase di avvio del gioco e mai durante la partita.
A spiccare sulle varie componenti del gioco è tuttavia la colonna sonora, perfettamente incastonata nell’anima space western del titolo. Dove a dominare sono (come da tradizione del genere) il country e il rock, con numerosi e meravigliosi brani che renderanno memorabile ogni singolo momento di viaggio. Come ulteriore chicca c’è infine la possibilità di cambiare in qualsiasi momento la stazione radio da ascoltare.
Sì, proprio in pieno stile Grand Theft Auto. Come ciliegina sulla torta abbiamo la facoltà di impostare da noi una playlist personalizzata da ascoltare durante le nostre scorribande nello spazio. Dove anche a trama conclusa potremo scegliere di deliziarci a suon di salti nell’iperspazio e combattimenti all’ultima virata: basterà scegliere il brano giusto a contornare l’esperienza.
COMMENTO FINALE
L’atmosfera western che permea Rebel Galaxy Outlaw regala agli appassionati un’avventura memorabile. Che pur non eccellendo in alcun aspetto (colonna sonora a parte) costituisce un’ottima dimostrazione di come sia possibile coniugare una trama godibile e scorrevole con una libertà veramente autentica. Nei panni di Juno Markev sembrerà davvero di trovarsi in uno “spaghetti spaziale”, dove è possibile vagabondare senza limiti a caccia di avventure d’ogni genere.
I limiti che emergono in sede di comparto tecnico sono figli della natura indipendente del titolo, che con i suoi pochi mezzi riesce comunque a regalare un signor simulatore spaziale, sia pure spiccatamente arcade. Sarebbe bello poter mettere nelle mani di Double Damage Games un budget maggiore per vedere cosa potrebbero mai riuscire a fare rispetto a un “fratello maggiore” quale un Elite Dangerous. Nell’attesa, le qualità unite al prezzo assai concorrenziale rendono il gioco assolutamente imperdibile per i fan del genere.
Pregi
Una trama avvincente incentrata su una storia di riscatto. Gameplay simulativo di buona fattura dall'anima spiccatamente arcade, semplice e intuitivo ma comunque ben approfondito. Buon comparto tecnico. Colonna sonora eccezionale e perfettamente calzante con l'atmosfera da space western.
Difetti
Crash randomici all'avvio del gioco. Texture e in generale comparto grafico non al top. Necessità di farming di denaro a tratti eccessiva.
Voto
8,5