Rogue Legacy 2, la nostra Anteprima
Cellar Door Games è al lavoro sul seguito di uno dei roguelike più apprezzati e ispirati degli ultimi anni; ecco le nostre prime impressioni
Un castello ereditato da esplorare e un’infinita dinastia di guerrieri su cui poter contare. Questo è Rogue Legacy 2, il seguito del noto roguelike che sette anni fa si fece notare tanto per lo stile artistico quanto, soprattutto, per la meccanica “legacy”. Un vero e proprio tratto distintivo fondato sulla filosofia intrinseca a questo sotto-genere videoludico: tornare più forti di prima dopo aver perso tutto. Più o meno.
Una meccanica su cui lo studio indipendente Cellar Door Games ha costruito la propria fortuna, e da cui intende ripartire con questo secondo capitolo di Rogue Legacy. Mantenendo nel contempo tutti gli elementi che si sono rivelati vincenti nel corso di questi anni, e che sono in larga misura già presenti nella versione attuale del titolo. Che è disponibile in accesso anticipato su Epic Games Store e Steam. Di seguito la nostra anteprima di Rogue Legacy 2. Vi auguriamo una piacevole lettura.
SOLIDA BASE DI PARTENZA…
Rogue Legacy 2, al pari del predecessore, ci mette nei panni di un guerriero destinato (posto che ci riesca) a esplorare il castello da lui ereditato. Un luogo ricco di insidie d’ogni tipo, quali mostri e trappole. Ma altresì ricolmo di ricchezze, sulle quali un buon cavaliere non può non voler metter le mani. Un cavaliere (dato il “Sir” che precede ogni nome) generato casualmente, in linea con la meccanica peculiare della creazione di Cellar Door Games.
Fin da subito, e successivamente a ogni morte del nostro personaggio, dovremo scegliere uno fra tre guerrieri randomici. Quattro le classi disponibili (cavaliere, arciere, mago e barbaro) e decine e decine di perk differenti, la cui attribuzione casuale andrà a determinare la “convenienza” della nostra selezione. Vi sono infatti bonus e malus, dove questi ultimi consentiranno tuttavia di guadagnare una maggiore percentuale di oro.
Occorre evidenziare che molti dei malus non sono legati direttamente a un calo proprio delle statistiche, ma finiscono comunque con l’incidere sul gameplay in maniera “diretta”. Il perk Vertigo per esempio ci costringerà a giocare a testa in giù, con il personaggio che dovrà muoversi e combattere come se la gravità fosse inversa.
Antiquarian cambierà lo stile grafico, cosicchè ci sembrerà di star giocando su un vecchio Gameboy, e così via. Tanti perk, molti anche divertenti, che andranno a determinare la scelta del nostro eroe di volta in volta. Una volta trapassati potremo tramandare l’oro guadagnato al nostro successore, che potrà utilizzarlo per acquistare oggetti e potenziamenti permanenti.
… STRUTTURA UN PO’ PERICOLANTE
Rogue Legacy 2 eredita tanto (probabilmente troppo, e vedremo perchè) dal suo antenato, il cui successo è stato determinato anche dalla sua accessibilità, superiore a quella di tanti altri roguelike. Il livello di sfida risulta infatti complessivamente equilibrato. La morte costituirà invero una costante, e non vi sarà alcuna pietà per gli errori commessi, grossolani o meno che siano.
La gestione semplificata dell’inventario e dei potenziamenti, al pari dei comandi semplici e intuitivi, rende tuttavia Rogue Legacy 2 adatto anche ai neofiti. Un pregevole misto tra i generi action e platform in grado, nondimeno, di incontrare il gusto degli appassionati di lungo corso. Questi ultimi in particolare non potranno fare a meno di notare, complice l‘eccessivo affidamento su quanto fatto di buono 7 anni fa, la carenza di idee nuove.
E’ vero, siamo ancora nella fase di accesso anticipato (che a detta degli sviluppatori durerà almeno un anno). E infatti anche i contenuti risultano essere piuttosto scarsi al momento. Due i biomi disponibili, dove del secondo vi è solamente un assaggio. E anche due sole tipologie di equipaggiamento acquistabile, che andrà a potenziare le statistiche una volta equipaggiati dal fabbro.
Se non altro l’unico boss al momento disponibile metterà a dura prova anche i giocatori più avvezzi a questo tipo di gameplay. Che si basa sull’uso sapiente del movimento e dei salti, ma soprattutto delle tipologie di attacchi. Ogni classe presenta un attacco base, un’abilità peculiare e un attacco magico randomico (generato casualmente assieme ad eventuali perk).
UN CAMMINO DA DETERMINARE
E’ sul fronte tecnico che Rogue Legacy 2 ha preso principalmente (e fortunatamente) le distanze dal suo predecessore, proponendo una grafica in stile cartoon di pregevole fattura. Lo stile artistico rimane quello tradizionale, ma la resa complessiva risulta viceversa molto più curata, rifinita, moderna. La scelta di rinunciare all’abusatissima pixel art appare di conseguenza doppiamente vincente.
A livello di ottimizzazione il lavoro di Cellar Door Games sembra aver intrapreso allo stesso modo un ottimo cammino. Mai un’incertezza in termini di framerate durante le ore di prova. Certo, le impostazioni grafiche sono tutt’altro che abbondanti, al pari dei requisiti hardware complessivi. Tuttavia, come la storia ha dimostrato, non è certo che un titolo poco esigente in termini di hardware possa girare fluidamente, anche su un Pc di fascia alta.
A livello di gameplay figurano allo stesso modo alcuni elementi nuovi rispetto al passato, come la presenza di enigmi da risolvere. Questi ultimi aprono infatti a dei livelli extra decisamente più curati e variegati rispetto a quelli più tradizionali dove l’azione si divide tra il saltare e l’uccidere/essere uccisi. Oggetti speciali potranno essere ottenuti superando dei rompicapo e delle sfide stabilite a tavolino.
La progressione assume di conseguenza uno stile che ricorda quello dei metroidvania, con una mappa divisa in stanze interconnesse tra di loro. Dove non sempre l’avanzamento risulterà vincolato all’eliminazione dei nemici. Al netto di quanto viceversa è stato ripreso in pianta stabile dal primo Rogue Legacy, le novità risultano in ogni caso scarse. La speranza è che i tanti aggiornamenti previsti da qui alla release definitiva del gioco possano aggiungere tanti nuovi contenuti di livello.
COMMENTO FINALE
Rogue Legacy 2 si presenta in tutto e per tutto come un “more of the same” del primo capitolo. Un affidamento eccessivo (a tratti patologico) su meccaniche a lungo rodate che, almeno per il momento, hanno minato la messa in campo di innovazioni decisive. Certo le migliorie non mancano, specie a livello tecnico, che ha visto l’accantonamento della suggestiva ma ormai inflazionatissima pixel art a favore di una grafica cartoonesca più pulita e dettagliata.
Tuttavia occorre osservare come intenderà muoversi Cellar Door Games d’ora in avanti, vista anche l’odierna e spietata concorrenza nel genere roguelike. I contenuti presenti allo stato attuale riusciranno a divertire gli appassionati giusto qualche ora. Un lasso di tempo nondimeno sufficiente a stabilire se dare fiducia o meno all’operato futuro degli sviluppatori. Da parte nostra tale intenzione c’è; staremo a vedere cosa accadrà in questo anno (minimo) di accesso anticipato.