WRC9, Recensione PS4
Terra e polvere non coprono la "molta sostanza"
A distanza di quasi un anno dal precedente capitolo, WRC9 sfreccia in derapata davanti ai nostri occhi, chiamando a gran voce una nostra recensione. Abbiamo provato la versione per PS4, cercando di cogliere miglioramenti e differenze rispetto quanto visto in WRC8. Kylotonn Racing (in seguito indicata come KT Racing), forte del sostegno di Nacon, è riuscita a costruire, anche quest’anno, un buon SIM. Gliene dobbiamo dare atto, anche perché il processo produttivo, in un 2020 che passerà alla storia per la nota emergenza pandemica da Covid-19, è stato particolarmente difficile per tutte le software house.
Il suo motore grafico proprietario, il KT Engine, sfodera, a nostro modesto avviso, una discreta prestazione. Vi dobbiamo confessare che, sebbene la resa sia pregevole, non abbiamo provato le stesse emozioni di TT Isle of Man – Ride on the Edge 2. Diamo la colpa all’isola di Man che ha offuscato la nostra visione delle cose mostrandoci dei paesaggi mozzafiato. Anche WRC9, a location, non scherza mica. Quest’anno introduce tre nuovi rally, Kenya, Giappone, Nuova Zelanda, portando, così, a oltre 100 il numero delle prove speciali da affrontare.
Le modalità non mancheranno, con la carriera in pole position, forte di una sua intensa rivisitazione. Ci sarà spazio, anche in questa nuova edizione, per il vintage, con la presenza di 15 veicoli che hanno scritto la storia del rally. Prima di concludere il nostro immancabile prologo, vogliamo spendere due parole sulla gestione della fisica e della guida in genere: diabolicamente reale. Mantenendo la nostra promessa fatta, vi lasciamo alla nostra recensione di WRC9, titolo, vi ricordiamo, “guidato” su console PS4.
A CHI È RIVOLTO IL GIOCO?
Spesso e volentieri commettiamo un grande errore in fase di recensione di un nuovo capitolo di una serie. Si tende, infatti, a dare per scontato che chi ci legge conosce il capitolo precedente e ne è un appassionato. WRC9 ha fatto riflettere molto lo scrivente su questo aspetto, al punto da prendere una decisione: incuriosire chi il gioco non lo conosce affatto. KT Racing ha fatto lo stesso quest’anno ed è giusto seguire il suo esempio.
Un simulatore di corse non è facile da giocare, figuriamoci uno di rally. Le variabili tra i due cambiano sensibilmente e non è detto che chi ha esperienza con uno si trova bene nell’altro. Se sono un campione di Assetto Corsa Competizione, avrò un’impostazione mentale sicuramente vantaggiosa, ma non risolutiva. WRC9, infatti, richiede molte ore di allenamento prima di scendere in pista e fare sul serio.
È quello che abbiamo fatto noi, passando più di 10 ore nella sezione “Allenamento”. Qui abbiamo provato le varie tipologie di terreno e condizioni climatiche che ci hanno fatto capire come si “costruisce una derapata”. L’eredità di questo intenso condizionamento mentale ha formattato le nostre conoscenze sui simulatori “normali”, creando una nuova build da aspirante rallista.
Se siete, come il sottoscritto, a digiuno di questo genere di videogiochi di guida sportivi, il consiglio spassionato è quello d’iniziare con intense sessioni di allenamento. Oltre a farvi capire come si guida un’auto da rally, vi fa entrare in sintonia con il binomio motori/natura. Dopo tutto sfrecciare a velocità folli immersi nella in paesaggi selvaggi, non è solo questione di contachilometri ma di sensibilità. Non vince il più veloce ma il più preparato.
Il secondo pilota, con i suoi consigli su difficoltà e impostazioni delle curve, è senza ombra di dubbio importante. Alla fine, però, il freno a mano sarete voi a tirarlo. Per fare questo dovete conoscere come, dove e quando farlo.
LEZIONI DI GUIDA, TRA DERAPATE E SOTTOSTERZI
Prima di parlarvi delle diverse modalità presenti in WRC9, vogliamo affrontare un argomento caldo, quando si parla di simulazione e realismo: la gestione della fisica. Partendo dal presupposto che i danni alla vettura influenzano il comportamento di guida, è importante capire che cosa vi passa sotto le 4 ruote. L’aderenza è un concetto cardine quando si parla di rally e viene ancora prima della derapata.
Il sistema dei controlli è estremamente reattivo, con possibilità di regolare ogni singola impostazione circa la sensibilità e la gestione della cd. “zona morta”. I livelli di pressione di freno e acceleratore sono stati ricalibrati, migliorando il controllo del veicolo in fase di gestione del terreno. Parlando di questo ultimo aspetto, a seconda della tipologia di fondo cambiano anche le vibrazioni. Investire nel feedback tattile è stato un’ottima mossa, soprattutto in ottica next-gen.
I concetti sopra esposti creano i presupposti sul come-dove-quando derapare. La paura del tirare il freno a mano, e quindi del perdere aderenza, viene superata nel momento in cui ci si accorge di come il “saper accelerare” aiuta a controllare il mezzo. KT Racing ha lavorato moltissimo sotto questo aspetto, migliorando il controllo del veicolo in curva.
Il terreno può diventare un bruttissimo cliente se sottovalutato. Asfalto, terra, ghiaccio e neve sanno essere un tantino antipatici se non ascoltati. Le vibrazioni forniscono un primo valido ausilio per capire se e come il terreno stia cambiando. Se non ci si accorge di un dislivello, una diversa inclinazione, un ostacolo naturale o una pozzanghera profonda, si finisce con il capitombolare giù da una collina.
La texture grafica aiuta, in questo senso, ma non lo fa al meglio. Gli ostacoli naturali, talvolta, non sono sempre chiaramente visibili ad occhio nudo. Molte volte, infatti, si perde il controllo del veicolo dopo un’involontaria sterzata post salto. Una volta finiti fuori strada può succedere di tutto, persino che un cespuglio vi esploda davanti al vostro passaggio. Come si dice “De gustibus”.
PERDERSI TRA LE MODALITÀ
Anche in WRC9, KT Racing non bada a spese in termini di modalità giocabili. Lo avevamo visto anche l’anno scorso con l’ottavo capitolo, con la carriera in grande spolvero. Quest’ultima, forte della passata esperienza, è stata ulteriormente migliorata. Gli sviluppatori, infatti, hanno voluto ricreare il contesto in cui avviene il mondiale di rally, enfatizzando la componente manageriale.
Dovete gestire e seguire lo sviluppo della vostra vettura partendo dalle classi minori, la Junior WRC o la WRC 3, con l’obiettivo di arrivare alla classe regina. Fondamentale sarà il lavoro del reparto R&S che, sulla base delle vostre indicazioni, migliorerà sempre di più la vostra rally car. Il vostro compito, quindi, sarà quello di sfruttare al meglio tutte le sessioni di prova, in modo arrivare in forma alle gare del mondiale. Partire con una messa a punto soddisfacente, in vista dell’inizio della stagione, è un tassello importante verso la vittoria del titolo.
Oltre alla carriera torneranno anche le altre modalità già presenti in WRC8. Ritroviamo la classica “Stagione” dove ripercorriamo tutte le tappe del FIA World Rally Championship. Possiamo anche scegliere di correre una sola singola tappa, scegliendo la modalità “Partita rapida”. Oltre a queste, troviamo anche “l’Area test“, per provare eventuali configurazioni e messe a punto della vostra auto, e la nostra preferita, la modalità “Allenamento”.
Se invece amate la competizione online, WRC9 introduce il concetto di lobby. Questa, altri non è che, una partita con parametri e livelli di difficoltà personalizzati dal creatore della lobby. Infatti, oltre che partecipare a una già esistente, ne potete creare anche una vostra. Torna, ovviamente, anche il multigiocatore classico e l’immancabile “Esports WRC”, che quest’anno promette un calendario fitto di appuntamenti visto il successo della passata stagione.
Come vedete ce ne è per tutti i gusti. Tocca a voi adesso capire da dove partire per diventare degli esperti rallisti, anche perché, se avete talento, il prossimo passo sarà quello di guidare una vera auto da rally.
VOLANTE VS GAMEPAD
Prima di concludere la nostra recensione di WRC9, permetteteci di affrontare un argomento “spinoso”, ma che ne va della vostra esperienza generale di gioco. Quest’anno KT Racing consolida la partnership tecnica con Fanatec, noto produttore di attrezzatura professionale da gioco. In parole povere sono i fornitori di volanti, pedaliere e freni a mano in quasi tutte le competizioni esports che riguardano i SIM racing.
È nostra precisa intenzione non discutere sulla qualità dei loro prodotti, ma sul fatto che queste periferiche stanno letteralmente uccidendo i classici controller. Non vogliamo fare il processo all’intenzione ma solo constatare un dato di fatto. Il problema è che il gameplay cambia nel vero senso della parola. Il gioco, senza troppi giri di parole, cambia se giocato con periferiche professionali.
Come è già successo in Assetto Corsa Competizione, anche la serie WRC, sta prendendo quella strada. Questa piega, a nostro avviso molto esclusiva, rischia di tagliar fuori tutte quelle persone che vogliono approcciare per la prima volta a un SIM. Le periferiche dedicate hanno un costo non proprio accessibile a tutti. Solo questo aspetto “materialistico” è già un primo grande ostacolo da superare.
KT Racing si è accorta di questa pericolosa direzione e ha inserito la possibilità di configurare numerosi parametri del controller. In questo modo ognuno potrà impostare il miglior layout di guida possibile. Purtroppo, anche se il dual shock ci prova (con scarsi risultati), nulla regge il confronto del force feedback. La sensazione alla guida, grazie a questa innovativa feature, è unica.
Tutto questo “pippone” per dire cosa?! Il controller, in WRC9, è un ottimo modo per capire se il gioco ci piace ed è nelle nostre corde. La sua funzione, però, è solo quella. Se volete provare la “vera” esperienza di guida dovete mettere mano al portafoglio e investire in volante, pedaliera e freno a mano. Sono soldi spesi bene ma solo se vi appassionate al gioco. Il rallista della domenica può tranquillamente continuare ad usare il joypad come periferica preferita.
COMMENTO FINALE
WRC9 dimostra, ancora una volta, che KT Racing di corse e simulazione ne capisce, eccome. Rispetto alla passata edizione sono stati fatti numerosi passi avanti ed alcuni passi indietro. Le numerose modalità non fanno sicuramente mancare la parola “divertimento”, assecondando diversi gusti e inclinazioni. Il controllo e la guida sono migliorati, come pure la fisica. Il KT Engine ci mette la sua impronta, anche se questa volta non stupisce. Texture ed elementi di contesto non sono gestiti al meglio, e la scelta di far esplodere i cespugli investiti dai veicoli non è proprio il massimo. Come per dire “non so che fare ma devo fare”.
Il gioco, non per questo, finisce sul patibolo. Premiamo l’impegno degli sviluppatori di non voler decretare, una volta per tutte, la fine dell’era controller in WRC. Chi vi scrive il gioco lo ha provato con il pad, con ottimi risultati in termini di feedback e reattività. Alcune cose, però, sono simulate. Il cambio di terreno e la perdita di aderenza restituiscono vibrazioni che non permettono di prevedere eventuali ruzzolamenti a valle. Per quello ci pensano volanti e pedaliere, forti del force feedback.
Se siete amanti della serie siete moralmente obbligati ad acquistarlo. Se, invece, vi approcciate per la prima volta al gioco, sappiate che quest’anno WRC9 è un buon modo per iniziare a capire se il vostro futuro da rallista possa trasformarsi da sogno a realtà.
Pregi
WRC9 dimostra che delle materie "simulazione" e "rally" può tranquillamente fare scuola. Fisica e controlli di guida sono ottimi, assicurando, in ogni momento, la perfetta gestione del veicolo. Il KT Engine, ancora una volta, dimostra tutta la sua potenza...
Difetti
... anche se questa volta non impressiona. Texture ed elementi di contesto, infatti, non sono dei migliori. Il controller, fortunatamente, è stato preso in considerazione come periferica di gioco anche se la coppia volante+pedaliera restano quelle consigliate.
Voto
8+